martedì 10 marzo 2009

Interrogazione a risposta immediata sulla questione dell'uso di esche avvelenate.

Interrogazione a risposta immediata n. 160


Interrogo la Giunta provinciale per sapere

stante l'attualità della questione dell'uso di esche avvelenate, particolarmente efficaci, specie nei confronti dei predatori naturali, nei periodi in cui le condizioni ambientali rendono più problematico il reperimento del cibo, ma che mietono vittime anche fra animali domestici (in particolare cani e gatti) - se non ritenga doveroso intensificare i controlli da parte del Corpo forestale e delle guardie venatorie per la repressione di tale barbara (ed illegale) abitudine e promuovere una adeguata campagna di informazione nei cittadini per sensibilizzare tutti ad un maggior controllo (anche nell'uso di esche destinate alla derattizzazione) ed in particolare a segnalare tempestivamente i casi di avvelenamento di animali domestici al Corpo forestale e/o al Servizio veterinario, anche al fine di una mappatura del fenomeno.

Roberto Bombarda



Risposta all’ interrogazione a risposta immediata n. 160/XIV, "Avvelenamento di animali domestici e intensificazione dei relativi controlli", proponente: cons. Roberto Bombarda del 25 febbraio 2009



DALMASO (Assessore all'istruzione e sport): Con riguardo all'interrogazione proposta, occorre segnalare che la materia inerente l'uso di esche avvelenate è regolamentata dalla legge provinciale della caccia. Per quanto attiene gli aspetti legati agli animali di affezione, parte di mia competenza, si ritiene senz'altro che possano essere studiati - magari d'intesa con le associazioni protezioniste e con la Consulta, attualmente in fase di nomina - momenti di informazione sul territorio provinciale, input peraltro raccolto anche dal dirigente dottor Masè per quanto concerne l'attività del Corpo forestale provinciale, attraverso attività di controllo anche mirate, per prevenire e mettere in campo eventuali attività e azioni repressive. Comunque anche da parte loro è condivisa la proposta di investire su specifiche azioni di informazione e di sensibilizzazione dei cittadini e di promuovere la raccolta sistematica dei casi di avvelenamento, che di norma vengono segnalati ai locali veterinari.

Da parte dell'assessorato alla sanità è pervenuta la disponibilità a lavorare su un incremento di sensibilizzazione e di informazione, da fare attraverso l'attivazione del sito web e altro materiale che può essere allestito per la divulgazione e la distribuzione nelle scuole e negli ambulatori dei veterinari.


PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il consigliere Bombarda: ne ha facoltà.


BOMBARDA (Verdi e Democratici del Trentino): Ringrazio l'assessore Dalmaso per la risposta. Mi ero occupato di questo caso già nel 2007 con un'interrogazione a cui aveva risposto il Presidente Dellai: in quella sede si preannunciava un'iniziativa di divulgazione e di informazione per i cittadini, sia per i proprietari di animali d'affezione sia per i cacciatori. Io credo sia oggi urgente un intervento. Negli ultimi mesi si sono verificati casi esecrabili, che vanno condannati. Spargere per il territorio bocconi avvelenati mette a rischio la vita degli animali, anche di quelli domestici, e addirittura può causare danni alla salute delle persone laddove questi bocconi avvelenati vengono posti vicino a giardini pubblici o a luoghi dove giocano i bambini.

Grazie per la risposta. Attendiamo un pronto intervento in questo campo.



Ammetto la mia ignoranza sul fatto che la materia inerente l'uso di esche avvelenate sia regolamentata dalla legge provinciale della caccia. Nell'attesa di un mio approfondimento, vi lascio alla risposta dell'Assessore all'istruzione e allo sport.

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