giovedì 16 aprile 2009

Tanto per ricordare...


IL TEMPO 14 APRILE 2009

Carcere per i padroni aguzzini

Da qualche anno la normativa italiana tutela gli animali dalla crudeltà umana

 La legge n.189 del 20 luglio 2004, infatti, prevede anche la reclusione per i casi più gravi di maltrattamento. Chiunque, ad esempio, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi. Chi invece maltratta un animale, sottoponendolo a fatiche insopportabili o a sevizie rischia il carcere da 3 mesi a 1 anno, o una multa variabile da 3 a 15mila euro, pena che si applica anche a chi somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate. Il Legislatore si è espresso anche sul giro di scommesse legate a spettacoli illeciti. Chi infatti, promuove eventi che comportino sevizie o strazio per gli animali viene punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni e con la multa da 3mila a 15mila euro. La pena viene aumentata da un terzo alla metà se i fatti sono commessi in relazione all'esercizio di scommesse clandestine o al fine di trarne profitto per sé o altri o se ne deriva la morte dell'animale. Il Legislatore si fa ancora più esplicito nell'articolo 544quinquies: «Chiunque promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l'integrità fisica è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 50 a 160mila euro». 

da il "Gruppo BAIRO Onlus"

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