domenica 15 marzo 2009

La legge provinciale sulla caccia n.24/91

Quindi ecco a voi, ciò che la legge sulla caccia prevede in caso di esche avvelenate e sull'uso dei cani da caccia:

[...]


art. 38. altri divieti
 "q) usare munizione spezzata nella caccia agli ungulati; usare armi da sparo munite di silenziatore o imposte con scatto provocato dalla preda; usare esche o bocconi avvelenati, salva diversa disposizione della giunta provinciale;"
art. 46. sanzioni
e)
"la sanzione amministrativa da lire 150.000 a lire 900.000 per chi esercita la caccia con mezzi non consentiti; in caso di recidiva la sanzione amministrativa da lire 300.000 a lire 1.800.000 e la sospensione della licenza fino a un anno; in caso di ulteriore recidiva la sanzione amministrativa da lire 600.000 a lire 3.600.000 e la revoca della licenza;"
art. 49. ritiro e sospensione del permesso annuale e del permesso d'ospite annuale per l'esercizio della caccia
1 .
nei casi previsti dalle lettere b), c), d), e), f), g), ed h) del comma uno dell'art. 46, il dirigente del servizio faunistico può disporre il ritiro cautelare del permesso annuale o del permesso d'ospite annuale, con effetto immediato, fino alla definizione del procedimento amministrativo o del giudizio di opposizione. il ritiro cautelare è disposto con provvedimento motivato, tenuto conto delle specifiche osservazioni che l'interessato potrà formulare entro il termine di dieci giorni dalla contestazione dell'infrazione.
Ti riporto anche l'articolo 37 relativo ai cani, Orsi è un dilettante in confronto a Dellai.
art. 37. norme per i cani
1 .
è fatto divieto di lasciare vagare senza controllo, al di fuori degli abitati, i cani di qualsiasi razza.
2 . i cani vaganti di cui al comma primo devono essere possibilmente catturati dagli agenti di vigilanza per essere consegnati ai legittimi proprietari o possessori; gli stessi possono essere abbattuti, qualora risultino pericolosi per l'uomo o arrechino reale danno alla selvaggina e sempre che non sia stata possibile la cattura o il riconoscimento.
3 . le disposizioni di cui ai commi primo e secondo non si applicano in caso di impiego di cani, riconosciuti idonei allo scopo, per il recupero della selvaggina ferita. per lo svolgimento di addestramenti e gare in zone diverse da quelle istituite ai sensi dell'articolo 6, lettera e), nonché per l'accertamento dello stato della fauna selvatica o per altre iniziative o circostanze, è necessaria l'autorizzazione del comitato faunistico provinciale che potrà altresì stabilire ulteriori modalità di impiego.
4 . i cani da guardia delle abitazioni e del bestiame non devono essere lasciati incustoditi a più di 200 metri dall'abitazione o dal bestiame medesimo.
5 . per quanto applicabili, le norme del presente articolo valgono anche per gli animali domestici inselvatichiti.

2 commenti:

  1. Leggete attentamente gli articoli relativi e riflettete sulla loro "valenza", i cacciatori, secondo voi, possono sentirsi "minacciati" da queste disposizioni, nell'espletamento delle pratiche illecite?
    E, visto che "non sono loro gli avvelentori", quale legge si applica per tutti i casi che si verificano? se non sono cacciatori, allora non si perseguitano? i veterinari non devono fare denuncia dei casi di cui vengono a conoscenza? i sindaci non devono intervenire a bonificare le aree? forse l'assessore Dalmaso non ha capito bene la domanda, forse non ha voluto capire la domanda e, forte della sua carica, ha bissato, forse ... intanto gli animali continuano a morire avvelenati e noi aspettiamo che succeda l'inevitabile (vedi Sicilia), cosa succederà allora? Alfaj

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  2. Ovviamente il nostro post dovrebbe servire a riflettere sulla superficialità di certe risposte e degli articoli che dovrebbero regolamentare la caccia. Per nostra esperienza (vedi anche il recente caso del cacciatore di Folgaria) i cacciatori non sono i soli. Ovviamente nei paesi dubito possano essere loro, così come nelle ciclabili, nei parchi...
    Ma se fosse vero quel che dicono , che i cacciatori sono i "sorveglianti" del benessere del bosco, dovrebbero vigilare loro stessi...
    Quello che stiamo cercando di fare è di, letteralmente, continuare a rompere le scatole su questo argomento. Per la verità come diciamo sempre, ci sentiamo un po' soli in questa battaglia (per il momento riceviamo solo l'appoggio di un'altra associazione che però è veneta). Siamo riusciti solo a smuovere l'assessore Bombarda. Tutti i sindaci (vicesindaci) con cui abbiamo parlato dei casi di avvelenamento accaduti nei loro territori, non si sono mossi. Siamo noi di OIPA che spesso dobbiamo denunciare l'avvelenamento ai carabinieri della zona perchè neanche i padroni dei cani colpiti sporgono denuncia o ne parlano...
    è una situazione letteralmente demoralizzante
    Grazie Alfaj

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