giovedì 9 settembre 2010

Da Oipa Italia un'approfondimento della nuova direttiva europea sulla vivisezione


L’8 settembre il Parlamento Europeo ha purtroppo votato il testo della nuova Direttiva Europea in materia di sperimentazione animale (vivisezione) che andrà a modificare l’attuale Direttiva Europea n. 609/86.

Tutte le iniziative portate avanti dall’OIPA nel corso degli ultimi anni come le lettere e le proposte di modifica suggerite ai nostri rappresentanti europei, non hanno impedito alla potentissima lobby della vivisezione (Istituti di Ricerca, Industrie farmaceutiche) di avere la meglio e di fatto carta bianca dall’Unione Europea. Infatti questa Direttiva non tutela affatto gli animali da laboratorio e addirittura rappresenta un passo indietro rispetto alla prima bozza risalente al novembre del 2008.

Inoltre non tiene per nulla in considerazione il sondaggio effettuato sui cittadini europei che si sono espressi assolutamente in maniera contraria alla sperimentazione sugli animali ed in favore di una loro maggiore difesa.

La nuova Direttiva ad esempio: non obbliga ad utilizzare i test sostitutivi, neppure laddove esistono e non fa nulla per facilitare l’approvazione di quelli nuovi; vi è una grande libertà nella creazione di animali transgenici; vi è la possibilità di sperimentare più volte sullo stesso animale; vi è una maggiore permissività nello sperimentare senza anestesia e/o antidolorifici; sarà possibile sperimentare su primati (anche senza particolari motivazioni) e su cani e gatti randagi (in Italia è comunque vietato dalla Legge 281/91 sul randagismo).

Detto questo, bisogna considerare che si tratta di una Direttiva Europea, che poi ogni stato dovrà recepire e tramutarla in Legge, con la possibilità però di modificarla e migliorarla.
Inoltre l’attuale legge sulla vivisezione in Italia, (Legge 116/91 “Attuazione della direttiva (CEE) n. 609/86 in materia di protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici”.
http://www.oipaitalia.com/leggi/LEGGI_NAZIONALI/VIVISEZIONE/Vivisezione.pdf)

di fatto già adesso non differisce di molto dall’attuale Direttiva Europea. Infatti le proposizioni apparentemente categoriche, quali ad esempio : “tutti gli esperimenti devono essere effettuati sotto anestesia generale o locale” (Art. 4 comma 3), sono successivamente seguite da deroghe come “…salvo che essa sia ritenuta incompatibile con il fine dell’esperimento (Art. 9 comma 1).
In pratica le disposizioni derogatorie degli articoli 8 e 9 della Legge 116 del 1991 già nei fatti davano ampia libertà ai vivisettori di poter effettuare ogni tipo di esperimento su qualsiasi specie animali.
Come dire: è vietato uccidere a meno che il vivisettore non lo ritenga opportuno!
L’anno scorso l’OIPA, in collaborazione con le altre maggiori associazioni animaliste e antivivisezioniste europee, aveva provato a contattare i deputati europei per cercare di proporre le modifiche come di seguito esposte
http://www.oipaitalia.com/vivisezione/notizie/proposte.html

“L’obiettivo dell’OIPA è e rimane quello di arrivare all’abolizione della vivisezione – dichiara Massimo Pradella, Presidente dell’OIPA Internazionale e Segretario Generale della LIMAV (Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione) - Purtroppo, per evidenti ragioni economico-politiche, siamo coscienti che al momento non è possibile proporre un’abolizione totale ma siamo certi che un giorno ci arriveremo. Il nostro lavoro di sensibilizzazione dell’opinione pubblica è fondamentale e continuerà incessante. Alla luce della presente Direttiva Europea, l’OIPA e la LIMAV, tenuto conto che la comunità scientifica ogni anno si dimostra sempre più propensa ad utilizzare i metodi alternativi abbandonando di fatto il ricorso agli animali, si appellano al Parlamento italiano affinché voglia tener conto, contrariamente a quanto fatto dal Parlamento Europeo, delle nostre proposte di modifica alla nuova Legge sulla sperimentazione animale”.

Leggi la notizia alla pagina http://www.oipaitalia.com/vivisezione/notizie/direttivaeuropea.html

Altre info sulla vivisezione alla pagina http://www.oipaitalia.com/menuoipa/oipa06.html

3 commenti:

  1. Sono volontario in un canile, però bisogna considerare che la "ricerca di base" ha ancora bisogno di sperimentare cause ed effetti su organismi viventi che siano in gran misura vicini all'umano. Non tanto per scopi di sicurezza dei farmaci, quanto sui meccanismi basilari con cui avvengono, e si sviluppano, le varie malattie, su cui si sa molto, troppo poco. Questa direttiva, sia pure controversa, è una risposta alla domanda di competitività scientifica che vuole tenere l'Europa al passo con Cina- dove non esistono limitazioni e la ricerca medica avanza spedita- ed USA (idem con alcuni "distinguo"). Molti, prima di diventare medici, erano contrari alla sperimentazione animale, ma si sono poi ricreduti

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  2. Non mi sembra ci siano poi molte certezze, credo al contrario che il dibattito sull'effettiva attendibilità dei risultati sia sempre molto acceso. Ad ogni modo potremmo chiederci se l'uomo ha veramente il diritto di manipolare la vita degli altri animali e di utilizzarli a suo piacimento, assecondando il principio (tutto da dimostrare) che esistono delle gerarchie e delle priorità tra gli esseri viventi. A proposito poi della necessità di restare al passo con le presunte grandi potenze e di reggerne la competizione, per quanto mi riguarda preferisco che il mio paese si distingua per la volontà di perseguire il giusto ed il vero indipendentemente dall'operato altrui e per e la capacità di innescare nel tempo pioneristici circoli virtuosi. Il fatto poi che molti medici abbiano accettato la sperimentazione animale non aggiunge molto visto che altri medici ed illustri pensatori hanno intrappreso storicamente il percorso contrario. Probabilmente abbiamo molte opinioni contrastanti ma è importante non abbracciare una determinata posizione per partito preso e restare aperti al confronto, al dialogo e alla considerazione dei punti di vista altrui.

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