venerdì 30 ottobre 2009

Il salvataggio di Pirlo (riscatto cavalli 15#).

Pochi giorni ancora e il pony Pirlo, custodito dal "famoso-famigerato" macellaio di micia e del suo puledro, troverà una nuova sistemazione. Riscattato per 250 euro.
I fondi fanno parte sempre delle donazioni ricevute per salvare i due cavalli ora, felicemente, a Belluno. Delle donazioni, rimangono 200 euro versati a Fabiola per i cavalli da riscattare. Come promesso, tutte le donazioni ricevute "in più" (oltre cioè i 1500 euro) per i cavalli, sono serviti per aiutare altri cavalli.

Altra storia, altro aiuto per questa sfortunata cavalla. Voluta per un capriccio, è stata salvata "in extremis" dalla macellazione. Feba, graziosissima e dolcissima è arrivata nella sua nuova casa e si sta ambientando, bene, con l'altra compagna Cloe.


Ecco il bellissimo DicK (belle notizie).



Ed è proprio bellissimo!
Ringraziamo la sua famiglia per averci fatto partecipi di questa bell'esperienza. Grazie da tutti noi!

domenica 25 ottobre 2009

Belluno: cani abbandonati in strada


IL GAZZETTINO
24 OTTOBRE 2009
Abbandonati lungo la statale quattro cani fra cui tre cuccioli
ARSIÈ (BL) - Cani abbandonati, gettati in mezzo ad una strada. E questo giovedì sera in località Case Balzan, lungo la statale 50 bis in direzione Arsiè.Gli animali, tre cani (2 cuccioli maschi di circa 4 mesi) e una femmina di circa un anno, sono stati ritrovati a bordo strada.Un reato penale quello dell’abbandono sul quale ora indagano gli agenti del Corpo forestale dello Stato.I quattro cani per qualche giorno saranno accuditi dai volontari dell’associazione Amici nella natura di Feltre. Non essendoci ancora un canile nel comprensorio feltrino, grazie all'aiuto dell'Apaca di Belluno, cuccioli e mamma saranno poi trasferiti al canile dell’associazione del capoluogo che si trova nella zona dell’aeroporto.[...]

mercoledì 21 ottobre 2009

Pergine necessita di un'area cani (per una nuova gestione del territorio)


Pubblichiamo e appoggiamo l'appello-richiesta di un gruppo di cittadini di Pergine Valsugana: la cittadina necessita di un'area cani. Inutile, per quanto ci riguarda, sottolineare l'importanza di una tale iniziativa che darebbe una mano anche per una più corretta e tranquilla coesistenza tra amanti di cani e non. Necessaria per garantire il benessere fisico dei nostri amici a quattro zampe, l'area garantirebbe una maggior pulizia, una sorveglianza (anche alla luce dei ripetuti e periodici casi di avvelennamento da bocconi) e ordine. Non è ciò a cui tendono tutte le amministrazioni?!Giustifica Piani urbanistici e progetti di
arredo urbano migliori avrebbero potuto già prevedere certe necessità.




Ciao a tutti, [...]riporto nel blog un mio appello per la sensibilizzazione dell'opinione pubblica alla possibile costruzione di un'area cani a Pergine Valsugana; ero stata promotrice assieme alla mia famiglia e ad altre persone di una raccolta firme che era stata consegnata al sindaco; la risposta era stata di interessamento ma di difficoltà a reperire posti possibili. Avevo tenuto al corrente i firmatari tramite uscita sui giornali locali della risposta.
Adesso tutto tace...chiedo aito, magari qualcuno che scriva qualche articolo sui quotidiani sollecitando o parlando delle esperienze positive dell'utilizzo di questo servizio in altri comuni.
grazie, Luciana Paganini

lunedì 12 ottobre 2009

Bocconi avvelenati a San Rocco di Villazzano


da il Gruppo Bairo
9 OTTOBRE 2009
Bocconi avvelenati contro gli animali
di Marzia Bortolameotti
TRENTO. Bocconi avvelenati lanciati direttamente nel giardino preceduti da minacce anonime arrivate tramite lettere e telefonate. Questo è successo a delle famiglie residenti a San Rocco di Villazzano che hanno ritrovato nel proprio cortile delle palle di colore azzurro, una specie di «canederli» ricoperti di metaldeide, un veleno usato in agricoltura per le lumache. Bocconi destinati a cani e gatti. Asia, un incrocio di pastore maremmano di sei anni della famiglia Cestarolli, nei giorni scorsi ha ingerito i bocconi e ora è in gravissime condizioni dal veterinario in fin di vita, mentre il gatto delle famiglia è stato ritrovato morto sotto il letto. Dopo l’analisi del veterinario, che ha ritrovato nella pancia di Asia cinque palle avvelenate, è scattata la denuncia verso ignoti. «Mi sono svegliata e ho trovato il mio cane a terra in stato agonizzante con agitazione e spasmi muscolari - racconta Laura Cestarolli - abbiamo subito portato il cane dal veterinario che ha trovato nella sua pancia i bocconi avvelenati. Poi sono tornata a casa ho cercato il gatto e l’ho trovato morto sotto il letto. Adesso abbiamo spedito i bocconi a fare analizzare in azienda sanitaria». Il ritrovamento dei bocconi è stato preceduto da lettere anomine di questo tenore: «Il tuo cane dà fastidio e se non provvedi a tenerlo in casa, provvederemo noi a farlo definitivamente». Delle lettere scritte al computer e anche telefonate in dialetto trentino sempre con maniaccia. Ora la famiglia Cestarolli è molto affranta e ha appeso un avviso rivolto ai condomini mettendoli al corrente su questa situazione. Stessa cosa è successo al signor Lino Titta, residente sempre a San Rocco. Qualche giorno fa ha ritrovato nel suo giardino cinque bocconi avvelenati che ha conservato perché prima di fare la denuncia deve mandargli all’azienda sanitaria per analizzarli. Per fortuna i due cani, due lupi, non li hanno mangiati e si sono salvati. Ma l’anno scorso il signor Titta ha perso un altro cane, sempre un lupo a pelo lungo di nome Laika, perché ha ingerito dei bocconi avvelenati. A differenza del giugno scorso, questa volta però il signor Titta ha trovato in tempo le «polpette» ed è riuscito ad evitare il peggio. Ma è preoccupato perché secondo lui c’è qualcun che proprio odia gli animali. L’avvelenamento anche in questo caso era stato preceduto da lettere anonime che il signor Titta aveva ignorato ritenendo che fossero uno scherzo di cattivo gusto. In paese si sta a poco a poco diffondendo la paura di ritrovare questi bocconi avvelenati. L’anno scorso è stato avvelenato un altro cane, un dobermann adottato al canile, anche in questo caso l’animale aveva ingerito un boccone. Ora i proprietari del cane lo portano a passeggio solo con la museruola ed evitano determinate strade dove, si è sparsa la voce, potrebbero trovarsi altri bocconi.



Visualizzazione ingrandita della mappa

giovedì 8 ottobre 2009

Trovata cagnolina in località Cascatella a Castel Tesino (Adottata!)


Nella foto, una cagnolina trovata vagante in località Cascatella nel comune di Castel Tesino. Priva di microchip, taglia piccola, età approssimativa un anno, pelo raso nero focato.
Socievole, silenziosa, educata, coccolona e vivace.
Si cerca il proprietario o eventuale adozione seria.

mercoledì 7 ottobre 2009

Riscatto cavalli 14# (il primo incontro con Luca)

"Non ho potuto fare video o foto
perchè ho dovuto contribuire alla "cattura" dei
cavalli. La mamma non voleva farsi prendere e il
piccolo ancora peggio. Comunque quando siamo
riusciti a "incantonarli" la cavalla dava sempre
il posteriore, quindi c'è voluto un po' per
ataccare la longhina alla capezza; il puledrino,
nato lì e mai messa una capezza, è stato un po'
più difficile da prendere. Poi la cavalla si è
lasciata condurre tranquillamente con la longhina
fino al trailer ed è salita senza troppi
problemi, mentre il puiledrino è riuscito a
scappare ancora un paio di volte, poi finamente
preso, abbiamo dovuto farlo salire sul treiler,
due a tirare e due a spingere. Era un pò
spaventato, la sua prima volta, comunque, una
volta su gli ho accarezzato la testa e gli ho dato
un pezzo di panino e si è un po' calmato. Quando
hanno messo in moto il furgone ha cominciato ad
agitarsi. Comunque, ho telefonato a Luca ieri,
dopo i primi tornanti si è calmato e il viaggio è
andato bene. A casa hanno condotto la mamma nel
recinto e lui ha seguito da libero senza
problemi. Già ieri si è avvicinato al recinto a
prendere un bocconcino dalle mani, quindi ha
superato la paura. Prestissimo faremo il controllo
(post affido) e faremo firmare la scheda a Luca."
Laura

Riscatto cavalli 13# ( i cavalli sono arrivati in provincia di Belluno!)

Pubblico l'ennesimo ma ultimo saldo della carta proprio prima del prelievo della somma. Mancano comunque 80euro di Fabiola e 185euro dall'OIPA Sez. Verbania (fantastici anche loro). Per un totale di 1753,5 euro a cui sommo anche le donazioni a mano di 115euro dal Bellunese, 50 euro raccolte da Laura e Fabiola: per un tot di 1918,5 euro.

Avevo promesso di seguire con foto e filmati l'arrivo dei cavalli a destinazione. Purtroppo dovrò aspettare di rimettermi da alcuni acciacchi. marina


Carta Poste Pay n.: 4023600558040368
Intestatario: ZANGHELLINI FRANCESCO
SALDO AL SALDO CONTABILE (euro) SALDO DISPONIBILE (euro)
04/10/2009 +2,50 +2,50
DATA CONTABILE DATA VALUTA ADDEBITI
(euro) ACCREDITI
(euro) DESCRIZIONE OPERAZIONI
30/09/2009 29/09/2009 1,00 COMMISSIONI PRELIEVO SU POS POSTE 29/09/2009 13:09
29/09/2009 29/09/2009 1.480,00 PRELIEVO SU POS POSTE 29/09/2009 13:09 CASSA 3 BORGO VALSUGANA
26/09/2009 26/09/2009 5,00 COMMISSIONI SOSTITUZIONE CARTA 26/09/2009 12.15
26/09/2009 26/09/2009 1.488,50 ACCREDITO PER SOSTITUZIONE CARTA 26/09/2009 12.15 BORGO VALSUGANA


domenica 4 ottobre 2009

A Pergine un pastore spara al suo cane.


Nel primo pomeriggio di oggi, sabato 03 Ottobre, a Pergine Valsugana, un pastore ha sparato al suo cane con l’intento di ucciderlo; secondo il pastore il cane sarebbe stato colpevole di aver ucciso un tacchino. Lo sparo e l’immediato guaito del cane hanno spinto un passante a telefonare a una persona impegnata nell’attività di protezione animali, la quale ha allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti gli uomini del corpo forestale, i vigili urbani e i carabinieri. Il cane, che si era rifugiato tra il mais di un campo vicino, è uscito sanguinante dal suo nascondiglio ed è stato portato presso un ambulatorio veterinario per le prime cure. Intanto la perquisizione del sito portava al ritrovamento di due fucili e una moltitudine di proiettili detenuti illegalmente dal pastore. Per l’uomo scatteranno ora le denunce relative il maltrattamento e tentata uccisione del cane, detenzione illegale di armi da fuoco e sparo in area abitata.
La nostra associazione, OIPA, vuole sottolineare come la mancanza di una legge a protezione dei diritti degli animali, il disinteresse di gran parte delle forze dell’ordine e delle amministrazioni nei confronti del mondo animale e la mancanza di rigore nelle pene per i rei di crimini a loro danno, siano terreno fertile per il perpetuarsi di usanze barbare ed incivili inaccettabili ormai per gran parte della popolazione che, dicontro, dimostra un continuo aumento di sensibilità verso gli animali.

giovedì 1 ottobre 2009

Piccioni avvelenati a Strigno Valsugana.


Pubblico la mail inviataci da Annalisa e Claudio che ci informano di casi di avvelenamento a STRIGNO in Valsugana. Gli avvelenamenti riguarderebbero in questo caso i piccioni. Spesso malvisti e ritenuti portatori di malattie (nei luoghi di mare questo è purtroppo giudizio riguardante anche i gabbiani), il loro controllo demografico deve essere attuato dalle Amministrazioni comunali in maniera non cruenta. La crudele battaglia personale di qualche cittadino tramite l'uso di esche avvelenate, rimane reato penale. La crudeltà e gli episodi descritti in questa lettera ci lasciano sgomenti. Parleremo presto con Annalisa e Claudio per capire i metodi di intervento per la salvezza dei piccioni e credo che parleremo anche con il sindaco di Strigno. La mappa degli avvelenamenti sarà comunque aggiornata.

Ciao a tutti! ho visto che vi occupate (fra le altre mille cose) di casi di avvelenamento, per questo vi voglio raccontare quello che succede a Strigno in Valsugana per ciò che riguarda i piccioni.
All'inizio di settembre mi trovavo a Strigno con il mio compagno, durante la passeggiata mattutina con il nostro cagnolino Pepito abbiamo visto che in piazza dei santi c'erano alcuni piccioni morti. Guardando meglio abbiamo subito potuto accorgerci del fatto che ce n'erano molti altri agonizzanti.
Non sapendo a chi rivolgerci dato che siamo residenti lì solo da pochi mesi abbiamo chiamato la LIPU. Mi dispiace dover dire che non è servito a nulla dato che il volontario che ha fatto il sopralluogo aveva le mani legate dato che i piccioni sono "competenza del comune" [...].
Abbiamo raccolto queste povere bestie e dato che non si cavava un ragno dal buco, siamo partiti di corsa alla volta di Riva del Garda, dove conosciamo una persona che sa cosa fare in caso di avvelenamento.
Abbiamo portato con noi 6 piccioni moribondi e possiamo dire con una certa soddisfazione che sono riusciti a sopravvivere tutti e sei!
Per precauzione ci siamo fatti dire cosa avremmo dovuto fare nel caso ne avessimo trovati altri, per evitare altre corse pazze a riva del garda... tornati a Strigno abbiamo fatto un altro giro in piazza dei santi e dintorni e abbiamo raccolto altri 3 piccioni, li abbiamo portati a casa e curati come ci è stato detto, ne sono sopravvissuti due.
Parlando con dei ragazzini che vivono vicino alla piazza abbiam scoperto che ci sono stati tre episodi di avvelenamenti in due anni, ci dicevano che i piccioni cadono dalle grondaie dei tetti e poi rimangono a terra per ore in attesa della morte, a volte con le ali visibilmmente spezzate; questa storia ci è stata confermata da un signore che vive nei pressi.
Ci siamo rivolti ai carabinieri di Strigno per sporgere denuncia contro ignoti e devo assolutamente dire che il maresciallo che se ne è occupato ha mostrato la massima comprensione e il più totale interesse verso questo caso (altre volte mi è successo di sentirmi rispondere che forse non è il caso di sporgere denuncia per così futili motivi), ha chiamato un veterinario e ci ha chiesto se potevamo consegnargli un piccione morto per l'autopsia, poi, insieme al veterinario, ha fatto un sopralluogo in piazza.
Successivamente abbiamo trovato altri due piccioni, salvi tutti e due.
Una volta sicuri che stessero bene li abbiamo liberati [...].
Siamo quasi certi che l'infame che ha commesso questo gesto non verrà mai preso, ma non potevamo rimanere indifferenti di fronte a un tale gesto di crudeltà!
Vi ringraziamo per l'attenzione!
Annalisa e Claudio

Questo vale anche per il Trentino...

IL TEMPO

30 SETTEMBRE 2009

È boom di animali avvelenati

Tempi duri per i nostri amici a quattro zampe

Esche o bocconi avvelenati, abbandonati volontariamente in città come in campagna, sono sempre più spesso causa di morte di animali domestici e selvatici. Il fenomeno è in costante crescita. Secondi i dati dell'istituto Zooprofilattico delle regioni Lazio e Toscana, dal 2006 al 2008, solo nella nostra regione, il 78,4% dei casi sospetti di avvelenamento sono stati confermati dagli accertamenti di laboratorio; ciò vuol dire che su 699 animali analizzati, 548 sono stati trovati positivi. Il primato delle segnalazioni spetta a Roma con 342 casi sospetti, seguono Viterbo con 186, Rieti con 137, Frosinone e Latina con qualche decina di casi. «Vorrei ricordare – ha dichiarato il direttore generale dell'istituto, Renzo Brizioli – che questo atto di estrema inciviltà può mettere a repentaglio anche la vita delle persone, in particolar modo dei bambini, che accidentalmente possono venire a contatto con le esche lasciate fraudolentemente». Ner.Sto.