"Spero di poter far capire alla gente quanto gli animali siano indifesi, dipendenti da noi e fiduciosi. Gli animali sono un nostro obbligo, una responsabilità che non possiamo negare, ne violare esercitando la crudeltà" James Herriot
mercoledì 30 luglio 2008
Quattro passi su per la Sella
lunedì 28 luglio 2008
Bocconi avvelenati lungo la ciclabile di Rovereto
"Sono atti criminali sempre. Ma quando la stricnina compare lungo una pista ciclabile, l'allarme è più alto per forza. Perché in pericolo cominciano ad essere non solo i cuccioli accompagnati a zampettare nel verde, ma anche i molti bambini che lungo le piste lagarine si divertono a pedalare. Per questo quando ieri il Pan Eppa ha avuto la segnalazione si è mosso in fretta, per cercare di limitare i danni. Ma al momento senza risultati. L'allarme bocconi avvelenati è arrivato ieri mattina. Vittima del veleno Frida, un meticcio di tre anni e mezzo, che accompagnava il padrone, Federico Lanaro, lungo la ciclabile di Mori. All'altezza del Fanum, i primi sintomi. E la corsa dal veterinario: erano le 7.30 di ieri mattina, lo studio era chiuso. Ma il dottor Rizzi ha aperto le porte di casa sua, nella speranza di salvare l'animale. Una speranza, purtroppo, del tutto vana:«Quando il cane è arrivato da me era già praticamente morto - spiegava ieri il professionista - e vista la velocità di azione della sostanza, tendo a pensare che si tratti di stricnina». Un veleno potente, lasciato ai bordi della ciclabile più frequentata della Vallagarina. Una follia. «È un gesto gravissimo - spiegava ieri Claudio D'Ingiullo - e pericoloso. Certo, questa gente i bocconi li lascia sempre su sentieri battuti da parecchia gente, ma la ciclabile è un'altra cosa. Per questo ieri abbiamo deciso di uscire e cercare di trovare i bocconi avvelenati. Ma è ovvio, non sono sull'asfalto, non si vedono molto facilmente. L'unico modo certo per trovarli, sarebbe usare il fiuto dei cani. Ma è troppo pericoloso. Speriamo che questa gente, che ha la cattiveria di chi fa del male senza scopo né motivo, non faccia altre vittime». Quel che è certo è che una almeno c'è stata, di vittima. Perché Frida non scodinzolerà più al suo padrone, ora affranto: «Come può una persona essere così spietata? - scrive - Un boccone avvelenato è una mina che colpisce indiscriminatamente, il gesto squilibrato di una persona rancorosa e crudele, che non ha il coraggio di mostrarsi e agisce come un vile. Mi dicono che questi bocconi spesso sono utilizzati per uccidere animali selvatici o randagi, ma questa non è una giustificazione. Nella mia ricerca artistica mi sono interessato di vari comportamenti umani, ma ora so che non c'è limite all'idiozia. Ciao Frida!» Un'amarezza comprensibile che non fa tuttavia dimenticare le altre potenziali vittime. Da qui l'appello di Lanaro, perchéla notizia venga divulgata. Sapere del pericolo potrebbe salvare altri cuccioli. C.Z."
mercoledì 23 luglio 2008
Per non dimenticarci di loro
martedì 22 luglio 2008
Armi e guardie forestali: secondo errore!
lunedì 21 luglio 2008
venerdì 11 luglio 2008
Il "canile" di Nella Ruz a Spini di Gardolo
"Esiste nella zona di Spini di Gardolo una signora che è venuta tante volte in quest'Aula e che nella propria casa e terreni adiacenti ospita, cura e accudisce oltre 40 cani e altrettanti gatti, quindi ha il canile e il gattile, da ancora prima che si aprisse il canile (io - consigliere Ferrari- ero in Consiglio nel 1980 e ho conosciuto la signora già allora). Ora la situazione è diventata insostenibile, la signora è anziana, è malata [...] L'Amministrazione comunale, a dire di questa signora, ha sempre mantenuto rapporti molto conflittuali nei suoi confronti, con interventi dei vigili e di altri funzionari comunali improntati sull'imposizione[...]via le casette dei cani e intervenendo con forza. Qualcuno dice che quella signora è matta, fuori di testa, perché ha fatto unico scopo della sua vita la tutela e la protezione degli animali, però pagando molto di persona, credo comunque sia inutile e fortemente compromettente fare con lei il braccio di ferro."
A qualche giorno dall'incontro con il Presidente della provincia Dellai
martedì 8 luglio 2008
giovedì 3 luglio 2008
Un altro caso di avvelenamento a BORGO Valsugana
Il principio attivo è, almeno dalla sintomatologia, strichinina: sostanza non più commercializzata in Italia da diversi anni. Secondo il veterinario ci sono sicuramente altri gatti avvelenati che probabilmente sono andati a morire nel bosco o in qualche angolo nascosto. Le dosi di veleno utilizzate sono "leggere" con il risultato che l'agonia degli animali è più lunga e dolorosa.