mercoledì 29 dicembre 2010

Se ami gli animali niente botti a capodanno


La LAC Lega per l’Abolizione della Caccia – Sezione del Veneto invita i cittadini che amano gli animali, domestici e selvatici, a non utilizzare i botti per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.

Lo scoppio dei fuochi artificiali in piena notte causa agli animali danni inimmaginabili; negli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai dormitori (alberi, siepi e tetti delle case), volando al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire sfracellati addosso a qualche muro, albero o cavi elettrici; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi in qualche albero spesso muoiono assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo.

Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio.

Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da trauma da spavento.

Va ricordato che cani, gatti e piccoli animali domestici si spaventano quasi a morte per i botti della notte di San Silvestro; ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana.

L’uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz.

Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz.

A San Silvestro chi possiede cani e gatti deve seguire alcuni accorgimenti: se si tratta di gatti, è bene rinchiuderli in luoghi tranquilli (garage, bagno, ecc.), possibilmente chiudendo le finestre in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano diminuiti; comportarsi in modo del tutto normale, soprattutto nel caso dei cani, senza cercare di rassicurare e di accarezzare l’animale se questo mostra paura; se il cane vede che il proprietario non si agita, di conseguenza si sentirà più tranquillo.

La LAC pertanto invita i cittadini a non acquistare i botti in modo da salvare centinaia di migliaia di animali dalla morte, da probabili incidenti e da traumi da stress.

sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale..



Da OIPA Trento auguri a tutti quelli che giorno dopo giorno cercano di costruire un mondo migliore, un mondo nel quale anche gli animali possano vivere in pace, senza sofferenza e nel pieno rispetto dei loro diritti e della loro dignità..
Auguri a tutti, per un Natale vero..

lunedì 20 dicembre 2010

La Forestale arresta un bracconiere a Marter di Roncegno


RONCEGNO. Movimentata operazione antibracconaggio, ieri mattina, a Marter di Roncegno, dove il personale della stazione Forestale di Borgo e i carabinieri hanno compiuto perquisizioni. In manette è finito un uomo del posto che ha tentato una disperata fuga, dopo aver strappato di mano ad un forestale, che qualche istante prima lo aveva trovato nascosto in un fienile, uno zaino in cui era nascosto un fucile Thompson senza matricola, con canna accorciata, silenziatore e cannocchiale e colpo in canna. L'uomo, D.E. ora in carcere a Rovereto, era stato sottoposto insieme al padre E.E. ad un controllo armi. Controllo arrivato al termine di lunghi mesi d'indagini e di appostamenti finalizzati alla repressione dell'attività di abbattimento illegale di fauna selvatica e di disturbo notturno. Il padre, poco prima dell'arresto del figlio, era stato denunciato a piede libero per aver detenuto armi, pur regolarmente denunciate, in un luogo diverso da quello prescritto. Il cacciatore, autorizzato ad esercitare l'ars venatoria nella riserva di Roncegno, era stato denunciato anche per la detenzione illecita di due lucherini e un frosone, subito liberati, di svariati trofei di caprioli, cervi, camosci e cinghiali senza l'obbligatorio certificato d'origine, di numerosi proiettili di vario calibro sia per armi a canna liscia e rigata, oltre a fari brandeggiabili. Le guardie forestali hanno anche trovato una carabina ad aria compressa non denunciata e senza matricola, anch'essa sequestrata. Ma il peggio è arrivato poco dopo, quando un agente ha trovato uno zaino nascosto nel fienile accanto a casa del cacciatore. Prima di poterlo aprire, la guardia è stata letteralmente scippata dello zaino dal figlio dell'uomo denunciato. Ne è seguito un brevissimo inseguimento a piedi, al termine del quale il fuggitivo è stato fermato e ha dovuto consegnare lo zaino. Dentro c'era il fucile Thompson, modificato, senza matricola, carico e quindi assolutamente fuorilegge. Trattenuto l'uomo, che non è nemmeno titolare di porto d'armi, i forestali hanno preso contatto con il magistrato di turno, la dottoressa Alessandra Liverani, e successivamente hanno arrestato il presunto bracconiere. Nel corso della stessa operazione, portata a termine dai forestali in collaborazione con la Guardia di Finanza, i guardacaccia dell'associazione cacciatori trentini, i custodi del consorzio di vigilanza boschiva di Telve, di Telve di Sopra, Carzano, Roncegno, Ronchi e Torcegno, ha portato anche alla denuncia di un'altra persona.

Era ora..

martedì 14 dicembre 2010

Rocky... adottato! :-) Auguri!


Rocky è un cagnolino davvero speciale: forse per quello sguardo, così profondo e a tratti disarmante o forse per quel modo tanto particolare di alzarsi sulle zampine posteriori e di avvolgerti in un abbraccio inequivocabile. Ha una gran voglia di vivere e di donare l'anima ed il cuore a chi dimostrerà di meritare tanta dedizione e affetto.. ha solo 2 anni, non facciamolo aspettare.. chiamate Federica al 3338403415. Requisiti indispensabili: serietà assoluta e amore incondizionato, come sempre.

... e Rex (adottato! auguri! :))


Maschio, taglia medio piccola, carattere dolce e da tempo in attesa di una persona o di una famiglia che possa finalmente accoglierlo con l'affetto e la serietà che merita. Ha circa 4 anni e tanta voglia di vivere in allegria e spensieratezza!
Chi fosse interessato può chiamare Federica al 3338403415

domenica 5 dicembre 2010

Il rischio rabbia non è finito


Sivelp. Il rischio rabbia non e' finito... 02-11-2010

Siamo senza nuovi casi accertati da poco più di un mese e mezzo, ma non possiamo dirci fuori dall'emergenza rabbia. Questo il messaggio che il SIVELP (Sindacato Italiano Veterinari Liberi Professionisti) vuole indirizzare a tutti i possessori di animali. La normativa vigente impone infatti l'obbligo di vaccinare e mantenere la copertura con i prescritti richiami, generalmente a 11 mesi dalla prima inoculazione. I confini dell'area, a suo tempo individuata come area a rischio, non sono stati modificati. Il Sindacato dei Liberi Professionisti ricorda che la profilassi è obbligatoria per i cani e consigliata anche per i gatti, in particolar modo nelle aree dove la patologia ha fatto registrare il maggior numero di decessi. La rabbia infatti, pur diffondendosi per contatto diretto e quindi con una rapidità assai minore rispetto ad altre malattie (quali ad esempio l'influenza), costituisce un rischio potenziale per i cittadini, essendo trasmissibile all'uomo e , purtroppo, invariabilmente mortale se non trattata immediatamente dopo il contagio (55.000 decessi all'anno)

La IV campagna di vaccinazione orale delle volpi in provincia di Trento è iniziata il 22 novembre scorso. Nel Trentino occidentale le esche vaccinali saranno distribuite a partire da lunedì 29 novembre.

Secondo l'ordinanza del presidente della Giunta provinciale del 29 luglio, i cani dovranno essere tenuti sotto stretta sorveglianza da queste date e nei quindici giorni successivi la fine della distribuzione delle esche, cioè fino al 10 dicembre nel Trentino orientale e fino al 14 dicembre in quello occidentale. Tutti i cani che circolano nella nostra provincia devono comunque essere vaccinati contro la rabbia da almeno 21 giorni.

Questa è la quarta campagna vaccinale delle volpi effettuata in Trentino dopo la ricomparsa della rabbia nel nord Italia: la prima, che ha interessato il territorio a est del fiume Adige, ha avuto inizio il 27 dicembre dello scorso anno ed è terminata l'11 gennaio, la seconda e la terza, estese a tutto il territorio provinciale, si sono svolte tra aprile e giugno e tra agosto e settembre.

Dal primo gennaio 2010 ad oggi sono stati registrati otto casi di volpi positive alla rabbia nella nostra provincia (a Mazzin, Campitello di Fassa, Transacqua, Mezzano e Canazei), cinque in provincia di Bolzano, 181 in Veneto e 14 in Friuli Venezia Giulia.Sono interessate dalla campagna vaccinale, oltre alla Provincia di Trento, la Provincia autonoma di Bolzano e le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia.