"Spero di poter far capire alla gente quanto gli animali siano indifesi, dipendenti da noi e fiduciosi. Gli animali sono un nostro obbligo, una responsabilità che non possiamo negare, ne violare esercitando la crudeltà" James Herriot
mercoledì 28 dicembre 2011
A Capodanno evitiamo i botti!
L’OIPA indica come aiutare i quattro zampe
ad alleviare il terrore dei fuochi d’artificio
I festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno sono spesso un incubo per gli animali: il rumore di petardi e fuochi d’artificio, spesso fatti scoppiare anche nei giorni immediatamente precedenti il capodanno, terrorizzano i quattro zampe che possono essere colpiti da veri e proprio attacchi di panico.
E’ importante ricordare infatti, che gli animali hanno una diversa percezione dei rumori, nei cani, ad esempio, il senso dell'udito è notevolmente superiore a quello umano. Oltre a sentire vibrazioni comprese tra 20 mila e 40 mila Hz (l'uomo non sente quelle che superano i 20 mila) sentono ad un volume doppio del nostro. Inoltre, una componente dei fuochi per noi marginale, quella olfattiva, è particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori ad una concentrazione un milione di volte inferiore a quella percepita dall'uomo e ad una distanza per noi inimmaginabile. E’ quindi facile intuire quale sia lo stato di ansia e terrore che anticipa e accompagna lo scoppio simultaneo di migliaia di petardi, mortaretti e fuochi artificiali.
I fuochi d'artificio rientrano tra gli stimoli che provocano sensibilizzazione, ovvero un progressivo aumento della risposta di paura poiché sono stimoli di forte intensità, non sono prevedibili, compaiono a intervalli irregolari e non c'è possibilità di fuga. Alcuni soggetti più sensibili, oltre allo stato fobico quando sentono i fuochi, sviluppano anche uno stato ansioso per tutto il periodo che precede e segue la fine dell'anno.
Cosa possiamo fare per aiutarli?
1.Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi
2.Non lasciamoli soli. Gli animali fobici potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi è necessario stare loro vicino, senza esagerare con coccole e carezze. E’ necessario mostrarsi tranquilli e felici, cercando di distrarli, se possibile, con giochi e bocconcini, mostrando che non c’è nulla di cui preoccuparsi.
3.Non lasciamoli in giardino. Tenere in casa o in un luogo protetto e rassicurante anche gli animali che abitualmente vivono fuori in modo da scongiurare il pericolo di fuga.
4.Teniamo alto il volume di radio o televisione in modo che venga attutito il rumore dei botti proveniente dall’esterno, chiudendo le finestre e abbassando persiane.
5.Lasciamo che si rifugi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli è “vietato”.
6.Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura. E’ fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente precedenti perché spesso gli scoppi iniziano con anticipo.
7.Nei mesi precedenti facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista che prescriverà la terapia da seguire, sia comportamentale che, nel caso si necessario, farmacologica.
8.Evitiamo soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico.
9.Rivolgiamoci ad un veterinario comportamentalista per un processo graduale di desensibilizzazione, esponendo l'animale allo stimolo ad un'intensità progressivamente aumentata quando si trova in uno stato di rilassamento emozionale.
10.Sensibilizziamo l'opinione pubblica, e soprattutto i bambini, su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per i quattro zampe.
« Ogni anno i botti fanno vittime sia umane che animali – ricorda Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia – Nel periodo che va dalla metà di dicembre ai primi giorni di gennaio riceviamo moltissime segnalazioni di animali domestici smarriti, feriti o morti a causa dei botti: è importante che tutti comprendano quanto un momento di festa per alcuni diventi motivo di sgomento e terrore per altri. Chi ama gli animali non spara botti.
Fonte: www.oipaitalia.org
lunedì 26 dicembre 2011
Poniamo fine ai tristi lamenti di Rocky...
Rocky è incrocio pastore tedesco di 10 anni, castrato.
Buono e affettuoso, compatibile con le femmine, bravo anche con i bambini (educati). Cerca qualcuno che gli offra una casetta calda magari con un piccolo giardino e tanto amore!
Durante le lunghe giornate nel box del canile continua a piangere; i suoi lamenti sono dovuti al bisogno di relazione sociale.
Aiutiamolo a trovare qualche buon cuore che gli permetta di trascorrere serenamente la tua senilità!
Parco canile di Rovereto
340/9703287
sabato 24 dicembre 2011
mercoledì 21 dicembre 2011
Dolce Leo alla ricerca del calore di una famiglia. ADOTTATO! AUGURI :-)
Lui è Leo un bellissimo segugio.
Abbiamo bisogno ,di un'adozione urgente. Ha una triste storia di poco amore: ha cambiato 3 famiglie che non si sono occupati di lui come si dovrebbe, malgrado ciò è affettuoso allo sfinimento non ha perso la voglia di amare e di correre.
I suoi 9 anni sono portati divinamente è vivace e coccolone ma si merita una famiglia finalmente definitiva, salvato dall'ennesimo cattivo mantenimento è in un rifugio creato provvisoriamente insieme ad altri pelosi in attesa di adozione,il box dove vive è freddo e lui essendo a pelo raso ha freddo e l'arrivo della stagione invernale qui da noi è molto rigida.
Noi speriamo di trovarle casa per tempo prima che arrivi neve aiutatemi a trovare una casa a Leo.
Ovviamente non lo diamo a cacciatori viene ceduto con pre e post affido
Per contatti chiamare Alberto cell 3498013238
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UN POSTO NEL CUORE
Chi vuole aiutare Inuk ha ritrovare la fiducia? ADOTTATO! AUGURI :-)
Lui è Inuk, ha 6 anni e viene affidato solo a padroni esperti in cani meglio ancora a un comportamentalista.
Deve aver subito gavi maltrattamenti si allontana ad ogni gesto brusco non siamo mai riusciti ad accarezzarlo quindi l'impegno per questo cane è molto alto.
Ha una paura folle dell'uomo ma fa molta tenerezza sicuramente con tanta pazienza e amore si vincerebbe la sfida della paura.
NO GABBIA NO CATENA...
Adozione preferibilmente nel nord Italia.
Microcippate vaccinate con documento di adozione e pre e post affido.
Chiamare il 3498013238 Alberto
oppure 3899690799 Paola
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UN POSTO NEL CUORE
giovedì 15 dicembre 2011
Ancora bocconi avvelenati a Pergine
Il commento è superfluo. L'epilogo è quasi sempre simile a quello nella foto e ci chiediamo cosa passa nella mente malata di chi prepara e diffonde bocconi avvelenati. Se qualcuno potesse fornire informazioni utili alle forze dell'ordine o alla nostra associazione che portino all'identificazione e alla denuncia dei responsabili non esiteremmo ad offrire una lauta ricompensa.
"Buongiorno,
con la presente volevo segnalare che il mio cane ha mangiato dei bocconi
avvelenati nei pressi del parcheggio del Centro Commerciale Shop Center a
Pergine Valsugana, il mio veterinario ha già provveduto a denunciare il fatto a
chi di competenza, mi sono permessa di segnalarlo anche a Voi nel caso vogliate
dare diffusione della notizia.
Grazie
Chiara"
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STOP BOCCONI AVVELENATI
martedì 6 dicembre 2011
Candida Farvy in cerca d'amore ADOTTATA! AUGURI :-)
Lei è FARVY adozione del cuore 12 anni dolcissima e coccolona é molto golosa ... un pò timorosa per il suo triste passato di maltrattamento ma facilmente conquistabile con coccole e amore♥♥♥
Adozione preferibilmente nel nord Italia.
Microcippate vaccinate con documento di adozione e pre e post affido.
NO GABBIA NO CATENA
INFO ADOZIONE ALBERTO 3498013238
Michela siberianhuskyrescueitalia@gmail.com
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UN POSTO NEL CUORE
Goldy la regina delle nevi alla ricerca del suo trono nel vostro cuore
Lei è GOLDY 5 anni la regina elegande dolcissima e tranquilla noi la immaginiamo serena sul divano decisamente lei è una cucciola anche d'appartamento ♥♥♥
OVVIAMENTE NO GABBIA NO CATENA
Adozione preferibilmente nel nord Italia.
Microcippate vaccinate con documento di adozione e pre e post affido.
Chiamare il 3498013238 ALBERTO
Meravigliosa Alaska dagli occhi di ghiaccio ADOTTATA. AUGURI! :-)
Lei è Alaska 18 mesi è molto vivace, corre sempre e vuole giocare in ogni momento adatta quindi a chi riesce a dedicarle tanto amore e ha la possibilità di avere un bel giardino ♥♥♥
Adozione preferibilmente nel nord Italia.
Microcippata vaccinata con documento di adozione e pre e post affido.
NO CATENA NO GABBIA
Chiamare il 3498013238 ALBERTO
oppure il 3899690799 PAOLA
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UN POSTO NEL CUORE
Due stupende sorelle cercano la fine della loro disavventura ADOTTATE AUGURI! :-)
Tanana (nella prima foto) e Kuna (nella seconda foto) sono 2 sorelle...nella loro sventura non sono mai state separate sicuramente soffrirebbero la separazione quindi cerchiamo doppia adozione per queste splendide sorelle ,dobbiamo trovare una famiglia che abbia la possibilità di tenerle insieme in un bel giardino dove possano essere libere di correre, non vogliamo più vederle dietro le sbarre e sopra tutto che trovino una famiglia che le ami tanto perchè sono coccolone e dolcissime hanno un anno e mezzo....e veramente hanno bisogno di essere amate tanto.
Le cucciole sono state tolte da un qualcuno che forse non sa come si amano i cani dopo un brutto periodo di digiuni e stato e di abbandono sono state tolte a questa persona , ora sono accudite giornalmente dai noi volontari ma certo saremo contenti quando saranno inviate a una vita senza gabbia e con una vera famiglia.
Per informazioni Chiamare Alberto 3498013238
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UN POSTO NEL CUORE
domenica 4 dicembre 2011
La "prigionia" di Sam
Questo è Sam un bellissimo pappagallo Cenerino di quattro anni che vive al negozio di animali “L’isola dei Tesori” di Trento.
Sembra forse strano leggere “vive”, ma è proprio così. Sam infatti non è destinato alla vendita come tutti gli altri animali, ma funge da modello per chi ne volesse adottare uno simile.
Giorno dopo giorno è costretto a stare in un ambiente che sicuramente non è adatto a lui e senza la possibilità di avere una persona di riferimento con cui creare un legame. Infatti sono le commesse del negozio che alternandosi si prendono cura di lui, ospitandolo a casa propria nei periodi in cui il negozio rimane chiuso. Tutto questo però per il povero Sam non è altro che una fonte di forte stress: il cambio d’ambiente, il dover allontanarsi da una persona con la quale stava creando un rapporto…
Facendo riferimento al testo “Conoscere il comportamento dei pappagalli” della dottoressa Nadia Ghibaudo si fa presto a capire che questa non è la vita che Sam si merita, soprattutto per il fatto che non vengono rispettate le sue necessità fisiche ed etologiche.
Ecco qui un breve riferimento al testo:
“Per un animale sociale come il pappagallo, lo stare solo è ciò che di peggio gli possa capitare. Ci troviamo di fronte a una creatura che predilige, il linea generale un rapporto monogamo, nato e strutturato per vivere ventiquattrore su ventiquattro con il compagno specifico all’interno di stormi più o meno numerosi. Pensare di farlo vivere in solitudine è un abuso, pertanto, quando doveste decidere di adottare un pappagallo sareste obbligati a pensare a quanto tempo potrete dedicargli, partendo dal principio che necessiterebbe costantemente di compagnia (…). E’ importante “addestrare” le persone che in qualche modo interagiscono con lui, ad avvicinarsi nel modo corretto, per offrire qualcosa di gradito da lasciare nella sua ciotola, parlandogli con dolcezza, giocando alla maniera pappagallesca “io pappagallo faccio cadere il gioco e tu lo tiri su!” e mai obbligando l’animale a interagire fisicamente; casomai lo desiderasse sarà il pappagallo a farsi avanti. Traccio con estrema consapevolezza queste linee di condotta perché nessun intervento sul comportamento ci permetterà maidi modificare la natura di un animale ma solo di rispettarla e assecondarla. La base imprescindibile è il benessere: nessun animale, uomo compreso, sarà mai predisposto ad interagire, apprendere e gioire della vita in condizione di malessere. La corretta conduzione del pappagallo passa attraverso la conoscenza e il rispetto delle sue caratteristiche etologiche le quali sono le fondamenta indispensabili per la gestione del comportamento. (…) L’ambiente dovrà essere sano ben illuminato da luce naturale, arieggiato più volte al giorno ma senza correnti d’aria: per sintetizzare comportatevi come se doveste alloggiare un bambino piccolo. (…) La gabbia è fondamentale per il pappagallo detenuto nelle nostre case, perché deve poter riconoscere in questa struttura uno spazio tutto suo in cui all’occorrenza potersi rifugiare per momenti di relax, per il riposo, il gioco e il rifocillamento o tutto ciò che l’animale possa desiderare farci. (…) Le misure da tenere in considerazione per ospitare il vostro volatile, dovranno essere calcolate partendo dal principio che i lati della gabbia dovranno equivalere ad almeno tre volte l’apertura alare del pappagallo. (…) Inoltre gli uccelli sono in grado di percepire una frequenza di luce 160 Hz contro i 50/60Hz degli esseri umani, quindi le luci artificiali possono causare problemi perché spesso producono luce intermittente, con un frequenza attorno 100/120 Hz che noi umani non vediamo. Cercate di far prendere luce naturale il più spesso possibile al pappagallo, con le dovute attenzioni e lasciando sempre l’animale un’area in cui poter trovare ombra. (…)”.
Per cercare di aiutare il povero Sam, abbiamo chiesto al direttore del negozio di poter dare a Sam la possibilità di essere acquistato, sperando che finalmente trovi qualcuno che possa dedicargli le giuste attenzioni assecondando ogni sua necessità in modo definitivo e continuato; ovviamente sottolineando sempre il fatto che non condividiamo in nessun caso la vendita di animali. Sam ha già sofferto abbastanza.
I suoi occhi sono velati dalla tristezza per la solitudine e l’incomprensione di chi gli sta accanto. Ora si merita anche lui di poter vivere serenamente accanto ad una persona che lo possa amare per il resto della sua vita.
mercoledì 30 novembre 2011
Yla incrocio labrador. ADOTTATA! AUGURI :-)
Il 29/10/2011 è salita a Trento in adozione una cucciola incrocio labrador nero di nome Yla che ora ha 5 mesi.
Dato che la signora che l'ha adottata non intende più tenerla a causa dell'eccessiva esuberanza della piccolina, Sara ha deciso di prelevarla cautelativamente e di trovarle al piu presto un'adozione migliore o almeno uno stallo provvisorio.
Ci chiediamo come si possa decidere di accogliere un'animale per poi disfarsene in modo tanto frettoloso. E' un comportamento superficiale ed egoista che non considera la sensibilità di chi viene sballottato a destra e a sinistra senza capirne il motivo. Ci chiediamo anche come possano certe associazioni locali che ben conosciamo e o certi presunti animalisti a far giungere in Trentino cani, gatti ed altri animali senza opportuni quanto necessari ed indispensabili controlli pre affido volti ad appurare la serietà degli adottanti. Ricordiamoci che non conta la quantità delle adozioni ma soltanto la loro qualità! Affinchè qualcuno non finisca dalla padella alla brace.
Per adotttare Yla o per mantenerla in stallo provvisorio chiamate Sara al 3288005008
Gattina vagante a Ravina
lunedì 28 novembre 2011
Stupendi cuccioli da adottare! ADOTTATI! AUGURI! :-)
martedì 22 novembre 2011
Giotta, una lotta per la vita ADOTTATA! AUGURI :-)
Giotta è una giovane gattina (circa un mesetto/mesetto e mezzo) molto sfortunata: in questa sua breve vita ha già conosciuto troppa sofferenza.
Nonostante le sue disavventure i suoi stupendi occhi riflettono la sua voglia e la sua gioia di vivere.
E’ stata trovata in un parcheggio abbandonata a se stessa, con la zampetta posteriore destra e la coda striscianti: sicuramente è stata investita.
Dopo accertamenti vari si è scoperto che la piccolina ha l’addome sventrato e una rottura a livello della testa del femore; a causa dell’impatto con il veicolo ha subito anche uno schiacciamento a livello delle vertebre lombari-sacrali compromettendo la sensibilità di alcuni nervi della coda e della zampetta. Per questo motivo la zampetta potrebbe non recuperare la sua funzionalità e c’è il rischio che, non appena avrà raggiunto l’età per sostenere l’intervento, dovrà essere amputata; lo stesso vale per la coda. Essendo molto giovane però c’è sempre la speranza che recuperi e che possa salvare la zampetta.
Ci si può chiedere come può una gattina, non più grande di un palmo di mano, sopportare tutto questo dolore. Eppure non è stato l’unico problema con il quale ha dovuto fare i conti.
Duranti i suoi primi giorni in clinica non riusciva a fare la pipì da sola. Si è sospettato che lo schiacciamento delle vertebre abbia compromesso la funzionalità di una delle diramazioni del nervo pudendo, nervo destinato a controllare lo svuotamento della vescica. Per aiutarla il veterinario era costretto più volte al giorno a schiacciare la vescica per svuotarla, operazione che Giotta non amava di certo.
Ed è stato proprio qui che Giotta ha dovuto lottare per vivere. Se nel giro di pochi gioirni non avrebbe iniziato a fare la pipì da sola, non sarebbe più stata in grado di farlo per il resto dei suoi giorni. In questo caso bisognava fare i conti con una brutta decisione: mettere fine alle sue sofferenze o aiutarla giorno dopo giorno a urinare sapendo benissimo quanto questa operazione è fastidiosa per lei?
Giotta però non aveva nessuna intenzione di mollare e dopo una decina di giorni ha riempito di gioia i cuori di chi gli ha voluto bene e ha iniziato a fare i bisogni da sola. Nel giro di poco la vescica ha recuperato la sua totale funzionalità.
Giotta mangia come una piccola tigrotta e come ogni cucciolo ha tanta voglia di giocare e vivere.
E’ impossibile rimanerle vicini per più di qualche minuto senza farsi rubare il cuore dalle sue fusa, da quei suoi occhioni splendenti di vita e gioia e dalla sua dolcezza infinita.
Forse rischierà di ritrovarsi senza una zampetta e la coda, ma come tanti altri gattini sfortunati avrà una vita normalissima. Riuscirà a correre, giocare, arrampicarsi…. Non permetterà di farsi rubare la voglia di vivere per una zampetta “strappata” a causa della brutalità dell’uomo.
Giotta ha lottato per avere la possibilità di conoscere l’amore di una famiglia che la sappia accettare per la sua unicità.
Non facciamola aspettare!
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UN POSTO NEL CUORE
sabato 19 novembre 2011
Rex è alla ricerca del suo lieto inizio ADOTTATO AUGURI! :-)
Rex è un dolcissimo meticcio (simile ad un Labrador) di circa due anni e mezzo.
Pesa 24 chili, è molto atletico ed equilibrato.
I suoi padroni si sono trasferiti in un appartamento lasciando Rex alla proprietaria della casa,che ora non se ne può prendere più cura.
E' un cane tranquillo, ma non è mai stato educato.
Per ora si trova in stallo presso una famiglia amorevole, che lo ha abituato a fare passeggiate al guinzaglio e Rex ha scoperto le comodità di casa e il calore di una famiglia. Sta anche molte ore in casa senza fare danni e senza sporcare.
Per lui si cerca una buona adozione in una famiglia amorevole.
Non facciamolo attendere.
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UN POSTO NEL CUORE
sabato 3 settembre 2011
mercoledì 31 agosto 2011
Il mio cane in passerella: perchè c'eravamo
Domenica 28 agosto 2011 alle lochere di Caldonazzo è stata organizzata la prima edizione della manifestazione "Il mio cane in passerella" e anche noi di Oipa Trento alla fine abbiamo deciso di accogliere l'invito seppur combattuti e in un certo senso a disagio. Devo dire di parlare piu a titolo personale che da delegato di sezione e sento la necessità di ribadire alcuni concetti espressi gia a voce nel corso del mio intervento.
Innanzitutto chi possiede un cane o un qualsiasi altro animale al quale è affezzionato e al quale non augurerebbe mai nulla di male ha il dovere di prestare molta attenzione alle numerose situazioni di maltrattamento o di maltenuta che si verificano quotidianamente in Trentino: il cane del pastore, quello del cacciatore o quello dell'allevatore di turno ha lo stesso identico diritto del nostro di vivere felice senza subire il taglio dei denti, la fame o l'esposizione al caldo e al freddo al variare delle stagioni. Ognuno di noi può assumersi una certa responsabilità e decidere di intervenire senza delegare necessariamente ad associazioni o forze dell'ordine.
In secondo luogo ho voluto ricordare ai numerosi bambini presenti che ogni cane merita un premio speciale indipendentemete dalla sua capacità di riportare una pallina o dare la zampa. Conta quanto riusciamo a cogliere negli occhi del nostro cane e la relazione d'amicizia e d'affetto che riusciamo a stabilire con lui.
Infine un monito: non tutti coloro che in qualche modo gravitano attorno al pianeta degli animali lo fanno per amore nei loro confronti. E in questo senso sento la necessità di prendere le distanze da quanti domenica erano presenti con l'obbiettivo evidente di promuovere la propria attività. Da chi alleva e vende cani in particolare: per quanto mi riguarda ce ne sono troppi abbandonati che vagano per le strade del nostro paese e troppi altri che attendono invano un'improbabile adozione nel canile municipale. Arricchirsi mettendo al mondo altre vite senza porsi grandi scrupoli e considerando l'animale quasi sempre un oggetto fonte di profitto da cambiare o gettare nel caso venga male o dia problemi costituisce uno degli atti di maggiore crudeltà che l'uomo è mai riuscito a concepire. Per quanto riguarda gli educatori cinofili il discorso potrebbe essere piu attenuato e l'utilità del loro lavoro riconosciuta ed apprezzata ma devo ancora trovarne uno che abbia messo a disposizione le proprie competenze per aiutare cani in difficoltà o associazioni squattrinate rinunciando almeno ad una parte della parcella.
E' un modo molto diverso di avvicinare il mondo degli animali e le contraddizioni e le incoerenze non possono essere ignorate a mio avviso. La nostra presenza voleva in qualche modo ricordarlo e sottolinearlo. Almeno per coloro che domenica erano presenti per passione, per gioco e non per denaro.
Francesco Zanghellini, delegato Oipa sezione Trento e Provincia
venerdì 26 agosto 2011
Capriola vittima della velocità e dell'indifferenza
Nei mesi estivi, con l’aumento del traffico, molti animali selvatici diventano vittime della strada, soprattutto i piccoli di capriolo.
Dall’inizio del 2011 sino ad oggi il numero di capriolo investiti lungo le strada del Trentino risale a 30 esemplari
Il 28 luglio questa stupenda capriola di appena pochi mesi è stata investita sulla strada vecchia che collega Levico a Pergine (sp. 228). Chi stava alla guida del maledetto veicolo dopo averla investita non si è minimamente curato ne di soccorrerla ne di allertare la forestale. Questa persona, forse non sapeva che dal 13 agosto del 2010 la legge prevede una sanzione amministrativa per tutti coloro che in seguito ad un incidente stradale non soccorrono l’animale ferito.
La capriola è stata così abbandonata in mezzo alla strada ed è stata successivamente trovata da due ragazzini, che stavano percorrendo la strada con la loro ape.
Inizialmente hanno pensato di caricarla sul loro mezzo per portarla dal veterinario più vicino, ma visto l’impossibilità di poterla prendere a causa della sua agitazione dovuta allo stato di shock, hanno chiamato il 112. Alla chiamata hanno risposto i carabinieri di Borgo che hanno subito avvertito la forestale di Levico, promettendo che i soccorsi sarebbero arrivati il prima possibile. Durante l’attesa i due ragazzini hanno coperto con una coperta la capriola per cercare di tenerla ferma. La piccolina presentava il ventre gonfio e delle ferite sospette sulle zampe( che sia forse stata vittima di qualche trappola?).
Purtroppo però prima che i soccorsi potessero arrivare la povera creatura si è spenta dopo una lunga e dolorosa agonia. I carabinieri giunti sul posto hanno più volte contattato la Forestale per sapere il tempo d’attesa; ad ogni chiamata però la promessa di arrivo veniva ogni volta rinviata di un quarto d’ora. Alla lunga però i minuti sono passati e si sono trasformati in ora. Dal momento in cui i due ragazzini hanno chiamato soccorso è trascorso quindi più di ora; tempo prezioso in cui forse si avrebbe potuto salvare l’animale.
Se infatti i soccorsi fossero arrivati in tempo, una volta valutata la situazione si avrebbe potuto portare la capriola presso il centro Avifauna di Casteller per cercare di salvarla oppure se purtroppo non fosse stato possibile intervenire in alcun modo si sarebbe almeno potuto evitare la terribile agonia a cui è dovuta andare incontro.
In questa situazione, come in molte altre, sembra che la vita di alcuni animali passi in secondo piano rispetto ad altre esigenze; come se essa non avesse importanza, come se non avesse valore.
E’ molto facile che lungo le strade costeggiate dai boschi un capriolo esca all’improvviso con il rischio di venir investito. Per questo motivo è utile ribadire di prestare sempre molta attenzione se si percorre una strada in prossimità di un bosco o di un prato. Se purtroppo però, nonostante le prudenza, un animale dovesse essere investito è nostro dovere fermarci ed intervenire e non solo perché ci viene imposto da una legge, ma anche per il rispetto della vita di quel povero animale.
Ogni animale selvatico è protetto dalla legge 157/92 sulla tutela della fauna, che vieta ogni forma di detenzione anche se l’unico fine è quello di salvarlo. Quindi è buona norma non cercare di intervenire personalmente trasportando l’animale a casa propria o presso un veterinario, ma chiamare immediatamente i soccorsi: carabinieri (112) o il corpo forestale. Si spera che questi intervengano prontamente per soccorrere l’animale ferito.
Nel frattempo l’animale non va lasciato solo ma tenuto sotto osservazione. E’ da tener presente che un animale selvatico, come il capriolo, vede l’uomo come un predatore, quindi un potenziale pericolo e per cercare di salvarsi potrebbe tentare la fuga, rischiando di farsi del male, nonostante avesse delle ferite o dei dolori (in queste situazioni di panico l’adrenalina in circolo nell’animale li permette di sopportare alte soglie di dolore) oppure nel caso fosse un maschio potrebbe cercare di difendersi con le corna e diventare pericoloso. Per questi motivi è fondamentale non cercare di afferrare il capriolo.
L’animale in queste condizioni si ritrova in una condizione di forte stress. Per aiutarlo cerchiamo quindi di allontanare il più possibile ogni fonte di stress: evitiamo che intorno a lui ci siano troppe persone, non utilizziamo macchine fotografiche con il flash, cerchiamo se possibile di far rallentare in quel tratto il passaggio delle automobili, evitiamo ogni azione improvvisa e brusca…
Se il capriolo ferito è un cucciolo è da tener presente un secondo fattore. La madre infatti riconosce il proprio figlio dall’olfatto; quindi se viene manipolato senza che ce ne sia la necessità c’è il rischio che la madre non lo riconosca e il cucciolo diventerebbe orfano. Questa è un’altra ragione per cui sarebbe meglio che la situazione sia valutata da persone esperte, che si spera abbiano la prontezza di intervenire nel minor tempo possibile.
Valentina
sabato 13 agosto 2011
Dolci caprette Kim, Stella, Peter, Cerva, Lyna, Natalino, Angela e Betta ADOTTATE AUGURI!!
Stiamo curando l'adozione di 3 caprette nane di 2 anni circa e di un capretto nato lo scorso dicembre. Non dovranno essere utilizzate per la produzione di latte o capretti ma solo accolte per la compagnia e l'affetto che questi meravigliosi animali possono offrire!
Come sempre chiediamo massima serietà e disponibilità ad accettare controlli pre e post affido.
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UN POSTO NEL CUORE
Pegaso
Questo bellissimo volpino italiano è stato acquistato presso un allevamento in Sicilia come giocattolo per un bambino che poi lo ha chiamato Pegasus come i cavalieri dello zodiaco.. a 9 mesi il giocattolo non divertiva piu ed è stato buttato via! Adottato da una famiglia nelle Marche è stato nuovamente allontanato per una presunta forma di allergia..
E' molto buono e non abbaia ma deve superare lo stress ed il dolore di ben due abbandoni! Ha meno di 2 anni.
Contattare Annalisa al 3348431449
Camillo
Questo è Camillo, un barboncino puro di un anno circa. E'stato prelevato da un allevamento dove volevano sopprimerlo perchè considerato non vendibile! Ha dei piccoli problemi alla schiena e alla rotula di una zampetta posteriore, retaggio probabile delle cattive condizioni di tenuta iniziali, ma è pieno di vita e salta e corre come un pazzo! Per Camillo cerchiamo una famiglia attenta che sappia seguirlo negli anni e garantirgli le cure o gli interventi medici di cui dovesse avere bisogno, eventualmente con il contributo della nostra associazione.
E' un cane davvero speciale, ubbidiente, affettuoso e di una dolcezza disarmante. Non pesa neppure 4kg.
Contattare Annalisa al 3348431449
Due piccole meraviglie..
giovedì 21 luglio 2011
Ciao Marina
Ci sembra ieri e invece è già un anno. Un anno durante il quale abbiamo salvato cani e gatti e ci siamo impegnati per trovare loro una casa e nuove famiglie. Tutto come sempre, come avresti voluto tu, che tutto continuasse come prima anche senza di te. Questo blog che tenevi con tanta passione come vedi vive ancora, non così bello e allegro come sapevi farlo tu, ma c'è e con esso anche Tu sarai sempre con noi, viva e allegra in ogni sguardo felice di un animale salvato. Ciao Marina
lunedì 18 luglio 2011
Ancora gattini: Adottati! Auguri :-)
Ciao a tutti,
ieri abbiamo ritrovato lungo il fiume Fersina in zona Canezza due gattini
abbandonati di circa due mesi, li vedete nella foto sono bellissimi e vispi! Un
maschietto ( tigrato) ed una femminuccia ( nera).
Verranno portati dal veterinario per un controllo e poi...attendiamo adozione
da persone amanti ed affidabili...possibilmente insieme, si fanno forza
reciproca, sono ancora un pò spaventati dall'esperienza ;
se mi aiutate a diffondere la voce, aspetto notizie al 3395965334, grazie
Luciana
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UN POSTO NEL CUORE
mercoledì 13 luglio 2011
L'associazione "Le fusa" di Rovereto
Riceviamo da Angela e volentieri pubblichiamo!
"Ciao a tutti! Da circa tre settimane sto collaborando con l'
associazione " Le fusa " di Rovereto, alcune ragazze che si danno un
gran da fare per trovare casa a micetti abbandonati.
Il problema sostanziale è che sono poche e senza sede.
Chiunque abbia o sappia dove ci si potrebbe rivolgere per una sede può
contattare me o Arianna oppure Barbara, al numero 348/2213547
Chi invece volesse entrare nell'associazione e quindi dedicare un po'
di tempo ai micetti, facendo stalli in casa ( cioè tenendo presso la
propria abitazione gatti in cerca di casa) può chiamare sempre Barbara
allo stesso numero.
Per chi vuole c'è anche la possibilità di dare una mano con le colonie
oppure aiutare, per chi ha già avuto esperienza, a svezzare micini
orfani."
Amorini da adottare di corsa! (ma con responsabilità)
lunedì 11 luglio 2011
Gli orsi in Trentino
Trasmettiamo questa nota informativa del Movimento Vegetariano No alla
Caccia, che fa il punto sulla questione degli orsi in Trentino e dà
anche notizia degli esiti di alcune proteste segnalate nelle scorse
settimane sull'argomento.
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L'orsa DJ3 rinchiusa dal 17 maggio a Casteller
L'orsa DJ3 è apparentemente tranquilla e sembra che abbia accettato
meglio di Jurka la cattività.
In collaborazione con i responsabili del Progetto Life Ursus e di nuovo
con la Fondazione tedesca che ha accolto Jurka, stiamo cercando anche
per questa orsa una soluzione che attenui e magari riduca il più
possibile la sua prigionia. La mèta è di offrire anche a lei una vita il
più vicino possibile a quella in natura. Per esempio, uno spazio di
alcuni ettari, possibilmente 10 ettari, da condividere con altri animali
della propria specie o di altra, in natura antagonista, per fare in modo
che rimangano proprio come in natura, in attività.
È oramai chiaro per tutti che l'area di Casteller è inadatta a ospitare
per lungo tempo animali selvatici, innanzitutto in quanto è uno spazio
troppo ridotto, solo 8.000 metri quadrati e poi a causa delle
temperature estive estreme che raggiungono anche i 40 gradi,
completamente inadatte per animali che, come gli orsi, soffrono il caldo
e amano invece rinfrescarsi ripetutamente nell'acqua fresca di laghi o
ruscelli durante l'estate.
Cucciolo d'orso rimesso in libertà
Il cucciolo d'orso, che molti hanno conosciuto tramite un video girato
da una bambina che ha fatto il giro di tutta Italia, è di nuovo in
libertà. I forestali trentini l'avevano catturato circa un mese fa,
quasi contemporaneamente alla cattura dell'orsa DJ3, e rinchiuso con lei
nell'area di Casteller. Per il cucciolo la lotta per la sopravvivenza
continua e i pericoli non mancheranno. Ancora non è chiaro il motivo per
cui la mamma lo abbia abbandonato così presto, normalmente un cucciolo
rimane con la mamma fino a circa 16 mesi. L'intervento dei forestali è
stato in questo caso utile e necessario perchè era debole e denutrito. I
forestali lo hanno aiutato a riprendere le forze e al tempo giusto lo
hanno rimesso in libertà. Siamo felici che in questo caso l'intervento
dell'uomo sia servito all'animale e non all'uomo stesso.
Lega Nord Trentina, banchetto a base di carne d'orso.
Con grande sconforto abbiamo appreso del banchetto di carne d'orso
organizzato dalla Lega Nord Trentina.
Anche se pare che le forze dell'ordine siano intervenute per sequestrare
la carne prima che venisse cucinata, questo fatto rimane comunque molto
grave. Il fatto che persone, dei politici che dovrebbero essere
d'esempio, organizzino una festa a base di carne di orso, un animale
protetto, ignorando i divieti italiani e procurandosi la carne
all'estero, è semplicemente scandaloso e inaccettabile. Ci chiediamo
che esempio possano dare questi politici alle generazioni future! Forse
non si rendono conto di quante persone e organizzazioni hanno offeso,
con questo gesto, facendo una cattiva pubblicità a tutto il Trentino, in
tutta Italia!
Anche l'allarmismo ingiustificato contro gli orsi, che la lega Nord
Trentina persegue è insostenibile sotto tutti i punti di vista.
Ricordiamo inoltre che fino ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi non sono stati registrati casi in
cui l'orso si sia rivelato pericolosamente aggressivo verso l'uomo,
questo magnifico animale ha solo bisogno di grandi spazi e di cibo. Al
contrario, la caccia causa ogni anno in tutta Italia fra 30 e 50 morti
umani.
lunedì 20 giugno 2011
L'esempio positivo di Levico Terme
Nell'ottica di evidenziare e sottolineare quanto di positivo viene realizzato dalle diverse amministrazioni comunali della Provincia segnaliamo la collocazione di diversi contenitori di sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine nel Comune di Levico Terme. E' certamente un passo in avanti nell'ambito di un percorso di civiltà volto a migliorare la convivenza tra l'uomo e gli animali. Chi si trova a passeggiare con il proprio amico fedele deve comportarsi in modo educato e responsabile ed è invitato ad utilizzare gli appositi sacchetti!
E ricordiamoci che non è mai colpa degli animali se a volte i loro proprietari si dimostrano ignoranti ed incivili!
lunedì 13 giugno 2011
L'inaugurazione della nuova area cani di Pergine
Riceviamo da Luciana alcune foto della recente inaugurazione della nuova area cani di Pergine e volentieri pubblichiamo! Un risultato importante dato che in una società civile la convivenza tra l'uomo e gli animali deve continuamente progredire ed arricchirsi di nuovi stimolanti strumenti di reciproca conoscenza!
Congratulazioni e auguri!
giovedì 9 giugno 2011
Leo adottato AUGURI :-)
Leo è un bellissimo Samoiedo di quasi un anno e stiamo cercando per lui una famiglia o una persona seria ed affettuosa! Tutti gli animali possiedono una bellezza che non può dipendere dall'appartenenza ad un determinato tipo di razza. Di conseguenza ci auguriamo che Leo non venga adottato per un capriccio del momento o per desideri di ostentazione. Dobbiamo abituarci a dimenticare questi criteri e apprezzare ciò che conta veramente. Antoine de Saint-Exupéry scrisse nel suo Piccolo Principe che l'essenziale è invisibile agli occhi e che non si vede bene che col cuore
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UN POSTO NEL CUORE
domenica 22 maggio 2011
Meraviglioso Pongo.. adottato! :-) Auguri!
Pongo è un dolcissimo misto collie di 3 anni in cerca d'adozione seria e fidata. I primi 3 anni li ha vissuti in una comunità di recupero distribuendo affetto ed amore a tante ragazze e ragazzi in difficoltà..
L'uomo purtroppo non condivide con gli animali gli stessi concetti di gratitudine e di riconoscenza ed infatti lo stavano mandando in canile quando una mano provvidenziale ha deciso di intervenire e di portarselo a casa sia pur provvisoriamente, visti gli orari di lavoro piuttosto esigenti. Pongo come molti altri meriterebbe davvero molto, una persona o una famiglia affettuosa e possibilmente un bel giardino dove riposare al sole. Va d'accordo con tutti.. non facciamolo attendere troppo..
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UN POSTO NEL CUORE
lunedì 16 maggio 2011
Contro la strage delle cornacchie
Si apre un altro triste capitolo per i nostri amici dei cieli: le cornacchie.
A Pergine Valsugana dal 2010 è in atto un progetto su richiesta della Coldiretti, che prevede un controllo delle cornacchie per evitare danni futuri alle colture agricole.
Questo, oltre che ad essere ingiusto in quanto si muove su supposizioni ipotetiche che potrebbero non verificarsi, si rivela anche inaccettabile in quanto queste povere creature vengono uccise in maniera attroce, come previsto dal protocollo: “Una volta catturati questi corvidi vengono eliminati con tecniche eutanasiche capaci di procurare una morte pressoché istantanea senza inutili sofferenze. Il metodo sicuramente più consono consiste nella disarticolazione delle vertebre cervicali sbattendo con vigore e velocità d’azione la nuca dell’animale sullo spigolo vivo di una superficie rigida". Per concludere si raccomanda: “Di non eseguire tale operazione in prossimità delle trappole dove altri corvidi potrebbero notare l’operazione associandola alle trappole stesse". (Piano di controllo dei Corvidi negli ATC della Provincia di Ravenna, quinquennio 2006-2011).
Compiuto l'atto, le carcasse vengono semplicemente abbandonate li vicino.
La tortura non è riservata però solamente agli esemplari liberi, ma anche a quelli che fungono da "esca". Le cornacchie infatti vengono catturate con l'inganno attraverso una trappola chiamata Larsen, all'interno della quale è presente una cornacchia da richiamo viva, la quale ha la funzione di richiamare quelle libere nei dintorni. Queste povere "cornacchie esche" si ritrovano a dover stare per lunghi tempi all'interno di questa, in uno spazio ristretto dove non hanno nemmeno la possibilità di aprire le ali e in molti casi si ritrovano esposti al sole diretto.
Ma non finisce qui. Questa procedura viene effettuata proprio nel periodo riproduttivo da aprile ad agosto, per sfruttare al meglio questo tipo di trappole. Questa trappola infernale infatti è composta da più scomparti: in uno si troverà la povera cornacchia esca, mentre gli altri saranno destinati ad intrappolare gli esemplari liberi, in particolare la coppia di cornacchie che si avvicinerà per allontanare l'intruso, rappresentato dalla cornacchia esca. In questo modo non solo la coppia andrà incontro a terribili sofferenze, ma anche i loro piccoli che moriranno di fame aspettando che i loro genitori ritornino al nido per sfamarli.
Per mascherare questa strage sulle trappole si ritrova la scritta "Progetto Faunistico", così da far credere che l'operazione sia finalizzata solamente alla ricerca, ma che comunque si rivelerebbe inaccettabile visto le condizioni in cui devono vivere le povere cornacchie esche.
A favore delle cornacchie alcune associazioni hanno chiesto il ritiro dell'autorizzazione rilasciata per questo progetto alla locale assoziaione cacciatori, riservandosi la possibilità di effettuare una denuncia in quanto non è stata rispettata la legge che "prevede la possibilità di intervenire su specie faunistiche al di fuori del periodo di caccia qualora ci siano danni accertati e documentati e comunque per un breve periodo e non come prassi consolidata, mediante semplice richiesta e senza limitazione di tempo, come invece sta avvenendo"
(l'articolo 31, comma 2 della legge 24/91).
E' importante sottolineare che questo fatto è solo uno dei tanti capitoli. Questa procedura infatti viene applicata purtroppo anche in altre provincie per l'eliminazione dei Corvidi.
Valentina
Petizione contro Provincia e Coldiretti
Esprimiamo tutta la nostra rabbia ed il nostro dissenso nei confronti di questo ennesimo atto di inciviltà orchestrato dalla Provincia partecipando numerosi alla seguente petizione! La riceviamo e volentieri aderiamo!
Buongiorno,
scrivo per unirmi alla protesta di tanti cittadini contro l'incivile strage di cornacchie che avete autorizzato sul territorio di Pergine. Chiedo il ritiro dell'autorizzazione a uccidere le cornacchie mediante lo sbattimento violento del loro capo su spigolo duro (o con qualsiasi altro metodo). Poiché ci vogliamo definire un "Paese civile", si dovrebbero vietare simili comportamenti, i quali non fanno altro che incentivare la violenza su degli animali che invece dovremmo tutelare proprio perché incapaci di difendersi da chi è più forte di loro.
Ma è possibile che nel 2011 debbano esistere ancora comportamenti così atroci e disumani, e per di più autorizzati dalle stesse istituzioni? Abbiamo a che fare con esseri viventi e senzienti, in grado di provare dolore e paura, e non con degli inanimati pupazzetti di carne da trattare come rifiuti.
In attesa di riscontro, porgo distinti saluti.
... nome cognome ...
Da inviare a: serv.foreste@provincia.tn.it
domenica 15 maggio 2011
Chi ha visto Mina?
E' stata smarrita a Pergine una bellissima gattina di cui pubblichiamo l'appello:
chi l'avesse trovata o avvistata per favore contatti subito la proprietaria! Pensiamo se succedesse a noi.. l'ansia di aver perso un nostro animale, un essere a cui eravamo e siamo affezzionati.. pensiamo che gioia sarebbe poterlo ritrovare e riabbracciare..!!
Collaboriamo tutti!
giovedì 12 maggio 2011
L'inaugurazione della nuova area cani di Pergine
Riceviamo da Luciana l'attesa notizia della realizzazione della nuova area cani di Pergine e volentieri pubblichiamo auspicando segnali ed esempi sempre più frequenti di convivenza possibile e felice tra l'uomo e gli animali. Grazie Luciana, anche per l'entusiasmo e la grinta con cui hai lavorato per raggiungere questo bel risultato!
Domenica 5 giugno 2011 ad ore 11.00 presso il Parco del Fersina in loc. Brazzaniga
Anche a Pergine, a seguito delle numerose richieste è stato realizzato uno spazio recintato e sicuro da utilizzare per lasciar correre gli animali; i nostri amici a quattro zampe possono così correre e giocare in uno spazio a loro dedicato in un area decentrata e lontana dalle abitazioni, facilmente raggiungibile e non eccessivamente utilizzata da altri utenti in quanto priva di attrezzature ludiche.
Questo spazio andrà incontro contestualmente a due bisogni: da una parte si risponde alla necessità ed al diritto di pedoni e di ciclisti i quali chiedono sicurezza nei loro spostamenti all’interno dell’area fersinale, evitando spiacevoli e pericolosi incontri di amici a quattro zampe non condotti al guinzaglio dai propri padroni. Dall’altra si offre l’opportunità ai proprietari di cani di far giocare gli animali in ambiente sicuro, recintato e dedicato.
mercoledì 4 maggio 2011
Shila e Dorina ADOTTATE AUGURI :-)
Shila e Dorina appartengono ad una signora di Trento che per gravi problemi di salute è costretta a separarsi dalle sue adorate cagnoline. Riportiamo l'appello sperando di riuscire a trovar loro una famiglia o una persona seria e accogliente! Sarebbe bello venissero adottate in coppia ma evidentemente valuteremo anche l'adozione singola. Per loro contattateci al 3474555672
Dorina: ha 3 anni, proviene dal sud ed esattamente da Napoli, è una taglia media/piccola (sui 12 chili), di color miele. Regolarmente vaccinata e sterilizzata, ha microchip inserito e passaporto europeo con tutta la documentazione in regola. Dorina tra le due è quella che avrebbe più bisogno di un bel giardino dove poter sfogare il suo carattere vivace e gioioso, abituata alla presenza di gatti e di altri cani, non ha mai morso e adora i bambini.
Shila: ha 6/7 anni, proviene da Bari, l'ho presa in quanto aveva una brutta infezione alla testolina. So che è è stata sequestrata ad una famiglia che la maltrattava e che la usava come fattrice facendola partorire spesso nel corso dell'anno. L'avevo vista in un annuncio e mi aveva tolto il cuore.. ricordo di essere andata a prendermela con il treno a Bologna, era in condizioni pietose, non era sterilizzata e tantomeno vaccinata.. puzzava come una capra e soprattutto in testa aveva questa crostona che spurgava pus maleodorante.. il mio veterinario l'ha curata a suon di cortisone ed antibiotici, io regolarmente le facevo il bagnetto con disinfettanti fino a quando è guarita completamente, la crostina è caduta ma purtroppo sulla testolina è rimasta una chiazza di alopecia in quanto i bulpi piliferi sono stati danneggiati alla radice. Shila soffre di malasezzia, non è una cosa contagiosa ma un'iperproduttività di sebo belle orecchie che vanno regolarmente pulite con un semplice cotton fiok. Per il resto sta bene, ha sofferto di cristalli di struvite nelle vie urinarie ma ora pare aver risolto il problema, mangia croccantini, meglio se specifici. Per essere una yorkie non è mai nervosetta ma buona e paziente, non ha mai sporcato in casa, è ubbidiente e quando la si chiama ti corre incontro, cammina senza guinzaglio al tuo fianco (a patto che non si trovi in una strada trafficata!). Anche lei ora è sterilizzata ed in regola con vaccini e documentazione. Shila è una cagnolina piccola piccola (pesa sui 5 Kg), per lei sarebbe meglio vivere in un appartamento, abituata ad altri cani e anche alla presenza di gatti.
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venerdì 29 aprile 2011
Ortinparco e Valsugana Expo: alcune importanti riflessioni..
Riceviamo da Valentina alcune importanti riflessioni riguardanti le due manifestazioni valsuganotte: sono considerazioni importanti che condividiamo e sottoscriviamo. Finalmente a prevalere è il punto di vista dell'animale, troppo spesso ignorato e trascurato. Chi organizza o chi partecipa può forse cominciare a porsi delle domande e a riflettere..
"In Valsugana in questi giorni saranno presenti due manifestazioni in cui gli animali faranno da protagonisti. Dal 24 aprile al 2 maggio presso lo storico Parco delle Terme di Levico si svolge l’Ortinparco,una manifestazione dedicata alla cultura e coltura dell'orto e del giardino, mentre dal 29 aprile al primo maggio presso il centro sportivo di Borgo Valsugana sarà presente la Fiera Valsugana Expo, con uno spazio dedicato ai cavalli “Trentino Cavalli”.
All’Ortinparco purtroppo quest’anno saranno presenti numerose specie: capre, pecore, maiali, conigli, galline. All’Expo, a differenza degli altri anni, si potranno incontrare solo cavalli e mucche.
Molte persone partecipano a questi eventi con la gioia di andare ad osservare gli animali, credendo forse che sia una bella esperienza poterli incontrare, soprattutto per chi non ha l’occasione di vederli ogni giorno. Ci portano i figli, i nipoti per farli divertire e farli conoscere questo fantastico mondo.
In questo modo però, le recinzioni e le gabbie sono tutte affollate di gente che incuriosite, ammirano queste dolci creature. Ed è proprio a tutta questa gente che voglio dire due parole per cercare di fargli aprire gli occhi.
Siete proprio convinti che tutti quei poveri animaletti siano così felici di trovarsi in quel recinto, in quella gabbia, in quel box, in mezzo a tutta quella gente, a quel caos, a quella musica assordante? Non ci hanno forse sempre insegnato che gli animali devono stare tranquilli, lontano dai rumori per evitare di stressarli? Non credo che la cosa sia diversa per tutti gli animali presenti in queste manifestazioni. Forse la gente lo dà ormai per scontato che si divertano pure loro, perché da millenni cavalli, capre, pecore, mucche ecc. sono presenti nelle manifestazioni popolari. Però guardateli bene negli occhi e capirete immediatamente che il loro sguardo non è di felicità, ma è velato dalla paura, dalla noia, dallo stress.
Pensateci bene! Tutti questi animali non vengono “sfruttati”, utilizzati come un oggetto? Non diventano forse l’attrazione di queste manifestazioni, proprio come succede con una statua al museo o un clown ad una festa per bambini?
Se veramente si vuol del bene a queste creature si devono rispettare i loro spazi e le loro esigenze. Questo significa che se vogliamo conoscere veramente un animale andremo nella sua “casa”, dove si sentirà protetto e più tranquillo. Ci avvicineremo a lui piano, parlandogli dolcemente, aspettando che sia lui a fare la prima mossa. In questo modo potremmo entrare nel loro mondo, conoscere le loro abitudini rispettando i loro tempi e spazi. Solamente così potremo conquistare la sua fiducia.
Tutto questo non può avvenire di certo durante le manifestazioni.
Ci sono tanti piccoli tasselli che portano alla fine ad un’unica realtà: nelle manifestazioni gli animali non ci devono stare!
Ne riporto alcuni, anche se l’elenco sarebbe veramente molto lungo.
All’Ortinparco sfortunatamente quest’anno stanno vendendo tante uova di specie diverse di gallina. Non posso pensare a quale sarà il loro destino. Molto probabilmente, come succede di norma, una buona parte verrà comprata per dare il contento ai bambini, forse perché i genitori credono che un semplice ovetto possa gratificarli, nella speranza che un giorno nasca un pulcino. Per potersene prendere cura al meglio però bisogna avere un’incubatrice, perché il semplice calore di una coperta o dell’acqua calda non sarà sufficiente e non credo che siano in molti ad avere questa possibilità. Ed una volta che il pulcino sarà nato? Che fine farà? Molto probabilmente rimarrà in casa fino a che il bambino non si sarà stufato… e poi? Tutte quelle uova contengono una vita preziosa che ha tutti i diritti di vivere e per questo ha bisogno delle adeguate cure e attenzioni, che non tutti purtroppo possono permettersi.
Provate a soffermarvi invece un attimo sui cavalli che gareggeranno all’Expo, in mezzo alla musica e a tutta quella gente che li starà osservando. Credete che per loro sia bello? Sono costretti a fare cose che in natura non farebbero, solo per compiacere l’uomo ed in più in un posto per loro disagevole. Faranno delle acrobazie sotto comando per fare spettacolo. Poi verranno chiusi in quei piccoli box, dove verranno dimenticati dai loro proprietari perché intenti a vantarsi per qualcos’altro. Andate invece in montagna a guardare dei cavalli in un pascolo e lì capirete veramente cosa significa per un cavallo essere felice e a proprio agio.
Spero che dopo aver letto queste parole, molta gente cambierà idea su tutte le manifestazioni dove gli animali purtroppo sono costretti a fare da “marionette”.
Non si potrà cambiare forse la mentalità della gente, ma se veramente vogliamo del bene agli animali diciamo no a tutto questo rifiutandoci di partecipare alle loro sofferenze.
Io amo gli animali e li rispetto, per questo ho fatto la scelta di non partecipare a queste manifestazioni!"
sabato 9 aprile 2011
In queste notti è ricominciata la migrazione dei rospi (Bufo bufo) presso la strada vecchia che da Levico conduce a Pergine (sp. 228)
Dopo il loro letargo invernale, in concomitanza con l’arrivo della primavera, per loro inizia la stagione degli accoppiamenti. Verso l’inizio di marzo, infatti, i rospi si recano verso il lago di Levico, dove deporranno le loro uova. Dai boschi partono in molti, ma per raggiungere il lago devono attraversare la strada, che puntualmente ogni anno si trasforma in un cimitero di rospi schiacciati dalle macchine. Per salvarli ogni sera un gruppo di volontari muniti di giubbini fluorescenti, torcia e secchio, li aiuta ad attraversare la strada trasportandoli da una parte all’altra. Il percorso viene fatto in macchina, procedendo a passo d’uomo con le quattro frecce, oppure ancora meglio a piedi, perché si notano più facilmente. Il lavoro svolto dai volontari è di fondamentale importanza per loro, anche se purtroppo non si riesce a salvare tutti. Il numero dei volontari quest’anno, rispetto all’anno scorso, purtroppo è diminuito e alle volte è difficile trovare qualcuno che possa coprire tutti i turni. Ovviamente a risentirne sono i poveri rospi che purtroppo scendono da ogni parte sulla strada ed essendo pochi i volontari non possono coprirla tutta nello stesso tempo. Importante durante la serata è contare sia i rospi salvati, sia i rospi morti, perché i dati verranno poi riferiti alla Provincia, sperando che quest’ultima si renda conto che il problema è più grave di quanto si pensi.
Per evitare questa strage, l’anno scorso dal giorno 29 marzo fino alla fine della migrazione la strada è stata chiusa dalle ore 21.00 alle 6.00 permettendo così ai rospi di attraversarla tranquillamente ed autonomamente. Questa decisione, ha permesso di salvare numerose vite e non ha infierito sui passanti, visto la presenza della tangenziale poco distante dalla strada vecchia in questione. Inoltre grazie alle numerose lettere che sono state inviate dai sostenitori del progetto per il salvataggio dei rospi organizzato da Uava Tania Sartori, la Provincia ha fatto installare lungo il tratto di strada interessato due rospidotti, cioè dei sottopassaggi stradali per permettere ai rospi di passare la strada senza doverla attraversare. Per incanalare meglio i rospi nei rospidotti, sono anche stati montati dei teli, con però un difetto, in quanto invece che coprire tutto il tratto interessato, sono stati predisposti solo per alcuni metri dai rospidotti. In questo modo i rospi riescono sia a passarci sotto in alcuni punti, sia ad oltrepassarle percorrendole in lunghezza e finendo sulla strada. I rospi, quindi, lanciandosi dai muri, finiscono in qualsiasi punto della strada. Come è stato verificato, alla fine, non sono molti quelli che riescono davvero ad utilizzare il rospodotto. Questo fatto è stato segnalato alla Provincia e in risposta ha acconsentito ad aggiungere altre reti, ma purtroppo anche quest’ultime troppo corte. Dopo un controllo di noi volontari abbiamo persino trovato una parte del percorso delle reti predisposto male, in quanto i rospi invece che venire incanalati verso il rospodotto, arrivavano in strada. Siamo stati noi a modificarlo per permettere ai rospi di prendere la giusta via.
Purtroppo quest’anno la richiesta per chiudere la strada è stata respinta. A questo punto viene da porsi una domanda: ma le istituzioni non dovrebbero proteggere la natura e tutelare l’incolumità dei cittadini? La Provincia sembra proprio non essere interessata a salvare questi poveri animaletti, ma dovrebbe rientrare nei loro interessi, in quanto la presenza dei corpi rende la strada scivolosa e quindi pericolosa per gli automobilisti. Oltre a ciò, c’è stata una sua promessa non portata a termine. In questi giorni, infatti, il flusso di rospi sta andando dal lago verso il bosco. I rospi hanno bisogno anche in questo caso di essere incanalati verso i rospidotti, quindi le reti dovevano essere spostate dal lato opposto della strada, compito che doveva spettare alla Provincia. Le reti però, sono rimaste al loro posto e i rospi ovviamente arrivavano direttamente in strada senza utilizzare il giusto passaggio e una volta attraversata trovavano le reti come barriera. Ancora una volta sono dovuti intervenire i volontari che hanno almeno tolto le reti per facilitare il rientro dei rospi nel bosco. A questa promessa mancata si è aggiunta anche la maleducazione di alcune persone che hanno ostruito il passaggio dei rospidotti con dei rifiuti.
Purtroppo quest’anno il numero di rospi è diminuito. Se l’anno scorso venivano salvati a sera più di 100 rospi, quest’anno è difficile riuscire a superare la sessantina. Se la strada fosse stata chiusa anche quest’anno nessun rospo avrebbe rischiato la vita. L’ignoranza di molte persone, purtroppo porta troppo spesso a queste situazioni. Forse non tutti sanno che salvare i rospi è importante non solo perché come essere viventi hanno tutto il diritto di vivere su questo pianeta, ma anche perché sono importanti indicatori biologici della qualità dell’ambiente e sicuramente una diminuzione del loro numero non è un buon segno. Se in più l’uomo ci mette del suo per diminuirne il numero, si arriverà ben presto ad avere pochi esemplari. I rospi, come moltissimi altri animali, fanno parte del nostro patrimonio naturale, per questo le istituzioni dovrebbero tutelarli come meritano, ma purtroppo questo non avviene.
Avendo partecipato come volontaria quasi tutte le sere, credo che non esistano parole per descrivere le emozioni che si provano nel salvare questi splendidi animali. Per capirlo bisogna essere presenti di persona. Ognuno di loro è unico per i colori, l’espressione degli occhi e il carattere: alcuni sono più timidi e si lasciano maneggiare più facilmente, mentre alcuni, i più coraggiosi, cercano saltellando di sfuggire. Le femmine sono più grandi e mentre scendono verso il lago trasportano i maschietti, più piccoli e “chiacchieroni” sul loro dorso andando incontro insieme al loro destino. Uno spettacolo veramente unico. La parte più bella del salvataggio però è sicuramente il momento della liberazione. Molto delicatamente si fanno uscire i rospi dal secchio restituendoli alla loro libertà, al loro mondo selvatico. Alle volte però, alcuni sembrano non voler lasciare le nostre mani, quasi come se ci volessero ringraziare, ma in realtà siamo noi a doverli ringraziare perché ci hanno permesso di entrare nel loro “mondo”. Poi piano piano si avviano verso il bosco, pronti a riprendere la loro vita.
Nei prossimi giorni per chi dovesse trovarsi nei pressi di Levico o Pergine consiglio di percorrere la tangenziale, così da evitare di schiacciare qualche rospetto ritardatario. Se invece dovete per forza percorre quella strada procedete con cautela e se un rospo dovesse attraversarvi la strada fermatevi e spostatelo. Anche se fosse per uno solo, è sempre una vita preziosa che deve essere salvata. Per il prossimo anno ci auguriamo che la strada in questo periodo venga chiusa, altrimenti sarete tutti invitati a partecipare alle serate di volontariato per salvare i rospi.
Valentina Perina
venerdì 8 aprile 2011
Terence, dolcissimo setter
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