lunedì 18 agosto 2008

Animali di serie A e di serie B (parte 2#)



Si chiamano Sergio, Pucci, Poldo, Misha...
In casa cercano un posto tranquillo al sole di una finestra, tra il bucato che profuma di fresco, accoccolati nella morbida maglia di lana, tra le carte della scrivania. Perfetti. Sinuosi come possono essere i tratti di una matita oppure un po' sproporzionati, "allargati" come le figure di Botero. Intelligenti, vispi ed arguti. Prendono e danno apparentemente a loro piacimento, e intanto osservano e vigilano sugli abitanti della casa. Protetti da appassionati padroni che talvolta, come in un vecchio cartone animato, non condividono l'amore verso gli altri quattro zampe, loro "acerrimi nemici".
Questi sono i gatti, quelli fortunati.
Fuori, in strada, ci sono i randagi, gatti a cui la libertà costa cara. Hanno musi che raccontano storie di lotte, cadute, fughe da uomini ed animali, malattie. Non si arrangiano più come un tempo. Troppe auto, troppi veleni; pochi giardini e poco amore. Quello assieme al cibo arriva da qualche "gattara". Una carezza sulla schiena. Una "strusciata" a muso basso tra le caviglie. I grigi che erano bianchi e rosa. Voci rauche di duelli vissuti sotto cieli notturni.
La gente dice che fanno rumore, sporcano le auto, sui cui cofani caldi, vanno a scaldarsi, lasciano odori insopportabili, scavano in aiuole imbalsamate, tra i giardini perfetti senza suoni di persone o animali...
Per questo muoiono avvelenati assieme ai loro compagni per mano di chi rimarrà ignoto per sempre; investiti per il gioco di un annoiato pilota; uccisi come bersaglio di un provetto tiratore.

Il gatto seviziato e torturato a Levico in via Garibaldi, non ce l'ha fatta. L'autore di queste atrocità è rimasto sconosciuto. I Carabinieri di Levico, con il loro interessamento e la richiesta di informazioni nella via, sono riusciti almeno a spaventare quest'individuo.


I gatti randagi non sono animali di serie B!
Se venite a conoscenza di maltrattamenti nei loro confronti, fatene denuncia alle associazioni animaliste, direttamente ai Carabinieri della zona oppure alla Polizia Municipale. Nessuno, per legge, può impedire che "gattare" nel rispetto della pubblica salute, diano cibo ai gatti randagi. Chiunque abbia intenzione di farlo, cerchi di mantenere la zona pulita. In caso le cucciolate fossero indesiderate, ricordate di sterilizzare i vostri gatti. Di quelli delle colonie dovrebbero, per legge, interessarsi i comuni. La nostra associazione si occupa di censire le colonie e sterilizzare i gatti.
Tutti i gatti fotografati presenti nell'intestazione del nostro blog sono bellissimi gatti randagi.

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