venerdì 29 aprile 2011

Ortinparco e Valsugana Expo: alcune importanti riflessioni..


Riceviamo da Valentina alcune importanti riflessioni riguardanti le due manifestazioni valsuganotte: sono considerazioni importanti che condividiamo e sottoscriviamo. Finalmente a prevalere è il punto di vista dell'animale, troppo spesso ignorato e trascurato. Chi organizza o chi partecipa può forse cominciare a porsi delle domande e a riflettere..

"In Valsugana in questi giorni saranno presenti due manifestazioni in cui gli animali faranno da protagonisti. Dal 24 aprile al 2 maggio presso lo storico Parco delle Terme di Levico si svolge l’Ortinparco,una manifestazione dedicata alla cultura e coltura dell'orto e del giardino, mentre dal 29 aprile al primo maggio presso il centro sportivo di Borgo Valsugana sarà presente la Fiera Valsugana Expo, con uno spazio dedicato ai cavalli “Trentino Cavalli”.
All’Ortinparco purtroppo quest’anno saranno presenti numerose specie: capre, pecore, maiali, conigli, galline. All’Expo, a differenza degli altri anni, si potranno incontrare solo cavalli e mucche.

Molte persone partecipano a questi eventi con la gioia di andare ad osservare gli animali, credendo forse che sia una bella esperienza poterli incontrare, soprattutto per chi non ha l’occasione di vederli ogni giorno. Ci portano i figli, i nipoti per farli divertire e farli conoscere questo fantastico mondo.
In questo modo però, le recinzioni e le gabbie sono tutte affollate di gente che incuriosite, ammirano queste dolci creature. Ed è proprio a tutta questa gente che voglio dire due parole per cercare di fargli aprire gli occhi.
Siete proprio convinti che tutti quei poveri animaletti siano così felici di trovarsi in quel recinto, in quella gabbia, in quel box, in mezzo a tutta quella gente, a quel caos, a quella musica assordante? Non ci hanno forse sempre insegnato che gli animali devono stare tranquilli, lontano dai rumori per evitare di stressarli? Non credo che la cosa sia diversa per tutti gli animali presenti in queste manifestazioni. Forse la gente lo dà ormai per scontato che si divertano pure loro, perché da millenni cavalli, capre, pecore, mucche ecc. sono presenti nelle manifestazioni popolari. Però guardateli bene negli occhi e capirete immediatamente che il loro sguardo non è di felicità, ma è velato dalla paura, dalla noia, dallo stress.
Pensateci bene! Tutti questi animali non vengono “sfruttati”, utilizzati come un oggetto? Non diventano forse l’attrazione di queste manifestazioni, proprio come succede con una statua al museo o un clown ad una festa per bambini?
Se veramente si vuol del bene a queste creature si devono rispettare i loro spazi e le loro esigenze. Questo significa che se vogliamo conoscere veramente un animale andremo nella sua “casa”, dove si sentirà protetto e più tranquillo. Ci avvicineremo a lui piano, parlandogli dolcemente, aspettando che sia lui a fare la prima mossa. In questo modo potremmo entrare nel loro mondo, conoscere le loro abitudini rispettando i loro tempi e spazi. Solamente così potremo conquistare la sua fiducia.
Tutto questo non può avvenire di certo durante le manifestazioni.
Ci sono tanti piccoli tasselli che portano alla fine ad un’unica realtà: nelle manifestazioni gli animali non ci devono stare!
Ne riporto alcuni, anche se l’elenco sarebbe veramente molto lungo.
All’Ortinparco sfortunatamente quest’anno stanno vendendo tante uova di specie diverse di gallina. Non posso pensare a quale sarà il loro destino. Molto probabilmente, come succede di norma, una buona parte verrà comprata per dare il contento ai bambini, forse perché i genitori credono che un semplice ovetto possa gratificarli, nella speranza che un giorno nasca un pulcino. Per potersene prendere cura al meglio però bisogna avere un’incubatrice, perché il semplice calore di una coperta o dell’acqua calda non sarà sufficiente e non credo che siano in molti ad avere questa possibilità. Ed una volta che il pulcino sarà nato? Che fine farà? Molto probabilmente rimarrà in casa fino a che il bambino non si sarà stufato… e poi? Tutte quelle uova contengono una vita preziosa che ha tutti i diritti di vivere e per questo ha bisogno delle adeguate cure e attenzioni, che non tutti purtroppo possono permettersi.
Provate a soffermarvi invece un attimo sui cavalli che gareggeranno all’Expo, in mezzo alla musica e a tutta quella gente che li starà osservando. Credete che per loro sia bello? Sono costretti a fare cose che in natura non farebbero, solo per compiacere l’uomo ed in più in un posto per loro disagevole. Faranno delle acrobazie sotto comando per fare spettacolo. Poi verranno chiusi in quei piccoli box, dove verranno dimenticati dai loro proprietari perché intenti a vantarsi per qualcos’altro. Andate invece in montagna a guardare dei cavalli in un pascolo e lì capirete veramente cosa significa per un cavallo essere felice e a proprio agio.

Spero che dopo aver letto queste parole, molta gente cambierà idea su tutte le manifestazioni dove gli animali purtroppo sono costretti a fare da “marionette”.
Non si potrà cambiare forse la mentalità della gente, ma se veramente vogliamo del bene agli animali diciamo no a tutto questo rifiutandoci di partecipare alle loro sofferenze.
Io amo gli animali e li rispetto, per questo ho fatto la scelta di non partecipare a queste manifestazioni!"

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