da il Gruppo Bairo
9 OTTOBRE 2009
Bocconi avvelenati contro gli animali
di Marzia Bortolameotti
TRENTO. Bocconi avvelenati lanciati direttamente nel giardino preceduti da minacce anonime arrivate tramite lettere e telefonate. Questo è successo a delle famiglie residenti a San Rocco di Villazzano che hanno ritrovato nel proprio cortile delle palle di colore azzurro, una specie di «canederli» ricoperti di metaldeide, un veleno usato in agricoltura per le lumache. Bocconi destinati a cani e gatti. Asia, un incrocio di pastore maremmano di sei anni della famiglia Cestarolli, nei giorni scorsi ha ingerito i bocconi e ora è in gravissime condizioni dal veterinario in fin di vita, mentre il gatto delle famiglia è stato ritrovato morto sotto il letto. Dopo l’analisi del veterinario, che ha ritrovato nella pancia di Asia cinque palle avvelenate, è scattata la denuncia verso ignoti. «Mi sono svegliata e ho trovato il mio cane a terra in stato agonizzante con agitazione e spasmi muscolari - racconta Laura Cestarolli - abbiamo subito portato il cane dal veterinario che ha trovato nella sua pancia i bocconi avvelenati. Poi sono tornata a casa ho cercato il gatto e l’ho trovato morto sotto il letto. Adesso abbiamo spedito i bocconi a fare analizzare in azienda sanitaria». Il ritrovamento dei bocconi è stato preceduto da lettere anomine di questo tenore: «Il tuo cane dà fastidio e se non provvedi a tenerlo in casa, provvederemo noi a farlo definitivamente». Delle lettere scritte al computer e anche telefonate in dialetto trentino sempre con maniaccia. Ora la famiglia Cestarolli è molto affranta e ha appeso un avviso rivolto ai condomini mettendoli al corrente su questa situazione. Stessa cosa è successo al signor Lino Titta, residente sempre a San Rocco. Qualche giorno fa ha ritrovato nel suo giardino cinque bocconi avvelenati che ha conservato perché prima di fare la denuncia deve mandargli all’azienda sanitaria per analizzarli. Per fortuna i due cani, due lupi, non li hanno mangiati e si sono salvati. Ma l’anno scorso il signor Titta ha perso un altro cane, sempre un lupo a pelo lungo di nome Laika, perché ha ingerito dei bocconi avvelenati. A differenza del giugno scorso, questa volta però il signor Titta ha trovato in tempo le «polpette» ed è riuscito ad evitare il peggio. Ma è preoccupato perché secondo lui c’è qualcun che proprio odia gli animali. L’avvelenamento anche in questo caso era stato preceduto da lettere anonime che il signor Titta aveva ignorato ritenendo che fossero uno scherzo di cattivo gusto. In paese si sta a poco a poco diffondendo la paura di ritrovare questi bocconi avvelenati. L’anno scorso è stato avvelenato un altro cane, un dobermann adottato al canile, anche in questo caso l’animale aveva ingerito un boccone. Ora i proprietari del cane lo portano a passeggio solo con la museruola ed evitano determinate strade dove, si è sparsa la voce, potrebbero trovarsi altri bocconi.
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Possibile che siamo tutti così nevrotici da non sopportare nemmeno il cane del vicino???
RispondiEliminaSe un cane abbaia serve avvelenarlo???
Come si può odiare a tal punto?
spero che prendano il responsabile e rendano giustizia a queste povere bestiole.
sono Laura la propietaria di Asia, il cane nell'articolo. lei è sopravvissuta e ora sta bene come prima, questo grazie alle pazienti cure dei veterinari (che ringrazio infinitamente) ma soprattutto alla sua grande forza: non esistono antidoti contro questi veleni. non sappiamo chi sia stato e l'articolo dice alcune cose non vere (mai ricevuto minacce primo, e secondo il cane non era a terra agonizzate quando l'ho trovato, era in piedi con spasmi muscolari. se fosse stata già a terra ora non sarebbe qui) ma poco importa, mi fa piacere che queste notizie vengano diffuse. è impressionante fin dove può arrivare la crudeltà della gente, crudeltà verso un essere come un cane che non può avere colpa perchè fa solo ciò che è in sua natura. asia faceva solo il cane, buonissima con tutti, paziente con tutti i bambini del condominio, non abbaiava quasi mai. ora siamo costretti a tenerla in casa la maggior parte del tempo, non possiamo lasciarla sola, dobbiamo sempre controllarla a vista per colpa di uno stronzo infame e vigliacco che mi chiedo per quale motivo è venuto a vivere in campagna, dove stiamo noi, se non sopporta gli animali. abitiamo a limitare del bosco, vicino a noi ci sono cavalli, cani e un'infinità di gatti... che cazzo ci viene a fare uno così??? bisogna che la gente si svegli, bisogna fare qualcosa per situazioni come questa, è mai possibile che una famiglia non possa vivere in pace con i propri animali? già non può farlo in città, ora nemmeno in campagna? le persone stanno diventando sempre più insensili, sempre più chiuse e sempre più crudeli e quello che è successo a noi è solo un minimo sintomo di quella che sta diventando la società oggi: un mucchio di persone intolleranti che vedono solo se stesse. pensateci.
RispondiEliminaLaura Cestarolli
volevo aggiungere solo due cose a quanto già detto:
RispondiElimina1. i bocconi erano sparsi oltre che nel nostro giardino, tutt'intorno al condominio, dove giocano molti bambini anche piccoli, e se invece che il cane o il gatto li avesse trovati uno di questi bimbi e se li fosse messi in bocca?? i bocconi si presentano come palline azzurre e si sa che i bambini si mettono in bocca qualunque cosa!
2. noi siamo una famiglia abbastanza fortunata e ci siamo potuti permettere di pagare le spese mediche per la nostra Asia, ed era un cifra davvero salata. Ma una persona che non può permettersi di spendere simili cifre per salvare il suo cane (e sono parecchi!) in che situazione si trova?
vorrei tanto che chi ha commesso questa cattiveria si renda conto almeno di queste due cose. vorrei che fosse stato lui a dover pagare le spese mediche, e non mia madre che ogni giorno si fa un mazzo tanto al lavoro. vorrei che venisse a chiedere scusa ad Asia perchè ha passato un mese di sofferenze appesa a un filo, lei che non ha nessuna colpa. Vorrei che chiedesse scusa alle madri del condominio per aver messo in pericolo i loro figli. ma una persona così, temo, non capirebbe mai...
Sto seguendo nel blog, queste storie barbare della brava gente, i compaesani miti che poi vanno in chiesa. Rivolegetevi all'assessore impegnatissimo contro la cacca dei cani. Vuole ricercare il DNA dei cani? Si può usare lo stesso metodo per trovare le tracce umane nei bocconi o in qualche svista del maniaco.
RispondiEliminaSto seguendo sul blog, le storie dei timorati compaesani che avvelenano gli animali e poi vanno in chiesa. Rivolgetevi all'assessore impegnatissimo contro le cacche dei cani. Vuole ricercare il Dna dei cani? Si può usare lo stesso metodo per trovare tracce umane nei bocconi o in altre sviste del maniaco.
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