mercoledì 30 luglio 2008

Un sorriso con gli occhi


ADOTTATO!

Quattro passi su per la Sella

Domenica 27 luglio 2008
Ogni anno viene organizzata una passeggiata-corsa da Borgo fino in Val di Sella per un percorso di circa 9 km.
Quest'anno, una ragazza che gestisce un negozio di prodotti per animali di Borgo, ha pensato di abbinare alla stessa manifestazione una passeggiata con i cani. Noi vi abbiamo partecipato anche nella speranza di farci conoscere e far conoscere la nostra esperienza. Abbiamo distribuito alcuni volantini con alcune informazioni utili sulla nostra associazione e un questionario che ci aiuterà a capire le problematiche che si possono incontrare nel gestire un cane.
Ci sembra che l'incontro sia riuscito magnificamente. Ringraziamo tutti i partecipanti e i loro compagni a quattro zampe. GRAZIE a tutti, alla prossima occasione!

lunedì 28 luglio 2008

Bocconi avvelenati lungo la ciclabile di Rovereto

Pubblichiamo, in ritardo ma per intero, l'articolo del caso di Rovereto. La mappa era stata comunque già aggiornata. Come ripetiamo spesso (e come sottolineato anche nell'articolo pubblicato sul quotidiano Adige), indicare i luoghi può servire solo a rimanerne lontani.

"Sono atti criminali sempre. Ma quando la stricnina compare lungo una pista ciclabile, l'allarme è più alto per forza. Perché in pericolo cominciano ad essere non solo i cuccioli accompagnati a zampettare nel verde, ma anche i molti bambini che lungo le piste lagarine si divertono a pedalare. Per questo quando ieri il Pan Eppa ha avuto la segnalazione si è mosso in fretta, per cercare di limitare i danni. Ma al momento senza risultati. L'allarme bocconi avvelenati è arrivato ieri mattina. Vittima del veleno Frida, un meticcio di tre anni e mezzo, che accompagnava il padrone, Federico Lanaro, lungo la ciclabile di Mori. All'altezza del Fanum, i primi sintomi. E la corsa dal veterinario: erano le 7.30 di ieri mattina, lo studio era chiuso. Ma il dottor Rizzi ha aperto le porte di casa sua, nella speranza di salvare l'animale. Una speranza, purtroppo, del tutto vana:«Quando il cane è arrivato da me era già praticamente morto - spiegava ieri il professionista - e vista la velocità di azione della sostanza, tendo a pensare che si tratti di stricnina». Un veleno potente, lasciato ai bordi della ciclabile più frequentata della Vallagarina. Una follia. «È un gesto gravissimo - spiegava ieri Claudio D'Ingiullo - e pericoloso. Certo, questa gente i bocconi li lascia sempre su sentieri battuti da parecchia gente, ma la ciclabile è un'altra cosa. Per questo ieri abbiamo deciso di uscire e cercare di trovare i bocconi avvelenati. Ma è ovvio, non sono sull'asfalto, non si vedono molto facilmente. L'unico modo certo per trovarli, sarebbe usare il fiuto dei cani. Ma è troppo pericoloso. Speriamo che questa gente, che ha la cattiveria di chi fa del male senza scopo né motivo, non faccia altre vittime». Quel che è certo è che una almeno c'è stata, di vittima. Perché Frida non scodinzolerà più al suo padrone, ora affranto: «Come può una persona essere così spietata? - scrive - Un boccone avvelenato è una mina che colpisce indiscriminatamente, il gesto squilibrato di una persona rancorosa e crudele, che non ha il coraggio di mostrarsi e agisce come un vile. Mi dicono che questi bocconi spesso sono utilizzati per uccidere animali selvatici o randagi, ma questa non è una giustificazione. Nella mia ricerca artistica mi sono interessato di vari comportamenti umani, ma ora so che non c'è limite all'idiozia. Ciao Frida!» Un'amarezza comprensibile che non fa tuttavia dimenticare le altre potenziali vittime. Da qui l'appello di Lanaro, perchéla notizia venga divulgata. Sapere del pericolo potrebbe salvare altri cuccioli. C.Z."

mercoledì 23 luglio 2008

Per non dimenticarci di loro


Tutti questi bellissimi animali cercano ancora una famiglia! Non dimentichiamoli! E come loro purtroppo, ce ne sono migliaia tra canili, gattili e altre associazioni. In estate il problema diventa ancora più grave e gli abbandoni si moltiplicano. Pensateci prima di adottare un animale, non prendete questa decisione in modo superficiale!

martedì 22 luglio 2008

Armi e guardie forestali: secondo errore!



Le guardie forestali hanno ucciso un cervo che impaurito era sceso fino in centro città a Bolzano.
L'animale era ferito ad un occhio, probabilmente fuggito ad un bracconiere. E' stato ucciso sebbene non potesse creare più pericolo alcuno, essendosi riparato all'interno di uno scantinato.
La notizia sta facendo il giro dei notiziari nazionali.

Secondo caso, secondo errore. Il primo "e(o)rrore" è stato l'incidente accaduto ad un'orsa: annegata nel lago di Molveno dopo esser stata anestetizzata perché troppo vicino all'abitato. Alberghi salvi, orso ucciso a causa di una decisione presa in modo superficiale.
Sta forse cambiando l'identità del Corpo forestale dello Stato?!

venerdì 11 luglio 2008

Il "canile" di Nella Ruz a Spini di Gardolo


Dal verbale dell'adunanza del 19 maggio 2004 del consiglio comunale di Trento:


"Esiste nella zona di Spini di Gardolo una signora che è venuta tante volte in quest'Aula e che nella propria casa e terreni adiacenti ospita, cura e accudisce oltre 40 cani e altrettanti gatti, quindi ha il canile e il gattile, da ancora prima che si aprisse il canile (io - consigliere Ferrari- ero in Consiglio nel 1980 e ho conosciuto la signora già allora). Ora la situazione è diventata insostenibile, la signora è anziana, è malata [...] L'Amministrazione comunale, a dire di questa signora, ha sempre mantenuto rapporti molto conflittuali nei suoi confronti, con interventi dei vigili e di altri funzionari comunali improntati sull'imposizione[...]via le casette dei cani e intervenendo con forza. Qualcuno dice che quella signora è matta, fuori di testa, perché ha fatto unico scopo della sua vita la tutela e la protezione degli animali, però pagando molto di persona, credo comunque sia inutile e fortemente compromettente fare con lei il braccio di ferro."



Un problema che quindi non è nuovo. Alle numerose mail che ci sono arrivate abbiamo cercato di rispondere tentando di calmare gli animi. Secondo noi, una protesta troppo aggressiva (nei riguardi delle amministrazioni) potrebbe ritorcersi proprio contro quegli animali che desideriamo aiutare. Non c'è posto attualmente nel canile (più di 80 sono oramai i cani), non ci sono (pare)altre strutture disponibili ad accogliere un così gran numero di animali. Non vorremmo che purtroppo, concrete difficoltà, portassero a soluzioni che non ci sono mai state proprie.
Soluzioni che vengono riproposte ogni volta che si presenta il caso di cani difficilmente gestibili. Siamo disponibili a parlare con la sign. Ruz e convincerla a cedere le cucciolate e a sterilizzare gli animali.
Crediamo però sia necessaria collaborazione: la protesta, per il momento, trasformiamola in discussione costruttiva.

A qualche giorno dall'incontro con il Presidente della provincia Dellai


L'incontro con Dellai ha dato risultati positivi: il presidente ha riconosciuto l'importanza e la necessità di una legge a tutela degli animali; ha accettato di discutere, prima della chiusura della legislatura, alcuni punti ritenuti dalle associazioni importanti tra cui la consulta delle associazioni animaliste. Si impegnerà, anche se in forma generale, ad affrontare e risolvere, tra i primi impegni della nuova legislatura (se ci sarà ancora lui), la vacanza legislativa che riguarda il settore animali d'affezione. Insomma pare ci sia ampia disponibilità.

Il punto forte di questo incontro, e dei precedenti, è che la maggioranza delle associazioni si è finalmente presentata unita.

Le divergenze rimangono; c'è molto da fare per poter arrivare ad una "coalizione delle associazioni animaliste", ma la strada è stata imboccata e questo è un passo fondamentale. Ora aspettiamo Dellai.

I rappresentanti delle associazioni si sono lasciati con l'impegno di comunicare reciprocamente le novità e di prendere contatto anche con altri candidati alla presidenza.

All'incontro erano presenti tra gli altri: Almut Prettner per la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, rappresentante anche di altri gruppi più piccoli quale l'associazione Pluto di Borgo Valsugana, il sig. Russi per l'ENPA, il rappresentante del gruppo ADA di Arco, la sign. Giusy Ferrari, la dott. Ivana Sandri e il dott. Giuseppe Pallante come esperti in benessere animale ed infine la sottoscritta in rappresentanza dell'OIPA Sez. Trento e Provincia.


Laura Stefancich in veste di rappresentante di OIPA Sezione Trento e provincia

Finalmente Isi ha trovato una famiglia!

Quanti gattini! ADOTTATI. Auguri!

giovedì 3 luglio 2008

Un altro caso di avvelenamento a BORGO Valsugana



Un altro caso di avvelenamento: Zona ospedale di Borgo.
L'asl veterinaria è stata chiamata per un gatto che si contorceva tra spasmi e urli, gli è stata fatta un' iniezione per evitare le sofferenze.
Il principio attivo è, almeno dalla sintomatologia, strichinina: sostanza non più commercializzata in Italia da diversi anni. Secondo il veterinario ci sono sicuramente altri gatti avvelenati che probabilmente sono andati a morire nel bosco o in qualche angolo nascosto. Le dosi di veleno utilizzate sono "leggere" con il risultato che l'agonia degli animali è più lunga e dolorosa.



Ancora un altro caso: a TIONE un cane di propietà è stato avvelenato con una "bustina rossa" gettata nel giardino; il cane è tutt'ora in terapia.

martedì 1 luglio 2008

Toscana: una terra piena di contraddizioni ma con tanti esempi da seguire




Queste foto sono state scattate nel meraviglioso Golfo di Baratti nel nord della Maremma.
Oltre ad essere uno dei tanti parchi litoranei protetti, possiede spiagge per i cani e soprattutto tutela le comunità feline del luogo. La caccia impera in Toscana e purtroppo è presente e grave il problema dei bocconi avvelenati (anche lì attribuiti ai cacciatori). Cani e gatti ne sono vittime e spesso è sconsigliabile fare passeggiate in zone non battute se prima non ci si è informati in modo approfondito. I cani sono accettati quasi ovunque, persino nelle strutture in cui sono presenti alimenti.
La sensazione rimane quella che vi siano in percentuale più amanti degli animali di quanti non ve ne siano nel "nostro" Trentino.