Dal verbale dell'adunanza del 19 maggio 2004 del consiglio comunale di Trento:
"Esiste nella zona di Spini di Gardolo una signora che è venuta tante volte in quest'Aula e che nella propria casa e terreni adiacenti ospita, cura e accudisce oltre 40 cani e altrettanti gatti, quindi ha il canile e il gattile, da ancora prima che si aprisse il canile (io - consigliere Ferrari- ero in Consiglio nel 1980 e ho conosciuto la signora già allora). Ora la situazione è diventata insostenibile, la signora è anziana, è malata [...] L'Amministrazione comunale, a dire di questa signora, ha sempre mantenuto rapporti molto conflittuali nei suoi confronti, con interventi dei vigili e di altri funzionari comunali improntati sull'imposizione[...]via le casette dei cani e intervenendo con forza. Qualcuno dice che quella signora è matta, fuori di testa, perché ha fatto unico scopo della sua vita la tutela e la protezione degli animali, però pagando molto di persona, credo comunque sia inutile e fortemente compromettente fare con lei il braccio di ferro."
"Esiste nella zona di Spini di Gardolo una signora che è venuta tante volte in quest'Aula e che nella propria casa e terreni adiacenti ospita, cura e accudisce oltre 40 cani e altrettanti gatti, quindi ha il canile e il gattile, da ancora prima che si aprisse il canile (io - consigliere Ferrari- ero in Consiglio nel 1980 e ho conosciuto la signora già allora). Ora la situazione è diventata insostenibile, la signora è anziana, è malata [...] L'Amministrazione comunale, a dire di questa signora, ha sempre mantenuto rapporti molto conflittuali nei suoi confronti, con interventi dei vigili e di altri funzionari comunali improntati sull'imposizione[...]via le casette dei cani e intervenendo con forza. Qualcuno dice che quella signora è matta, fuori di testa, perché ha fatto unico scopo della sua vita la tutela e la protezione degli animali, però pagando molto di persona, credo comunque sia inutile e fortemente compromettente fare con lei il braccio di ferro."
Un problema che quindi non è nuovo. Alle numerose mail che ci sono arrivate abbiamo cercato di rispondere tentando di calmare gli animi. Secondo noi, una protesta troppo aggressiva (nei riguardi delle amministrazioni) potrebbe ritorcersi proprio contro quegli animali che desideriamo aiutare. Non c'è posto attualmente nel canile (più di 80 sono oramai i cani), non ci sono (pare)altre strutture disponibili ad accogliere un così gran numero di animali. Non vorremmo che purtroppo, concrete difficoltà, portassero a soluzioni che non ci sono mai state proprie.
Soluzioni che vengono riproposte ogni volta che si presenta il caso di cani difficilmente gestibili. Siamo disponibili a parlare con la sign. Ruz e convincerla a cedere le cucciolate e a sterilizzare gli animali.
Crediamo però sia necessaria collaborazione: la protesta, per il momento, trasformiamola in discussione costruttiva.
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