mercoledì 31 dicembre 2008

Ancora Scurelle, il suo presepe e quello di Levico


(la foto del capretto del presepe di Levico Terme)
Scusate il ritardo e i mancati aggiornamenti. Questa è la lettera che abbiamo inviato come OIPA Sezione Trento e Provincia per spiegare, per l'ennesima volta, il perché del nostro esser contrari al presepe di Scurelle. Nessuna lamentela è stata ascoltata da Levico che, pur nel suo piccolo Presepe in centro paese, ha voluto inserire un capretto imbalsamato che "guarda" Gesù. Irrilevante persino dal punto di vista estetico, ci pare soprattutto una poco intelligente presa di posizione.

Per il secondo anno consecutivo chiediamo con forza a tutti di scrivere per manifestare la propria contrarietà e il disappunto nei confronti del Presepio di  Scurelle in Trentino. E' un Presepio a grandezza naturale, dove accanto a statue umane in legno trovano collocazione moltissimi animali imbalsamati: agnellini, capretti, pecore, un pavone e perfino la testa di un bue e quella di un'asinello! Nonostante le proteste dello scorso anno il numero degli animali è addirittura aumentato.. a dimostrazione dell'orgogliosa chiusura del sindaco e degli organizzatori i quali evidentemente rifiutano l'idea che il loro pseudo presepio possa urtare la sensibilità di qualcuno (di molti..)!!!
Riteniamo questa protesta estremamente importante innanzitutto per un motivo etico e culturale: non è ammissibile che la celebrazione della nascita di Gesù preveda l'uccisione di alcune Sue creature! Il mondo cattolico ha il dovere di recuperare quel senso di fraternità con gli animali (qualcuno più illuminato parlava anni fa di "ecumenismo creaturale"..) che tanto ispirava San Francesco e che lo induceva a chiedere (in particolare nella notte di Natale) cibo ed affetto per i randagi di Assisi..
In secondo luogo e come più volte sottolineato lo scorso anno, quel presepio riflette l'atteggiamento criminale di alcuni allevatori e pastori della zona nei confronti dei loro animali. Questo concetto suscitò 12 mesi or sono l'ira e l'indignazione dell'associazione allevatori che dalle pagine dei quotidiani locali non esitava a minacciare querele e ad infangare l'immagine di noi volontari animalisti, sempre e solo alla ricerca (evidentemente) di visibilità sociale..
Di fatto le pecore, gli agnellini, le caprette e gli altri sventurati che ogni anno si aggiungono ad incrementare il numero degli animali imbalsamati presenti in quella tristissima e macabra rappresentazione (dopo essere stati soffocati suggerisce qualcuno..)  provengono da un settore (quello zootecnico trentino) che non brilla sempre per la cura e la ricerca del benessere degli animali. Dopo tutto il numero degli allevatori e dei pastori che periodicamente ci troviamo a denunciare lo conferma, facendo sorgere peraltro inquietanti interrogativi su chi in trentino avrebbe il compito di garantire il diritto e la legalità. Come suggerito dalle recenti tristissime vicende legate alla cava di Roncegno e all'acciaeiria di Borgo (http://www.ladige.it/news/2008_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=9076), auspichiamo che anche in ambiente zootecnico controlli e verifiche vengano effettuati da strutture extra provinciali, nel tentativo di perseguire finalmente risultati più efficaci!
Chiediamo quindi a tutti voi di sostenere questa campagna e di diffonderla. Non lasciamo che l'ignoranza, l'arroganza e la presunzione di alcuni contaminino e facciano naufragare anche il senso più profondo del Natale, fondamentalmente festa di vita per ogni creatura! Oltretutto nutriamo seri dubbi sull'effettivo rispetto della legge sulla tassidermia..
Scriviamo tutti (con educazione) al sindaco di Scurelle sindaco@comune.scurelle.tn.it e per conoscenza (importante) ai giornali locali lettere@giornaletrentino.it  lettere@ladige.it    redazione@corrieredeltrentino.it  Molto utile sarebbe esprimere anche al Vescovo di Trento il desiderio di una Chiesa finalmente più vicina agli animali e alla Natura  vescovo@arcidiocesi.trento.it
Grazie
Sezione trentina O.I.P.A.
Francesco

martedì 23 dicembre 2008

Nelle riserve dell'alto Bellunese, la caccia è sospesa.

CORRIERE DELLE ALPI
21 DICEMBRE 2008

Caccia sospesa nelle riserve

BELLUNO. Comelico, Pieve di Cadore, Cortina: continua la sospensione della caccia nelle riserve dell’Alto Bellunese, in seguito al maltempo delle settimane scorse. Ieri, infatti, alla scadenza della disposizione d’emergenza emessa dalla Provincia di Belluno che aveva chiuso temporaneamente la caccia per la troppa neve, i presidenti delle riserve, in base alla delega concessagli da palazzo Piloni, hanno deciso di prorogare lo stop. Un’interruzione momentanea per venire in aiuto soprattutto ai caprioli, la specie degli ungulati più colpita dalle forti nevicate. L’eccezionalità meteorologica, infatti, aveva messo in serie difficoltà questi animali dalla stazza esile, incapaci di muoversi tra i metri di neve fresca. La polizia provinciale sta monitorando la situazione. «Attualmente non abbiamo segnalazioni di particolari stati di sofferenza», dice la guardia Franco De Bon, «anche se il capriolo, rispetto al camoscio o al cervo, è più delicato. Ha infatti bisogno di cibo più sostanzioso e nutriente per sopravvivere. Non può, tanto per capirsi, mangiare le erbe secche come fa il muflone». Sono stati comunque, momenti e giorni difficili per gli animali di montagna. [...] A San Vito di Cadore sono stati aperti ben 20 punti di alimentazione. E se i primi giorni la situazione era davvero drammatica, adesso, dopo le piogge e il freddo, la bianca coltre si è consolidata. In questo modo anche i caprioli potranno muoversi e cercare un salice o qualche altra pianta da cui trarre nutrimento.

venerdì 19 dicembre 2008

SABATO 20 DICEMBRE: fiaccolata a Trento per gli animali


SABATO 20 DICEMBRE AD ORE 16.00

"PORTEREMO UNA FIACCOLA LUNGO LE VIE DI TRENTO, UNA LUCE DI SPERANZA PER MILIONI DI ANIMALI, UNA LUCE DI DENUNCIA" PER TUTTI I MALTRATTAMENTI CHE GLI ANIMALI SUBISCONO QUOTIDIANAMENTE
SOLO PERCHE' L'UOMO HA PERSO OGNI RISPETTO PER LA VITA, UMANA ED ANIMALE!
Ricorderemo anche Jurka, l’orsa che è diventata un simbolo della sopraffazione dell’uomo sugli animali!

Ci incontriamo in via OssMazzurana alle ore 16.00 e percorreremo le vie del centro di Trento dalle ore 16.30 alle ore 17.30/18.00

Contiamo sulla vostra presenza!

La manifestazione nasce ogni anno dall'impegno dell'associazione vegetariana NO ALLA CACCIA (Il Presidente Marcello Dell'Eva, il Vice Presidente Anna Maria Pilati Tel. 347 05 31 108) alla quale si associano da sempre anche altre associazioni animaliste.

Noi di OIPA Trento e Provincia ci saremo.
Tra una passeggiata in centro e un giro per i mercatini, partecipate anche voi!

mercoledì 17 dicembre 2008

Katzenbabies (Grazie Micaela)


Questi sono alcuni dei gattini "terribili " che abbiamo recuperato...
Le foto dimostrano che con un po' di pazienza e di dedizione (e amore) qualsiasi problema è risolvibile, tanto da rendere queste meraviglie finalmente adottabili.
L'unica persona da ringraziare è Michaela di Vipiteno, sempre disponibile nell'aiutarci.
Le facciamo i nostri più sentiti auguri di Buone Feste! Grazie Micaela.

giovedì 11 dicembre 2008

Traffico di rifiuti, otto arresti.



Leggete l'articolo del quotidiano Adige sulla vicenda dei rifiuti tossici nell'ex cava di Monte Zaccon in Valsugana. Prendete coscienza di come certi individui si stiano arricchendo alle spalle dei cittadini trentini fregandosene della mia e della vostra salute.
Io non ci sto.
L'informazione è importante (anche se spesso purtroppo non è sufficiente). Diamoci una svegliata!
Fatelo per la vostra salute ma soprattutto per quella dei vostri figli. L'abuso di sostanze cancerogene nelle coltivazioni, negli allevamenti e nelle produzioni industriali causa danni irreversibili e difficilmente curabili.
Il rispetto per l'ambiente (il paesaggio e la natura), gli animali (selvatici, domestici e di allevamento), serve prima di tutto a noi.
Agli  individui protagonisti di questa sordida vicenda farei fare un giro in qualche reparto oncologico...

mercoledì 10 dicembre 2008

Belle storie di fine anno.




Ringraziamo Samuel e Veronica per averci inviato la mail con la foto di Cora. Stanno tutti bene! Nel senso...sono tutti felici e Cora ha trovato una famiglia che le voglia bene.
Auguri da tutti noi.
Ci hanno inviato anche un altro messaggio, per Jack. Anche questa è una nuova famiglia felice.
Grazie a tutti e BUON NATALE

lunedì 8 dicembre 2008

Il caso della stalla di Scurelle


Pazzi sadici colpiscono in una stalla di Scurelle. Dopo le violenze, l'abbattimento di un animale.
20 Settembre 2008: alcuni pazzi sadici colpiscono (crediamo per vendetta o per impedire la partecipazione ad un importante concorso della Valsugana) in una stalla di Scurelle e ustionano gli animali. Le condizioni in cui vengono trovate le manze sono così gravi che alcuni esemplari non ce la faranno a sopravvivere.

Ecco le ultime notizie:
Anche la seconda mucca, ferita e ustionata, della stalla a Scurelle è stata, purtroppo, abbattuta. Le sue condizioni sono andate sempre peggiorando e, in ultimo, aveva le gambe gonfie, non si alzava più e aveva smesso di mangiare. Anche la manza grigia (bellissima) rischia la soppressione perché ha le mammelle completamente distrutte dal fuoco. Lei è guarita, ma non potrà mai produrre latte. Stiamo cercando di convincere il proprietario a non abbatterla ma regalarla a qualcuno che la voglia per "compagnia", dopo quello che ha sofferto sarebbe ingiusto ucciderla.

Ancora una volta qualche precisazione


Noi offriamo sempre aiuto per collocare animali divenuti scomodi a proprietari in difficoltà e lo facciamo gratis, nel solo interesse dell'animale.

Cerchiamo nuovi padroni interessati all'adozione, controlliamo che l'interesse sia reale, portiamo l'animale a destinazione e facciamo compilare la scheda di affido. Torniamo anche a controllare che sia tutto andato a buon fine e che sia nato un nuovo rapporto d'amicizia.

Chiediamo però un minimo di serietà anche da parte dei "vecchi" proprietari. Soprattutto chiediamo che non cedano l'animale, in modo avventato, al primo venuto!


Sempre e solo per non danneggiare gli animali.

Presepe di Scurelle: se esistono gli angeli, volano altrove

Purtroppo anche quest'anno il comune di Scurelle (TN) ha autorizzato l'allestimento del presepe con i "cadaveri", se ricordate l'anno passato avevamo diffuso la notizia di un presepe con animali imbalsamati (tanti animali imbalsamati), molte e-mail di protesta sono arrivate al sindaco e ai quotidiani locali, ma non è servito a nulla, continuano nella loro presunzione di "estetica" e pubblicizzano il presepe di cadaveri. Ora, pare, che anche il Vescovo di Trento intenda andare a benedire questa "opera d'arte", lo stesso Vescovo che si è rifiutato di benedire gli animali (vivi). Invito tutti a contenere le parole e i toni per non passare noi per barbari, si può esprimere il proprio pensiero e il disappunto con eleganza ed educazione, dimostrando, anche in questo modo di essere più civili e rispettosi di chi calpesta la sensibilità altrui in modo arrogante e prepotente.
Laura

Quel ciclone di Rudy (purtroppo è entrato in canile. Ma potreste ancora aiutarlo!)

Rudy: taglia grande, è bravo e buono con tutti, ma è un autentico ciclone nonostante i suoi 8 anni; è un cane "verace", molto ubbidiente e, se lasciato libero, ti sta sempre vicino.
E' stato trovato abbandonato in autostrada, ora è ospitato in una pensione, ma è troppo buono per non avere un'altra occasione per donare il suo amore.

telefonare Francesca 392/4422803 dopo le 17

Nota personale: il mio cane è stato adottato all'età di sette anni. Si trovava in canile. E' stato ed è tutt'ora con quasi i suoi sedici anni, un cane straordinario che mi ha accompagnato per tutta Europa e ha vissuto (sopportato) con me momenti belli e brutti della mia vita. Il mio cane è un meticcio di taglia media.
Non abbiate paura di dare un' occasione a cani come il mio e come Rudy.
marina

giovedì 4 dicembre 2008

Presepe di Scurelle: asini e ali d' angelo

Più approfondiamo le nostre conoscenze su questo presepe (presepe di Scurelle) e più ci pare assurdo l'uso di animali imbalsamati per il suo allestimento. Avevamo (ammetto nella mia ignoranza) consigliato loro di richiedere l'aiuto di artisti locali. Ma non è certo l'arte che manca a questo presepe, quanto invece il buonsenso e il buongusto.
Viene descritto e pubblicizzato come uno dei più bei presepi del Trentino ma ogni volta si omette il particolare degli animali imbalsamati. Probabilmente la maggior parte delle persone non se ne accorge nemmeno, pensando a straordinarie ricostruzioni artistiche.
Anche gli organizzatori però, sanno bene che non c'è nulla di più bello e perfetto dell'opera della natura. 
Che comincino a pubblicizzarlo nella sua realtà, senza consigliare di visitarlo illuminato nella notte quando diventa ancora più difficile rendersi conto di questo spettacolo di cattivo gusto.
Sembra (non ho notizie certe) che vogliano inserire nella scena un altro asino. Ovviamente anche lui imbalsamato.
Manca solo la benedizione di qualche rappresentante della Chiesa...
La mia impressione è ovviamente quella che organizzatori e abitanti di Scurelle non vogliano mancare neanche questo Natale, che non abbiano pensato durante l'anno di creare delle sculture per sostituire gli animali, che non sappiano come tornare indietro...o che, piuttosto, non vogliano farlo.
Che nasca un Gesù ad aprire le menti...








sabato 29 novembre 2008

Mucche denutrite e cavalli feriti: maxi multa.

In Provincia di Torino succede questo:

L'allevatore dovrà pagare oltre 20 mila euro per i maltrattamenti inflitti agli animali, trovati dalle guardie della Lida (Lega Italiana per i Diritti degli Animali).

Questo è quello che dovrebbe succedere a quegli individui che maltrattano gli animali "da reddito". Maxi multa e sequestro degli animali che verranno curati e si provvederà ad una più adatta sistemazione in altre strutture.

Siamo già stati "spettatori" in passato di vicende simili in Provincia di Trento. Mai che un caso si sia risolto, secondo la legge, in questo modo. Tutto è passato in sordina fino a cadere nel dimenticatoio. Non nel nostro, ovviamente.

La legge non è uguale per tutti?

 

POIRINO (TO) - Cavalli feriti e mucche denutrite, stipati insieme in minuscole stalle. Domenica pomeriggio, seguendo le indicazioni di un?anonima segnalazione, le guardie zoofile della Lida di Torino hanno sequestrato una cascina ad Isolabella, una frazione di Poirino. All?interno del piccolo casolare i volontari hanno trovato 12 mucche in pessime condizioni di salute, abbandonate in una piccola stalla senza luce, cibo ed acqua. Ridotte a pelle ed ossa, erano legate al muro con una corta catena arrugginita che impediva loro qualsiasi movimento, anche solo sdraiarsi. 
Vicino al recinto dei bovini, c?era anche una coppia di cavalli: una giumenta denutrita ed un puledro con una gamba rotta in più punti e quindi immobilizzato al suolo. Una lesione che secondo i veterinari, subito accorsi dopo la chiamata dei volontari, probabilmente è stata provocata dal calcio di una mucca presente nella stalla confinante. Infine, non bisogna scordare il ritrovamento all?esterno del cascinale di 3 cani legati a una catena metallica lunga solo un paio di metri.Le guardie zoofile della Lida insieme ai carabinieri del paese, che sono dovuti intervenire a causa della resistenza del proprietario a far entrare i volontari nelle stalle, hanno avviato un procedimento penale nei confronti dell?allevatore, sanzionandolo per le violazioni per oltre 20.000 euro. E così, nella giornata di oggi gli operatori trasporteranno gli animali sequestrati in apposite strutture veterinarie in attesa di disposizioni del magistrato che ha preso in carico il procedimento a carico dell'allevatore.

giovedì 20 novembre 2008

lunedì 17 novembre 2008

Basta omertà tra i cacciatori! STOP a tutta la caccia quando c'è il bracconaggio.



TRENTINO
15 NOVEMBRE 2008

Rapaci impallinati, è emergenza

Chiara Girardi

TRENTO. L’aquila reale impallinata a Canale di Tenno non ce l’ha fatta. Trovata ferita il 7 novembre, è morta nel fine settimana nel Centro di Recupero Avifauna selvatica regionale a Trento. Abbiamo parlato con Sergio Merz, responsabile del Centro, dal 2007 in località San Rocco di Villazzano, per commentare la vicenda. Sono frequenti i rapaci impallinati da cacciatori? Sì. In questo periodo c’è una vera e propria emergenza. A volte invece si feriscono sbattendo da qualche parte ma spesso nel corso della radiografia si vede che sono stati anche impallinati. Come si soccorre un uccello ferito? Dipende dalla specie, ma in generale si devono mettere in una scatola con dei fori per l’aria. Non si deve assolutamente somministrare loro nulla, nessun tipo di cibo visto che non se ne conosce il problema. Il passo successivo è chiamare il Cras (0461 931481; cell. 3402491886; 3402424237, attivo dalle 08 alle 20 ogni giorno) oppure i forestali. Cosa si deve fare se si incontra un piccolo che vola male? Il 50% dei nidiacei andavano lasciati dov’erano. Siccome non sono ancora in grado di volare bene, sono alimentati a terra dai genitori. Devono essere raccolti solo se sono davvero in pericolo, ad esempio se sono su una strada. Dei rapaci notturni spesso siamo in grado di ritrovare i nidi e li riportiamo lì. Gli altri invece li dobbiamo allevare. Come vengono curati gli uccelli al Cras? Vengono subito portati dal veterinario che, dopo le radiografie, fa la diagnosi e prescrive la terapia. Gli animali vengono quindi portati al Centro di Recupero. In base alle menomazioni, alle ferite o alle fratture, somministriamo gli antibiotici e i medicinali prescritti o li teniamo in uno spazio ristretto se hanno fratture da consolidare. Dopo la permanenza, di durata variabile, nella stanza di degenza, è il momento della stanza di riabilitazione al volo. Qui i volatili restano una settimana nel tunnel di volo, di 24 metri di lunghezza e 3,5 di larghezza. E’ uno dei tunnel più grandi d’Italia ed è ideale per riabilitare anche aquile e rapaci. In quale percentuale e dove vengono liberati gli uccelli? Dei 400 uccelli che ospitiamo all’anno, il 45-50% viene liberato. Gli altri, soggetti non recuperati, sono utilizzati nelle attività didattiche. Alcuni invece muoiono o vengono soppressi tramite l’eutanasia. Le specie sedentarie vengono liberate nel luogo del ritrovamento, soprattutto nel periodo dell’accoppiamento perché potrebbero far parte di una coppia e lì vicino potrebbe esserci un nido e dei piccoli. Gli esemplari giovani invece possono essere liberati anche lontano dal luogo del ritrovamento. Organizzate laboratori didattici? Sì, momenti di educazione ambientale e di etologia ma non si vedono gli animali. Per vedere gli animali bisogna andare allo zoo! Noi prediligiamo il benessere degli animali e non li vogliamo stressare troppo. Per questo non facciamo molta pubblicità al Centro e non vogliamo riprese televisive, se non al momento della liberazione. Tornando all’aquila impallinata... C’è stato tanto clamore ma iniziative legislative zero. Non si può accettare che venga impallinato un esemplare di una specie protetta e non succeda nulla. Come Lipu proporremo di chiudere la caccia dove si verificano grandi episodi di bracconaggio. C’è una specie di omertà. I cacciatori sanno chi sono i responsabili e tacciono. Dovrebbero invece isolare queste mele marce.



venerdì 14 novembre 2008

A proposito di animali imbalsamati e di chi non la pensa come noi.

TRENTINO
12 NOVEMBRE 2008

In mostra al Museo gli animali impagliati

RIVA (TN). Forse solo qualche vecchio cacciatore, a nominargli il porciglione riuscirebbe ad associarvi l’immagine d’un volatile frequentatore di canneti e zone umide, una volta abbastanza frequente lungo le sponde del Garda. Domani sera, in sala conferenze della Rocca, il pennuto verrà presentato assieme ai 163 colleghi, tutti impagliati, che costituiscono parte del patrimonio faunistico del museo civico, frutto di donazioni di cittadini rivani, restaurato e ricatalogato dalla cooperativa Albatros per poter essere rimesso in mostra, anche per gli studiosi. Nel vecchio museo degli anni Cinquanta la sezione naturalistica rappresentava un momento importante del percorso espositivo, con una lunga parata di animali impagliati provenienti da donazioni. L’abitudine di donare al Museo dei pezzi ritenuti importanti per le collezioni, continuò fino al 1965, tanto che si giunse al considerevole numero di 164 pezzi. Ora Claudio Torboli, della cooperativa Albatros di Trento, ha appena terminato un intervento nato dalla necessità di garantire un’adeguata manutenzione degli animali, sottoposti all’aggressione di agenti batterici; inoltre si è voluta realizzare un’operazione di catalogazione scientifica, per dare ulteriore precisione alla documentazione alla luce delle più recenti revisioni tassonomiche. L’accesso alla collezione è offerto anche agli studiosi, che potranno consultare via web il catalogo degli animali. A fine lavoro, il risultato che emerge è di estremo interesse. Da un lato la collezione rispecchia una sensibilità culturale lontana dall’attuale. Gli animali nelle loro pose propongono l’idea di un museo naturalistico come una «wunderkammer», una «stanza delle meraviglie», com’era nella maggior parte delle collezioni dell’arco alpino, dove il visitatore era invitato a cogliere gli aspetti spettacolari dell’animale, quasi gli stereotipi associati ad esso. Oggi, con la nascita dei musei scientifici e soprattutto con una sensibilità diversa verso il mondo animale questa forma di collezionismo naturalistico avvicina forse meno il grande pubblico. Ma vi è un altro risultato di questa operazione. Gli animali conservati, soprattutto di volatili, restituiscono tracce certe di un territorio naturale ormai lontano, caratterizzato da un habitat tipicamente lacustre, con specie ormai rare come il voltolino e il porcigliorne e da ambienti umidi, canneti e fasce di vegetazione ripariale. Sicuramente, ne è sicuro indizio la collezione, l’Alto Garda si presentava con caratteristiche naturali diverse da quelle attuali che i mutamenti climatici e gli insediamenti antropici a ridosso delle rive del lago hanno eclissato.
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giovedì 13 novembre 2008

La battaglia da imitare contro i bocconi avvelenati.



Ufficio Stampa - Settore Salute del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Responsabile: D.ssa Annunziatella Gasparini
Tel.:06/59945289-5397 mail:ufficiostampa@sanita.it
Lungotevere Ripa,1- 00153 Roma



Comunicato stampa 10 novembre 2008
Ministero del Lavoro, della Salute
e delle Politiche Sociali
UFFICIO STAMPA





Martini: bocconi killer, giro di vite del Governo "Barbarie verso i cani e grave attentato alla salute pubblica, urgente stanare i responsabili"
In riferimento alla sempre più pressante necessità di contrastare la diffusione nell'ambiente di esche o bocconi contenenti sostanze nocive o veleni finalizzati all'uccisione di cani, e sovente utilizzati anche durante la stagione venatoria, il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha oggi sottolineato il gravissimo danno che viene perpetrato attraverso questo reato penale nei confronti degli animali e dell'ambiente, oltre a rappresentare un vero attentato anche alla salute pubblica soprattutto per l'alto rischio a cui espone i bambini che dovessero entrare in contatto con esse.
A tal fine il Sottosegretario Martini ha tenuto oggi a Verona, presso la Provincia, un vertice con istituzioni pubbliche, associazionismo e Corpi dello Stato coinvolti nella tutela del territorio.
Il Sottosegretario ha dichiarato: "Ritengo necessario emanare in tempi brevissimi un'ordinanza che rafforzi il quadro normativo atto a tutelare la salute pubblica salvaguardando l'incolumità delle persone, degli animali e dell'ambiente dallo
spargimento di esche contenenti sostanze nocive o bocconi avvelenati. I capisaldi del provvedimento riguarderanno: l'obbligo da parte del padrone o del responsabile dell'animale nonché da parte delle pubbliche istituzioni in caso di fauna selvatica di denunciare l'avvelenamento o il rinvenimento delle esche; il pieno coinvolgimento della veterinaria e degli Istituti zoo-profilattici sperimentali ai fini dell'espletamento delle analisi sulle esche; l'obbligo di bonifica dell'area contaminata attraverso la sua delimitazione oltre a un giro di vite teso a un corretto utilizzo e catalogazione di sostanze purtroppo utilizzate a fine illegale.




Ufficio Stampa - Settore Salute del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Responsabile: D.ssa Annunziatella Gasparini
Tel.:06/59945289-5397 mail:ufficiostampa@sanita.it
Lungotevere Ripa,1- 00153 Roma


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Questo è ciò che dobbiamo raggiungere anche noi, con forza e fermezza, smettendo di fare leggi ad hoc per il Trentino che arrivano sempre troppo tardi. Come se noi fossimo un'isola felice...


Ringraziamo come sempre il Comitato veneto CONTRO I BOCCONI AVVELENATI. Continueremo ad appoggiarlo con i nostri piccoli contributi. Un grande esempio, il loro, di lavoro serio e determinato.

mercoledì 12 novembre 2008

Collaboriamo e diamo un aiuto a Nico (adottato auguri)


Nico è stato trovato vicino ad un bidone dell´immondizia in un paese della provincia di Caserta. Come potete vedere dalla foto non ha più gli occhi. Cosa è successo? Non lo sappiamo... l´abbiamo fatto visitare ed il vet. ha ipotizzato che la causa sia stata una forte rinotracheite. Ha ancora il raffreddore ma ciò potrebbe essere legato al fatto che è rimasto al freddo e sotto la pioggia per chissà quanto tempo. Adesso è nel giardino del ragazzo ma sta piovendo tanto ed è previsto un abbassamento della temperatura. Nelle sue condizioni non può vivere all´aperto perché non riesce ad orientarsi e rischia di bagnarsi tanto. Nico ha circa 4 mesi ed è abituato all´uomo. E´ urgente trovare un´adozione o anche un affido temporaneo.

E' un´emergenza.

Lo portiamo in tutta Italia.

Per contatti> Nadia> nadiau@alice.it> 3204394402


Talvolta ci capita di collaborare con altre realtà italiane che si occupano di animali. Questo è un esempio. Cerchiamo di dare una mano!

lunedì 10 novembre 2008

cacciatori&cacciatori

TRENTINO
8 NOVEMBRE 2008

Aquila reale impallinata nel tennese

TENNO (TN). Impallinata. Per quasi tutta la giornata di ieri s’è pensato che lo stupendo esemplare di aquila reale - uno dei diversi che vivono in zona - rimasta intrappolato tra le spine e recuperato ieri mattina a Canale di Tenno fosse rimasto vittima di un incidente nel corso di una sua battuta di caccia. Invece, gli esami radiografici cui la regina dei cieli è stata sottoposta presso il Centro di Recupero della Lipu, a Trento, hanno rivelato che il maestoso volatile era stato impallinato da qualche imbecille. A trovare l’animale, verso le 9 di ieri, era stato il cane di una signora che per caso si trovava a passeggiare su una stradina della frazione tennese. L’abbaiare dell’animale aveva rivelato la presenza dell’aquila, bloccata in un roveto ai bordi di un piccolo corso d’acqua. Poco lontani i resti di una gallina morta, ghermita dal predatore alato nel vicino pollaio di Gilberto Bonomi. Immediato è scattato l’allarme e il dottor Alessandro de Guelmi, veterinario dell’Azienda Sanitaria, è salito a Canale. Viva, spaventata, completamente fradicia per la notte passata sotto la pioggia e in evidente stato di ipotermia, l’aquila è stata recuperata da due vigili del fuoco di Tenno - Antonino Leoni e Mario Sbarberi - e quindi affidata al medico che in ambulatorio l’ha asciugata, riscaldata e rifocillata. «È un esemplare stupendo, nato durante l’ultimo anno - spiega il veterinario, comprensibilmente contrariato - ed era molto affamato. In casi simili, una volta ristabilita l’aquila viene rimessa subito in libertà, ma i tentativi di liberarla compiuti dalle Guardie Forestali, che l’avevano condotta in località Mandrea, si sono rivelati inutili». Di volare, il grande rapace proprio non ne ha voluto sapere. E così, è stato affidato ai volontari della Lipu che in serata hanno svelato la causa di tutti i problemi: nell’animale c’erano diversi pallini calibro 12. Si salverà? «Il fatto che avesse molto appetito è un buon segnale - conclude de Guelmi - ma non dimentichiamo che sempre di pallini si tratta». Superfluo ogni commento.
...



TRENTINO
8 NOVEMBRE 2008

Gatta morta a Tres: è stata impallinata

TRES (TN). Non è stato un pallino che l’ha colpita per caso ad ucciderla. Nel corpo di Mina, una gatta nera dal pelo lungo adottata circa due anni fa da una famiglia di Tres, il veterinario ha trovato tanti pallini come se, chi ha sparato, avesse mirato verso di lei. L’animale è stato ucciso giovedì pomeriggio a Tres e questa mattina la sua proprietaria farà denuncia ai carabinieri. Un altro animale morto per mano di un uomo. La cronaca è purtroppo ricca di notizie di questo genere. Il nuovo allarme arriva da Tres. Mina era stata adottata da una famiglia del paese un paio di anni fa. Era una trovatella. Una signora l’aveva scoperta davanti alla sua porta e l’aveva portata a dei conoscenti che avevano perso da poco un altro gatto, investito da un’auto. Da quel momento Mina era diventata parte integrante della famiglia. Aveva anche aiutato, a modo suo, a cercare di superare il trauma della morte di un figlio. Di giorni girava fra i meli, la sera tornava sempre a casa per farsi fare accarezzare e dormire. A quanto pare non aveva mai dato fastidio a nessuno, nessuno si era lamentato di lei. Poi lo sparo. Il colpo è stato sentito nitidamente dalla padrona della gatta che uscita, non aveva visto nessuno se non un uomo che andava verso la sua abitazione. La donna ha iniziato a chiamare Mina ma, diversamente dalle altre volte, la gatta non le era andata incontro. Era troppo tardi per cercarla e la signora lo ha fatto il giorno dopo l’ha trovata su un melo, a nemmeno cento metri da casa. Era immobile, morta. Mina è stata portata dal veterinario a Mezzolombardo e si è così scoperto che era piena di pallini, pallini che l’aveva uccisa. Chi ha sparato difficilmente poteva averla scambiata per un altro animale e lo ha fatto in paese, fra le case.

Da IL GRUPPO BAIRO Onlus


mercoledì 5 novembre 2008

Perchè se la prende?! Ci sono cose più gravi nella vita...(parte 1#)

Quando abbiamo aperto questo blog, ci siamo ritrovati a parlare di cose fosse giusto o meno pubblicare in queste pagine. Talvolta guardandolo mi rendo conto che l'atmosfera che sembra essere ritratta, è quella di un Trentino fortunato, piacevolmente animalista e ambientalista. Niente a che vedere insomma con altre situazioni in Italia.
La realtà però non è questa.
Mentre il benessere (quello umano) è sicuramente più diffuso che in altre regioni, il rapporto dei trentini con il mondo animale è invece pieno di contraddizioni. E ancora una volta riesco ad essere diplomatica... Molti sono stati i casi, scoperti dai miei appassionati colleghi, di animali pesantemente maltrattati negli allevamenti. Molti i casi di abbandoni e violenze su animali domestici. Diffuso purtroppo un senso di indifferenza nei confronti delle sofferenze o del benessere degli animali. Diffusissimo l'uso di bocconi avvelenati per ripicche personali, per vendette, per macabri divertimenti personali...
Ciò che riusciamo a raccogliere è in realtà sempre una minima parte di quello che succede realmente.
Quante volte ho sentito queste frasi: "non ne vale la pena prendersela troppo, sono animali", " mi dispiace, ma adesso ho altro a cui pensare", " perché se la prende...ci sono cose più gravi nella vita..."
A tutte queste persone chiedo cosa fanno loro per migliorare questa vita...

Serata con il Consigliere Bombarda

GIOVEDI' 6 Novembre al Bocciodromo di Borgo Valsugana, Oipa Sezione Trento e provincia incontrerà il consigliere provinciale e regionale Roberto Bombarda dei "Verdi e Democratici del Trentino". Appuntamento per chi volesse partecipare alle ore 18:00.

lunedì 3 novembre 2008

La presenza delle nutrie diventa un problema anche nell'alto Garda.

TRENTINO
31 OTTOBRE 2008

Sterminare le nutrie: scelta assurda

ALTO GARDA. «Non credo che vogliano risolvere davvero il problema. Credo piuttosto che abbiano solo voglia di mettere mano ai fucili per sparare a quelle povere bestiole». Cacciatore pentito, animalista convinto e realizzatore di splendidi filmati naturalistici, Andrea Frapporti non ha alcuna intenzione di abbassare bandiera bianca di fronte a chi - in questo caso si tratta del Comitato Faunisitico provinciale - propone la “soluzione finale” per la numerosa comunità di nutrie insediatasi in questi ultimi anni sulle rive del lago di Garda e lungo quelle del fiume Sarca. «È vero che non si tratta di specie autoctone - spiega Frapporti - ma non mi sembra un motivo sufficiente per fare una strage di queste povere bestiole. Anche perché non solo sono praticamente invisibili, tanto che sfido chiunque a cercare di localizzarne una, ma soprattutto perché, nutrendosi di alghe ed erbe, compiono un’importante opera di pulizia delle acque». Frapporti nega in maniera categorica anche che le nutrie possano essere dannose per gli argini dei corsi d’acqua, per le coltivazioni o per l’avifauna. «Alla diga di Mori - continua - alcune coppie sono stanziali da anni e non hanno mai creato alcun problema. È vero, sono golosi di barbabietole, ma se qualcuno deve lamentarsi sono i coltivatori del mantovano, non certo i trentini. Per quanto riguarda gli argini, mi risulta davvero difficile che le loro poche tane possano creare pericoli. Anche perché, almeno per quanto riguarda il Sarca, gran parte delle sponde sono cementificate». Per Frapporti, insomma, la guerra totale ai simpatici roditori originari del Sudamerica, arrivati in Europa e in Italia come animali da pelliccia, non trova alcuna giustificazione plausibile. Oltre al fatto che sarebbe anche inutile. «Ogni coppia - conclude - occupa un territorio ben determinato e se venisse eliminata lascerebbe spazio ad altri esemplari, che prenderebbero subito possesso del territorio rimasto libero. E poi, esiste già la selezione naturale garantita dai predatori. Sì, perché chi dice che non hanno predatori afferma il falso: aquila reale, falco e volpe predano le nutrie, mantenendo il loro numero costante. Non c’è alcuna necessità di abbatterle, dunque».

giovedì 30 ottobre 2008

Animali e condominio

"Bisogna sempre mantenere rapporti di buon vicinato!"
Comportarsi con educazione, non disturbare, avere rispetto per gli spazi e le cose altrui, cercare di mediare, sempre. Anche perché la cronaca e l'esperienza ci raccontano di casi che non si sono conclusi sempre con una stretta di mano soprattutto quando l'oggetto del contendere sono animali.
Sappiate però che nessuno, all'interno di un condominio, può impedirvi di tenere un gatto oppure un cane. Nessun regolamento edilizio può contenere questo divieto. Ci sono ovviamente delle eccezioni che vanno rispettate (sentenze) ma riguardano essenzialmente un vincolo nel numero degli animali, nel tipo, nella pericolosità, nelle rumorosità e aggiungo io, nel buonsenso. Lo stesso vale per l'edilizia agevolata (regolamento).
Buonsenso ed educazione che deve essere maggiore proprio tra quelle persone che amano gli animali. E' un mondo difficile, fatelo almeno per loro!

Un batuffolo rosa e grigio (Adottata! Auguri)


La gatta della foto cerca casa. 4 anni, femmina sterilizzata, a posto con vaccinazioni fino al 2007 (manca richiamo 2008), abituata in casa, incrocio persiano a pelo medio-lungo. Purtroppo i suoi padroni sono costretti a cederla.

martedì 28 ottobre 2008

Bocconi avvelenati vicino al paese di Sover


Da il quotidiano il TRENTINO di oggi, veniamo a sapere di un altro caso di avvelenamento: muore Devil. Rimaniamo ancora una volta sconcertati per la crudeltà di certi gesti.

Assurdi, insensati, violenti nei confronti dell'animale e delle famiglie di cui faceva parte. Ribadiamo che sono inoltre atti pericolosi anche per la salute e l'incolumità di bambini che come in questo caso (la passeggiata che da Montesover porta a Piscine) percorrono i luoghi dove è successo l'avvelenamento.

Speriamo inoltre che la famiglia abbia fatto denuncia (contro ignoti) alle forze dell'ordine del posto.

lunedì 27 ottobre 2008

Cormorani e la risposta della LIPU alle nostre domande




Buongiorno,
la nostra associazione Oipa Sezione Trento e Provincia, si è accorta da qualche tempo di quanto sia sentito il problema dei cormorani per la salvaguardia della fauna ittica dei laghi sia in Trentino che nel Bellunese.
Già nell'anno 2005-2006 si parlava di un necessario quanto urgente censimento e controllo della popolazione di questi uccelli tramite l'allontanamento con mezzi dissuasori associati ad abbattimenti.
Scriviamo questa mail perché abbiamo più volte dovuto dubitare della necessità di certi interventi nel nostro territorio (non riguardanti ovviamente solo i cormorani), interventi dove la protezione dell'ambiente naturale è stato un escamotage per la “salvaguardia” delle categorie di cacciatori e pescatori.
L'abbattimento dei cormorani viene trattato sottovoce quasi fosse assolutamente fuori controllo (vedi il lago di Busche in provincia di Belluno che sappiamo essere punto di osservazione proprio della Lipu).
Nella speranza che possiate darci qualche informazione aggiuntiva, Vi ringraziamo porgendoVi i nostri distinti saluti.

Di seguito la risposta dell'associazione LIPU: chiara ed esauriente.



Buon Giorno

Il comitato faunistico, assenti per protesta i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, ha deliberato l'abbattimento di 30 esemplari di Cormorano a scopo dissuasivo e per accontentare i pescatori che hanno identificato erroneamente il Cormorano come causa della carenza di pesce.

Chiaramente un capro espiatorio non veritiero, ma quanto basta per far tacere gli iscritti all'associazione pescatori. I cacciatori comunque non si sono tirati indietro e hanno votato la proposta.

Come sempre invece che affrontare il problema della mancanza d'acqua nei torrenti ed i flussi irregolari di portata o l'inquinamento, si uccidono specie che in fin dei conti si devono pur alimentare, non con 400-500 grammi pubblicizzati dai giornali ma con 250 grammi di pesce giornaliero. L'azione dell'abbattimento non influirà minimamente sulla popolazione di pesce, ma influirà sulla popolazione di Cormorani che sono cacciati in deroga alle specie previste dalla legge provinciale 24/1991 e dalla legge nazionale sulla fauna 157/1992.

Cordiali saluti
Il delegato LIPU Merz Sergio


Precisazione sempre del delegato LIPU di Trento: abbiamo protestato " [...] perché nella stessa seduta è stato approvato l'apertura del Roccolo che fornisce uccelli da richiamo ai cacciatori. Non volevamo avallare con la nostra presenza tale decisione in quanto i nostri 4 voti contrari non potevano contare nulla contro i 14 a favore".

Otto domande ai candidati alla presidenza della provincia

Gli animali non possono votare. Però anche loro hanno dei diritti che adesso il Cat, Coordinamento Associazioni Animaliste, ha deciso di tutelare. In che modo? Chiedendo ai sei candidati alla presidenza della Provincia di farsi carico di questa massa silenziosa, e pelosa, che rientra nella categoria delle bestiole domestiche o, come si dice in gergo tecnico, d'affezione.
Alle otto domande indirizzate a Lorenzo Dellai, Sergio Divina, Remo Andreolli, Gianfranco Valduga, Agostino Catalano e Nerio Giovanazzi solo quest'ultimo non ha risposto. Gli altri, invece, in un modo o nell'altro hanno deciso di farsi carico di questi esseri non votanti ma preziosi come tutti gli amici.
Agli aspiranti governatori, tra l'altro, il Cat ha offerto il proprio appoggio nell'elaborare leggi ad hoc e, ovviamente, nel farle rispettare. Non solo, le nove associazioni che formano il cartello hanno pure promesso un serrato controllo ad elezioni avvenute, in modo da verificare di persona il mantenimento delle promesse.
I cinque candidati che hanno aderito all'iniziativa, poi, hanno promesso impegno per gli animali anche in caso di sconfitta e dunque di una legislatura passata all'opposizione.


Si impegna a far approvare una legga di tutela degli animali entro dodici mesi dall'insediamento? Tutti hanno confermato il proprio impegno. Andreolli (Democratici per il Trentino), tra l'altro, è l'unico che ha inserito un apposito articolo nel proprio programma elettorale, dunque assolutamente avanti rispetto al questionario.
È disponibile a scorporare dai finanziamenti che arrivano ai Comuni le somme relative agli animali d'affezione e ai randagi e che tali somme siano inserite in un apposito capitolato blindato con verifica delle movimentazioni da parte del Cat? Risposta affermativa anche in questo caso con un solo distinguo: Catalano (La Sinistra) non sa se ciò sia possibile. È comunque disponibile a far confluire nel fondo i proventi delle multe per maltrattamenti di animali.
Nelle aree di caccia dove si verifica bracconaggio o si trovino armi vietate (compresi bocconi avvelenati), è disponibile a sospendere la caccia per almeno una stagione venatoria? Si sono dichiarati d'accordo solo Valduga (Pdci) e Andreolli. Gli altri, invece, hanno espresso contrarietà con identica motivazione: non è giusto punire tutti i cacciatori per colpa di alcuni.
È disponibile a inserire gli equini negli animali d'affezione con le relative tutele? In tre si sono trovati d'accordo: Valduga, Catalano e Andreolli. Dellai e Divina, invece, sono contrari in quanto i cavalli vengono anche utilizzati per l'alimentazione umana.
Ci saranno sanzioni per i Comuni che non rispettano la legge di tutela? In questo caso tutti sulla stessa linea e pronti a far pagare multe salate agli enti pubblici che disattendono i regolamenti.
Istituirà un tribunale per i diritti degli animali? Anche in questo caso la maggioranza la pensa allo stesso modo. Unica voce fuori dal coro quella di Lorenzo Dellai: «La sua istituzione deve essere discussa nell'ambito della legge provinciale per la tutela degli animali».
È disponibile a verificare e garantire l'applicazione di leggi relative agli animali da allevamento e da reddito? Tutti sulla stessa lunghezza d'onda tranne Sergio Divina che ha preferito non rispondere alla domanda.
Si impegna a vietare il possesso di bestiole a chi sia stato condannato per delitti contro il sentimento per gli animali? Valduga e Andreolli hanno risposto affermativamente; Divina, invece, non è d'accordo e pure Catalano, per il quale a chiunque va riconosciuto il diritto di riabilitazione; Dellai, infine, ha promesso che si farà carico di una proposta di legge di iniziativa popolare.

Nicola Guarnieri - L'ADIGE-
22/10/2008

giovedì 23 ottobre 2008

Dolce Kino! (adottato, Auguri!)


Ha sette anni questo dolce meticcio ed è un cane buonissimo! Il suo padrone, con il quale faceva sempre lunghe passeggiate, è mancato. Ora Kino ha bisogno di noi!

mercoledì 22 ottobre 2008

Animali imbalsamati a Natale


Si avvicina il Natale. Molti paesi e pro-loco stanno organizzando decorazioni e presepi.


Di nuovo ritorna il problema di tutte quelle rappresentazioni sacre che usano, per descrivere la Natività, animali imbalsamati. L'anno scorso, come quello precedente, ci siamo battuti con incontri (ci hanno più spesso sbattuto le porte in faccia) e piccole, discrete manifestazioni (ci hanno subito allontanati) contro il "famoso" Presepe di Scurelle.

Una battaglia culturale.

Riprendo il post dell'anno scorso: " [...] nel paese di Scurelle in Trentino allestiscono ogni anno nella locale piazza Maggiore, un Presepe a grandezza naturale con statue in legno e animali imbalsamati. Ci sono pecore, agnellini, capre, un pavone, la testa di un bue e di un asinello. [...] avevamo saputo che cercavano persino un cane. Avendoli avvertiti che li avremmo diffidati, hanno desistito dall'intento."
Anche quest'anno, ci batteremo perché cambi quest'abitudine. Punteremo soprattuto su un discorso educativo e culturale; un esempio di cattivo gusto e, pensiamo, anche di incoerenza (festeggiare la nascita di Gesù con animali morti).
A lato ci sarà per tutto il periodo un sondaggio, al quale spero parteciperete numerosi, e che ci aiuterà in un futuro incontro con il Sindaco di Scurelle.
Se inoltre foste a conoscenza di altri casi di presepi che usano animali imbalsamati in provincia di Trento, vi prego di lasciare un commento oppure di mandare una mail con le notizie che potrete offrirci. Grazie

sabato 18 ottobre 2008

La serata di Emergency


La serata con Emergency è stata bella anche se, in verità, sono venute molte meno persone di quanto avrei sperato.

Una bella amicizia, quella nata con le persone di quest'associazione (importantissima campagna Emergency di sms che dura fino al 22 ottobre per un CENTRO PEDIATRICO IN DARFUR)

Una collaborazione che spero si concretizzerà nel presenziare insieme ad alcuni eventi o manifestazioni. Il tutto sulla base di un comune rispetto per la vita.

Elena, rappresentante trentina di Emergency, diceva che non è strano occuparsi di bambini mutilati in zone di guerra e capire contemporaneamente il lavoro di chi agisce per salvaguardare i diritti degli animali. Anche gli animali non sono in grado di difendersi e di difendere i propri diritti.

Elena cita inoltre Tolstoj "fino a quando ci saranno mattatoi, ci saranno guerre".

Il nostro augurio di buon lavoro
Francesco

Servizio Sanitario Convezionato gratuito per cani e gatti.




"Con il disegno di legge n. 1069, che vede come prime firmatarie la senatrice Silvana Amati del PD e la senatrice Laura Bianconi del PDL ci si propone di introdurre nel nostro ordinamento legislativo un insieme di misure necessarie alla tutela e alla salvaguardia degli animali di affezione. In primo luogo, si prevede l'istituzione del Servizio sanitario veterinario convenzionato per cani e gatti, interamente gratuito, i cui beneficiari siano affidati a persone esenti alla partecipazione dalle spese del servizio sanitario nazionale per motivi di reddito. Sono sempre più numerose, nel nostro Paese, le famiglie che possiedono o desiderano possedere un animale che finisce con il diventare, a tutti gli effetti, un membro della famiglia. Ciò è ancor più vero nel caso degli anziani, per i quali il cane e il gatto a volte rappresentano l'unica compagnia e ragione di conforto, senza contare il fondamentale ruolo svolto dagli animali impiegati nelle terapie ed attività per fini curativi e riabilitativi. Risulta evidente, pertanto, la necessità di agevolare il possesso degli animali di affezione, nonché l'affido e la cura di quelli che vengono abbandonati, oltre che l'opera encomiabile dei volontari che si prodigano, a proprie spese, nel mantenimento di tanti animali abbandonati.Sono poi beneficiari delle prestazioni erogate dal servizio veterinario convenzionato i cani e i gatti ospitati in strutture gestite da associazioni di volontariato; i cani di quartiere; i cani e i gatti impiegati nella pet-therapy; i gatti delle colonie feline. Inoltre, anche al fine di favorire l'adozione di animali randagi, viene stabilita la gratuità del primo intervento di soccorso veterinario, in caso di raccolta di animali vaganti."

"All'erogazione della prestazione veterinaria convenzionata provvedono le aziende sanitarie locali (ASL) competenti per territorio. Le Regioni definiscono gli obbiettivi di sanità e benessere animale e l'accesso alla convenzione con i medici veterinari liberi professionisti."

"Hanno accesso alla convenzione le associazioni animaliste riconosciute dalla Regione, purché dimostrino di poter disporre di almeno due medici veterinari e di strutture regolarmente autorizzate.
Si prevede un impegno di spesa di 10 milioni di Euro per l'anno 2009."
Da GRUPPO BAIRO ONLUS.

mercoledì 15 ottobre 2008

Emergency in Sudan: giovedì 16 ottobre a BORGO VALSUGANA



Sala Marcellina Paternolli del Municipio di Borgo Valsugana (Tn), ore 20:30.

Il centro di decumentazione e informazione sulla pace, in collaborazione con il Gruppo Emergency Trento, organizza una serata di presentazione dei progetti Emergency in Sudan. Proiezione immagini e testimonianze di viaggio di Elena Mazzarano.


Grazie alla simpatia che ci lega ad alcuni rappresentanti di quest'importante associazione, ci saremo anche noi, alla fine, con il nostro banchetto.

mercoledì 8 ottobre 2008

La risposta dell'Azienda Sanitaria

Arriva la denuncia e giunge la risposta del servizio sanitario. Non le scuse. Tutto come da copione.
Un guasto, un disguido tecnico durato purtroppo proprio quanto le ore in questione, hanno detto. Destino due volte infausto insomma per quel povero animale. Per l'azienda sanitaria siamo stati inoltre molto poco attenti, poco arguti e zelanti. "Non ci si può fermare di fronte ad una segreteria telefonica guasta" o ad un numero che non risponde o ad un cellulare che non richiama. Il mio cellulare, più volte deriso per esser ormai sorpassato, memorizza messaggi e numeri di telefono...e soprattutto non è occultato dal mio gestore telefonico...(risposta all'interrogazione n.3494 del 07/08/2008 -Servizio di reperibilità veterinaria svolto dall'APSS- dell'assessore Roberto Bombarda)
Bisogna però essere chiari. Noi non lo siamo stati abbastanza e abbiamo dato modo che neanche L'Azienda sanitaria lo fosse.
Non era ovviamente il primo caso. Sono anni che esiste l'associazione e casi del genere ne sono già purtroppo successi.
Il veterinario, che alla fine ci ha risposto, non era reperibile ma ha risposto per un'urgenza in modo privato e come tale richiederà le spese ai proprietari del cane munito di microchip.



martedì 7 ottobre 2008

Cane sotto un treno: non risponde nessuno e scatta la denuncia.

Io ero a casa. Laura e Francesco invece lì, assieme al "bastardino" dilaniato dal treno.
Al telefono, continuavo a sentire i lamenti del cane. Conversazioni rapide ed arrabbiate alla solita ricerca di un veterinario che potesse darci una mano. "Non risponde nessuno, come sempre." Ormai lo sanno, quelli dell'Oipa, come vanno queste situazioni domenicali.
Ho pensato che se fosse successo a me, prima di conoscerli, avrei alzato un polverone. Era una questione di coraggio, piccolo o grande.
Così quel povero animale non ha sofferto invano (la sofferenza purtroppo non fa sconti) ed abbiamo deciso di sporgere denuncia contro il Servizio Veterinario dell'Azienda Sanitaria per "Interruzione di servizio pubblico".
Le cose non cambieranno...ma almeno avremo dato una scossa!
La stessa che daremo ai proprietari di quel cane per aver continuato a sottovalutare il suo benessere.
L'intero articolo di Marika Caumo a pagina 34 del quotidiano il Trentino.
marina

lunedì 6 ottobre 2008

La Valsugana e i suoi gatti.


Situazione gatti a Borgo e dintorni: continuano i casi di gatti abbandonati, investiti e feriti, gattini localizzati in zone "pericolose" per la loro incolumità; tutte queste segnalazioni giungono a noi da altre associazioni, che hanno convenzioni con il comune di Borgo e altri comuni del comprensorio. Pare che tale convenzione non prenda in considerazione i gatti e neppure la cessione di cani di proprietà. Ancora una volta le amministrazioni agiscono in modo superficiale disinteressandosi delle necessità del mondo animale e di quanti gravitano attorno ad esso occasionalmente, come le persone che devono rinunciare ai loro animali d'affezione per cause di forza maggiore.
Speriamo in una maggiore serietà da parte delle amministrazioni locali e maggiore controllo da parte dell'amministrazione provinciale.