"Spero di poter far capire alla gente quanto gli animali siano indifesi, dipendenti da noi e fiduciosi. Gli animali sono un nostro obbligo, una responsabilità che non possiamo negare, ne violare esercitando la crudeltà" James Herriot
giovedì 6 gennaio 2011
A Scurelle niente cantici (delle creature) ma pecorelle imbalsamate
Da diversi anni ormai giungono al sindaco di Scurelle da varie parti d'Italia manifestazioni ed espressioni di disapprovazione per il presepio che nel periodo natalizio viene allestito nella piazza del paese: un presepio a grandezza naturale, dove accanto a figure umane ottenute dalla lavorazione del legno trovano posto numerosi animali imbalsamati. Preoccupati anche dalle modalità adottate per la soppressione degli animali a causa di diverse segnalazioni pervenute in forma piu o meno anonima, abbiamo cercato di trasmettere al sindaco tutta la nostra contrarietà per un'iniziativa che offende la sensibilità di quanti, come noi, nutrono un profondo rispetto per gli animali, li amano, si adoperano per impedirne o limitarne la sofferenza e per i quali auspicano un maggiore coinvolgimento del mondo cattolico (e non).
Quante cose probabilmente cambierebbero se nelle diverse liturgie oltre ai canti e alle litanie si invocasse e si pretendesse la giustizia e la compassione per ogni Creatura vivente, senza distinzioni o scale di priorità! San Francesco amava profondamente gli animali e dalla capanna del primo Presepio della storia chiese agli abitanti di Assisi di essere particolarmente generosi nella notte di Natale con gli animali domestici e selvatici offrendo loro cibo in abbondanza a causa delle temperature particolarmente rigide..
Secoli di storia tramandano purtroppo la convinzione che il culto e la tradizione abbiano importanza e non la coerenza o la purezza del cuore.
E a Scurelle preferiscono erigere muri di orgogliosa indifferenza, ignorano il sentimento e l'ideale altrui, predispongono pecorelle dallo sguardo triste e rassegnato, recitano poesie, chiamano il parroco a benedire e fotografano bimbi sorridenti che un giorno, forse, qualche domanda porranno ai loro anziani genitori..
Chi credesse ingenuamente all'importanza del confronto e del dialogo o fosse eroicamente animato dal desiderio di trasmettere principi, valori e coerenza può
scrivere (educatamente) a sindaco@comune.scurelle.tn.it
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