INIZIATIVA
20 FEBBRAIO 2009
A Treviso scoppia l’allarme melamina: crocchette adulterate uccidono tre cani
Scritto da Guido Petrangeli
La piaga della melamima killer inizia a fare vittime anche nel nostro paese. Dopo l’epidemia scoppiata a settembre in Cina, che ha portato alla morte di migliaia di bambini allattati con latte adulterato, è di qualche giorno fa la notizia di una contaminazione da melamima avvenuta nella regione veneto. La storia riguarda una signora di San Fior, un comune della provincia di Treviso, che si è vista morire in maniera inspiegabile tre dei suoi amati cani.
La misteriosa morte degli animali ha spinto la donna ad una accurata indagine sulla loro fine: i resti dei cani sono stati infatti sottoposti ad autopsia e a specifiche analisi chimiche sul cibo da loro assunto. Dopo una serie di accertamenti si è avuta una notizia che in pochi si aspettavano e che ha destato preoccupazione tra medici e veterinari: nel cibo dei cani è stata riscontrata melamina in una quantità 560 volte superiore al consentito. Le analisi sono state svolte dall' Istituto Zooprofilattico di Torino, competente per l'intero territorio del Nord Italia, concentrandosi su una nota azienda lombarda produttrice di cibo per cani. Le informazioni dell' Istituto Zooprofilattico di Torino si sono legate quindi ai dati sulle autopsie effettuate dall’ Istituto Zooprofilattico di Treviso e sono state trasmesse all'ULSS 7. Il passo successivo è stato quello di inviare dati e analisi all'Assessorato alla Sanità della Regione del Veneto e al Ministero della Salute. Una volta appurata la causa del decesso dei tre animali ad opera del cibo adulterato con melamina resterebbe da scoprire l’incidenza di questa contaminazione. Il problema, però, riguarda gli alti costi delle analisi e le relative lungaggini che potrebbero scoraggiare padroni “meno amorevoli” della signora di San Fior. A mobilitarsi per far luce su questa vicenda è stata la “Lega Abolizione Caccia - LAC” del Veneto che si sta attivando, presso le istituzioni, per verificare le cause e l'entità del fenomeno di contaminazione da melamina e se gli ingredienti utilizzati nei cibi per animali sono stati importati dalla Cina. Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto ha dichiarato: "Abbiamo comunicato alla signora la nostra disponibilità di costituirci parte civile nel prevedibile processo contro l'azienda che ha posto in commercio queste crocchette al veleno. Auspichiamo che le autorità competenti rendano pubblico immediatamente il nominativo dell'azienda produttrice di queste crocchette ed il nome del prodotto provvedendo al loro tempestivo sequestro su scala nazionale”.
20 FEBBRAIO 2009
A Treviso scoppia l’allarme melamina: crocchette adulterate uccidono tre cani
Scritto da Guido Petrangeli
La piaga della melamima killer inizia a fare vittime anche nel nostro paese. Dopo l’epidemia scoppiata a settembre in Cina, che ha portato alla morte di migliaia di bambini allattati con latte adulterato, è di qualche giorno fa la notizia di una contaminazione da melamima avvenuta nella regione veneto. La storia riguarda una signora di San Fior, un comune della provincia di Treviso, che si è vista morire in maniera inspiegabile tre dei suoi amati cani.
La misteriosa morte degli animali ha spinto la donna ad una accurata indagine sulla loro fine: i resti dei cani sono stati infatti sottoposti ad autopsia e a specifiche analisi chimiche sul cibo da loro assunto. Dopo una serie di accertamenti si è avuta una notizia che in pochi si aspettavano e che ha destato preoccupazione tra medici e veterinari: nel cibo dei cani è stata riscontrata melamina in una quantità 560 volte superiore al consentito. Le analisi sono state svolte dall' Istituto Zooprofilattico di Torino, competente per l'intero territorio del Nord Italia, concentrandosi su una nota azienda lombarda produttrice di cibo per cani. Le informazioni dell' Istituto Zooprofilattico di Torino si sono legate quindi ai dati sulle autopsie effettuate dall’ Istituto Zooprofilattico di Treviso e sono state trasmesse all'ULSS 7. Il passo successivo è stato quello di inviare dati e analisi all'Assessorato alla Sanità della Regione del Veneto e al Ministero della Salute. Una volta appurata la causa del decesso dei tre animali ad opera del cibo adulterato con melamina resterebbe da scoprire l’incidenza di questa contaminazione. Il problema, però, riguarda gli alti costi delle analisi e le relative lungaggini che potrebbero scoraggiare padroni “meno amorevoli” della signora di San Fior. A mobilitarsi per far luce su questa vicenda è stata la “Lega Abolizione Caccia - LAC” del Veneto che si sta attivando, presso le istituzioni, per verificare le cause e l'entità del fenomeno di contaminazione da melamina e se gli ingredienti utilizzati nei cibi per animali sono stati importati dalla Cina. Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto ha dichiarato: "Abbiamo comunicato alla signora la nostra disponibilità di costituirci parte civile nel prevedibile processo contro l'azienda che ha posto in commercio queste crocchette al veleno. Auspichiamo che le autorità competenti rendano pubblico immediatamente il nominativo dell'azienda produttrice di queste crocchette ed il nome del prodotto provvedendo al loro tempestivo sequestro su scala nazionale”.
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