09/01/2010 09:48
TENNO - Era una cagnetta di un anno e mezzo, un border collie vivace e utilissimo nel suo lavoro di cane pastore. Ghana, si chiamava come il paese africano, è stata uccisa da una fucilata. Trafitta da parte a parte. Non è morta subito ma nel corso della notte tra giovedì e ieri. Vegliava un gregge di una quarantina di capre e alcune pecore in una stalla tra il lago di Tenno e il rifugio San Pietro. «Non aveva mai disturbato nessuno. Non avevamo ricevuto alcuna lamentela» racconta il proprietario, il pastore che gestisce malga Misone. Non si dà pace, non capisce il perché di un gesto così miserabile nei confronti di una bestiola così affettuosa. «Stava imparando davvero bene il suo lavoro, era proprio brava. Ero andato ieri sera (giovedì sera per chi legge) a controllare e l'avevo vista ritornare dal suo giro tranquilla. Aveva un po' di sangue sulla schiena ma pensavo si fosse impigliata da qualche parte. Non sembrava assolutamente una cosa grave. Stamattina invece era senza vita. Mi dispiace un casino». Il veterinario Alessandro de Guelmi ha effettuato l'autopsia ed è emerso che ad ammazzare la cagnetta è stato un colpo di fucile, probabilmente un proiettile a palla calibro 22 che ha attraversato il corpo dell'animale ed è uscito. È stata fatta denuncia ai carabinieri di Riva del Garda e la stazione forestale ha fatto delle indagini. Nella sera di giovedì peraltro era in corso sui monti una regolare caccia alla volpe, segnalata secondo quanto prescrive la normativa. Probabilmente verranno sentiti i cacciatori che hanno fatto parte della battuta. Il calibro del proiettile che ha ucciso il cane infatti è compatibile con quello dei fucili della caccia alla volpe, ciò non vuole dire comunque che ci debba essere un nesso tra le due cose. Difficile in ogni caso possa essersi trattato di un incidente perché il colpo è stato sparato ha colpito in pieno l'animale. Un vero atto di vigliaccheria nei confronti di una bestiola graziosa e anche molto intelligente.
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