domenica 1 febbraio 2009

E tutti quelli che per anni hanno continuato a denunciare questi casi?!

Sembra tutta una scoperta recente,  questa vicenda. Per anni abbiamo continuato a manifestare la nostra perplessità nei riguardi dei circoli e delle associazioni di cacciatori. Mai nessuno ci ha risposto. Se ne sono lavati le mani come se loro non centrassero. E se anche è da ignoranti "fare di tutta un'erba un fascio", ci saremmo almeno aspettati un giro di vite e un controllo maggiore proprio da quei cacciatori che continuano a definirsi i difensori dell'equilibrio faunistico delle nostre montagne.




L'ADIGE

 FEBBRAIO 2009
 

BOCCONI AVVELENATI GESTI INCIVILI
Animali domestici e selvatici uccisi senza alcun motivo!

 

Provincia di Trento - Animali che iniziano a morire più che a star male, non si fa nemmeno in tempo a portarli dal veterinario. Increduli e scioccati gli amorevoli umani denunciano sul giornale e alle forze competenti l'accaduto con tanto di diagnosi medica. Azione spregevole, atto incivile, indescrivibile crudeltà nei confronti dei selvatici, dei domestici, dell'ambiente e dell'umanità che ignara pensa che il bosco sia un posto risanatore e vivificante. Pare che sia affidato al singolo il compito di ostacolare e far fronte a questa prassi di avvelenare. Non so con quali risultati ma ci sono leggi regionali, in Italia, che oltre a vietare l'utilizzo e la detenzione di esche avvelenate, prevedono delle azioni di intervento che vanno a colpire quelle zone dove avvengono questi delitti. Dopo gli accertamenti sulla base delle denunce o segnalazioni degli interessati o dei medici e visti i risultati delle analisi di laboratorio, "il Comune attiva con procedura d'urgenza e in collaborazione con l'Azienda unità sanitaria locale competente per la zona e la Polizia Provinciale, adeguata bonifica dell'area colpita. A tale attività, sotto il coordinamento della Polizia Provinciale e della Polizia Comunale possono collaborare anche le Guardie Giurate Volontarie, le Guardie Ambientali Volontarie nonché i proprietari o conduttori dei fondi interessati. La Provincia su richiesta del Comune territorialmente competente, dispone con urgenza la delimitazione dell'area perimetrale o dei punti di accesso , con avvisi e segnaletiche di pericolo." Una legge prevede anche il divieto di caccia in quelle zone per un periodo. Penso che questo aiuterebbe molto le coscienze e ad avere consapevolezza

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