lunedì 20 aprile 2009

Il codacons presenta un esposto a 104 procure della repubblica, anche a TRENTO

"CANI RANDAGI: IL CODACONS PRESENTA UN ESPOSTO A 104 PROCURE DELLA REPUBBLICA

ACCERTARE COME SIANO UTILIZZATI I FONDI DESTINATI AL RANDAGISMO DALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI


Da anni il Codacons svolge numerose battaglie contro ogni tipo di violenza verso animali, e, in particolare, contro l'abbandono dei cani ed il maltrattamento degli stessi, nella piena consapevolezza che gli animali non sono mai responsabili delle loro azioni e che, quindi, ogni danno e tragedia di cui sono causa deriva sempre da un'omissione da parte dell'uomo.
Per tale motivo oggi l'associazione ha deciso di presentare un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, in cui si chiede di fare luce sul fenomeno del randagismo.
La legge stabilisce che è competenza delle regioni - spiega l'associazione nell'esposto - adottare un programma di prevenzione al randagismo e determinare i criteri per la costruzione dei rifugi e il risanamento dei canili comunali; è competenza dei comuni e delle comunità montane provvedere in concreto al risanamento dei canili esistenti e alla costruzione di nuovi rifugi per i cani, avvalendosi dei contributi destinati a tale finalità dalle regioni. Alle ASL, invece, spettano i servizi veterinari di recupero dei cani randagi.
Sono giunte recentemente al Codacons - a seguito dei tragici fatti che hanno visto coinvolti cani randagi - numerose segnalazioni di cittadini che chiedono lumi su come siano stati spesi i fondi destinati alla gestione del fenomeno del randagismo. L'associazione ha deciso dunque di fare chiarezza e ha chiesto alle Procure di accertare se, effettivamente, le amministrazioni presenti nella propria zona di competenza abbiano ottemperato o meno a quanto stabilito dalla normativa vigente e, quindi, se abbiano stanziato i fondi necessari a controllare il fenomeno del randagismo, e in quale modo questi soldi siano stati utilizzati. "

3 commenti:

  1. Finalmente... voglio studiarmi un'attimo questa cosa e capire se vi sia la possibilità di coinvolgere il codacons in alcune nostre campagne.. ad esempio per capire le ragioni dell'evidentissimo atteggiamento di complicità mantenuto dal servizio veterinario dell'azienda sanitaria provinciale nei confronti degli allevatori: non si spiega in altro modo infatti l'indecente tollerenza verso i consueti reati di maltrattamento consumati abitualmente nelle stalle trentine..
    Francesco

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  2. Per la verità bisogna ricordare che il Codacons aveva chiesto le dimissioni del Sottosegretario alla Salute MARTINI dopo i casi di attacchi di cani randagi a Modica. C'è stata una raccolta di firme in favore del sottosegretaio portata avanti anche dall'Associazione "Veneto contro i bocconi avvelenati.

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  3. Forse la supposizione, piuttosto realistica, che qualcuno si sia intascato i soldi destinati alla prevenzione del randagismo, ha "svegliato" i codacons. Infondo il mondo gira solo attorno ai Soldi.Per lo stesso motivo l'attività dei veterinari provinciali è molto miope, ma dubito che i codacons si muovano per questo, visto che i soldi non sono "dei contribuenti", ma degli allevatori singoli.Laura

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