domenica 20 giugno 2010

Muore un cane.. probabilmente per la vaccinazione contro la rabbia


Alcuni giorni fa siamo stati contattati dal signor Zambaldi di Trento che ci ha raccontato la triste storia del suo cane, molto probabilmente vittima della recente vaccinazione contro la rabbia. E' una storia che i vari giornali locali hanno riportato e dalla quale emergono secondo noi alcuni interrogativi che desideriamo sottoporre al Servizio Veterinario dell'Azienda sanitaria provinciale.
Innanzitutto sembra che esistano diversi tipi di vaccino, alcuni dei quali considerati pericolosi e sistematicamente evitati da determinati veterinari e tranquillamente utilizzati da altri.
Ci sono poi animali per i quali la vaccinazione può costituire un problema per motivi legati alle condizioni di salute, all'età e ad altri fattori e per i quali forse potrebbe essere sufficente la prescrizione di determinati accorgimenti: ad esempio un animale che vive costantemente in casa quante probabilità ha di contrarre la rabbia o altre malattie infettive?
Infine sappiamo tutti che la vaccinazione contro la rabbia è obbligatoria: ci chiediamo però con quali criteri vengono effettuati i controlli: è solo un discorso limitato agli animali microcippati? Ma i cani non microcippati in Trentino sono parecchi e lo sappiamo tutti, al di là di ogni autoreferenzialità.. a cominciare da quelli di tanti allevatori, pastori e cacciatori..
E allora perchè tanto rigore con animali anziani o malati ma cippati e tanta tolleranza per altre situazioni? Forse la serietà e l'impegno scrupoloso non devono essere degli atteggiamenti ostentati ma linee guida che orientano l'attività, con il buon senso e l'intelligienza..

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