sabato 22 gennaio 2011

Lia che vagava tra i masi..


"E' finita bene la brutta avventura di Lia, la cagnetta meticcia di due anni e mezzo che per undici giorni ha peregrinato in cattive condizioni di salute tra i masi di Spiado nel comune di Pieve Tesino, mobilitando polizia locale, forestali e sindaco. L'animale si è lasciato avvicinare senza alcun problema da una volontaria dell'Oipa, rispondendo docilmente all'offerta di una polpetta. Accettato di buon grado il guinzaglio è stata portata in una clinica veterinaria della Bassa Valsugana per curare l'infezione causata dal prolasso dell'utero. Non è ancora fuori pericolo.
(...) La cagnetta è stata avvistata il giorno dopo l'Epifania da Luciano Granello, proprietario di un maso in località Spiado che ha scorto l'animale che lasciava dietro di se copiose tracce ematiche. L'uomo ha avvisato subito il sindaco di Pieve Tesino, Livio Gecele ed il corpo di polizia locale. "Due giorni dopo sono arrivati i vigili, i forestali e il sindaco. In tutto sei persone per scattare fotografie. Pensavamo che qualcuno la catturasse, ma niente. Vederla così sofferente ci dava tanta pena - racconta Luciano Granello - mia moglie anche se con cautela l'ha avvicinata per darle da mangiare". Il tempo intanto passava e gli appostamenti degli uomini della forestale proseguivano senza esito. "Ad un certo punto abbiamo perso la pazienza. Maltrattare un animale non significa solo percuoterlo ma anche lasciarlo soffrire in quel modo" continua Granello. (...) "Verso sera è arrivata la volontaria dell'Oipa che ha saputo aspettare. E con il favore della luna, Lia è uscita dal suo rifugio. La signora con gentilezza l'ha avvicinata e l'ha portata in salvo".

Così riportava L'Adige alcuni giorni fa. Crediamo vadano sottolineati alcuni aspetti:
Innanzitutto la lentezza ed il ritardo con i quali il sindaco ha cercato di affrontare la situazione: la notizia di un animale vagante ferito avrebbe dovuto indurlo ad adottare misure efficaci, rapide e competenti finalizzate alla cattura e al salvataggio della cagnetta. Troppo spesso le amministrazioni tendono a relegare in secondo piano le problematiche relative agli animali e ad affrontarle con approssimazione e superficialità.
Il secondo aspetto che evidenziamo è la sensibilità della famiglia Granello, che ha notato lo stato di sofferenza della povera Lia, ha capito l'urgenza e la gravità della situazione e ha sollecitato con decisione l'intervento del sindaco.
Anche la paziente presenza dei forestali intervenuti ed i loro ripetuti tentativi di cattura devono essere apprezzati: la collaborazione e la disponibilità delle forze dell'ordine sono probabilmente dovute ma non siamo abituati a darle per scontate.
Ed infine la bravura di Laura: in questa vicenda sono emerse ancora una volta la competenza, la dedizione e le grandi motivazioni che da anni la inducono a dedicare tempo, energie e denari agli animali in difficoltà. Senza l'arroganza, la presunzione ed il protagonismo meschino di altri presunti animalisti.

A questo punto speriamo che Lia possa guarire definitivamente e cerchiamo per lei qualcuno che sappia accoglierla con serietà ed affetto, senza più abbandonarla.

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