Le due piante anti-talpa Ecco un sistema naturale per scacciare i roditori. | |
La Fritillaria o corona imperiale è una bulbosa che produce splendidi fiori rossi, arancio o gialli in maggio. È l'odore dei bulbi (poco gradevole anche per l'uomo) a disturbare le talpe, che si allontanano di circa 1 m. | |
La seconda specie efficace come anti-talpa è l'euforbia catapuzia (Euphorbia lathyrus): non è bella, ma produce un lattice tossico (attenzione ai bambini) ed emette un odore sgradevole, che allontana le talpe per 2-3 m dalla pianta. | |
Entrambe le piante allontanano le talpe solo in terreni molto piccoli (al massimo 100 mq): disponete queste piante con una densità minima di 3 piante a metro quadro per la fritillaria e una a metro quadro per la catapuzia. |
"Spero di poter far capire alla gente quanto gli animali siano indifesi, dipendenti da noi e fiduciosi. Gli animali sono un nostro obbligo, una responsabilità che non possiamo negare, ne violare esercitando la crudeltà" James Herriot
mercoledì 29 luglio 2009
Le talpe non si eliminano, si allontanano!
martedì 28 luglio 2009
Migliaia di animali morti nei roghi in Sardegna
ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA
COMUNICATO STAMPA
ROGHI IN SARDEGNA. BRUCIATI VIVI MIGLIAIA DI ANIMALI
Cagliari (28 luglio 2009) Da alcuni giorni stanno giungendo segnalazioni inquietanti dalla Sardegna dove sarebbero diverse migliaia gli animali bruciati vivi nei roghi che da alcuni giorni interessano l'isola. Non siamo in grado di fare una stima precisa delle migliaia di animali (cani, gatti, ma anche pecore, ed animali del bosco più in generale) che sarebbero morti bruciati vivi negli incendi che nei giorni scorsi hanno interessato molte zone della Sardegna, ma sicuramente si tratta di una strage con ben pochi precedenti in Italia. Per avere un quadro della gravità della situazione occorre ricordare che in Sardegna esistono oltre 200.000 cani di proprietà ed almeno 25.000 cani randagi liberi. Senza contare le decine di migliaia di gatti di proprietà e randagi che vivono nelle zone colpite dal fuoco dei piromani nei giorni scorsi. La cosa più grave è che sulla morte di queste migliaia di animali nessuno fino ad oggi ha detto nulla, a differenza di altre situazioni quali il terremoto che nei mesi scorsi ha colpito l'Aquila quando ci fu un imponente ed auspicata mobilitazione anche a tutela delle migliaia di animali che erano rimasti coinvolti. Nel caso dei roghi in Sardegna sulla morte di queste migliaia di animali è calato il silenzio. Del resto non si tratta solamente di animali selvatici o di animali da lavoro o cani randagi, per chi conosce la Sardegna è facile immaginare quanti possano essere stati gli animali colti dal fuoco senza possibilità di scampo: ci riferiamo principalmente a quegli animali che pur essendo di proprietà vagano soli per le campagne o a quelli legati alla catena sotto il sole senza nemmeno una ciotola d'acqua, o a quelli chiusi nei box in mezzo alla campagna che vengono liberati una volta all'anno magari in occasione della caccia. AIDAA denuncia pubblicamente questo silenzio calato attorno a questa carneficina ed invita la regione Sardegna ad accusare i piromani (semmai verranno trovati) anche dei reati di uccisione e di maltrattamento di animali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale modificato secondo la legge 189/2004. Allo stesso tempo l'associazione italiana difesa animali ed ambiente sta predisponendo un esposto che verrà inviato alle procure della repubblica di compentenza proprio per chiedere di avviare indagini anche per scoprire chi ha provocato la morte di queste migliaia di animali. “Sono molte le segnalazioni che stanno arrivando ai nostri servizi di tutela di animali ed al telefono amico di AIDAA da parte di decine di persone che si dicono scandalizzate della visione di molte carcasse di animali bruciati nei roghi dei giorni scorsi- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- non siamo in grado di fare una stima nemmeno approssimativa di quanti di questi animali hanno perso la vita, sicuramente è necessario far luce su quanto accaduto e trovare e punire in tempi rapidi gli autori di questi incendi che non solo hanno colpito le persone ma nel corso dei quali hanno perso la vita migliaia di animali inermi”.
lunedì 27 luglio 2009
Orbettini e talpe.
Ha la museruola, allora è un cane mordace!
L'ordinanza 3 Marzo 2009 "Ordinanza Contingibile ed urgente concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani", stabilisce all'art.1 che:
"Ai fini della prevenzione dei danni o lesioni a persone, animali o cose il proprietario e il detentore di un cane devono adottare le seguenti misure:
a. utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt1,50 [...]
b. portare con sé museruola rigida a morbida da applicare al cane in caso di rischio per l'incolumità di persone o animali o su richiesta dell'autorità competenti;"
Sorvolando, per il momento, sulle critiche che tale ordinanza ha ricevuto, mi soffermo sull'obbligo di portare con sé una museruola.Dico subito che tale richiesta, assieme a quella sulla lunghezza del guinzaglio, non mi è sembrata un sacrificio così grande. Mi muovo infatti molto in città e manifestazioni sempre accompagnata dal mio cane.La cosa "buffa" però che ho notato, è stata che, da quando Nina porta legato al guinzaglio la sua museruola, spesso la gente si allontana per paura sia un cane mordace. Così nascono problemi e fraintendimenti a causa di una scarsa informazione!
Adottatemi in estate!
Gattina massacrata a bastonate a Riva
mercoledì 22 luglio 2009
Belle notizie da Rovereto.
giovedì 16 luglio 2009
Fate vivere meglio i vostri pets, vivrete meglio anche voi!
Come l'uomo è alleato del cane (o gatto) e lo affida a mani di professionisti esperti, così l'animale domestico è alleato con l'uomo nella battaglia contro il cancro. Dalla sua malattia infatti si possono apprendere nozioni scientifiche che sono utili a comprendere le neoplasie in generale, e dunque anche quelle umane.
Da questo concetto nasce l'Oncologia comparata, la disciplina che studia il confronto tra tumori umani e dell'animale. Analizza dal punto di vista clinico e soprattutto istologico, le cellule e i tessuti che sono stati colpiti dal tumore, per trovarne cause, meccanismi, terapie. Nasce, ma forse sarebbe meglio dire "rinasce" in quanto già negli anni ottanta l'Istituto Tumori di Genova, poi Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, grazie a una delle numerose intuizioni del suo di allora direttore scientifico e fondatore, Leonardo Santi, creava la divisione di Oncologia Comparata, dove numerosi giovani veterinari si impegnavano nello studio delle neoplasie animali.
La disciplina analizza i tumori spontanei degli animali in confronto a quelli dell'uomo. Lo studio di questi presenta diversi vantaggi rispetto a quello delle neoplasie insorte nei topolini da laboratorio in condizioni sperimentali, e si avvicinano maggiormente a quanto naturalmente si verifica nell'uomo.
Le patologie oncologiche che affliggono gli animali domestici, in particolare quelli da compagnia, sono in un certo senso omologhe a quelle che colpiscono l'uomo. Tra questi si presentano infatti anche negli animali il linfoma non-Hodgkin, il carcinoma della prostata e mammario, il carcinoma polmonare, il melanoma, il sarcoma dei tessuti molli e l'osteosarcoma.
I fattori che determinano l'insorgenza di queste neoplasie spontanee possono essere un modello per le corrispondenti forme dell'uomo. Gli animali domestici condividono con l'uomo l'esposizione ai fattori cancerogeni esterni legati all'ambiente, (tra cui il fumo!) agli agenti patogeni e all'alimentazione. Il comportamento biologico e molecolare delle neoplasie è comune all'animale e all'uomo, anche se la loro più breve vita fa sì che i tempi di progressione alla malattia avanzata e metastatica possono essere accelerati. Talvolta, una terapia data per salvare dal cancro un animale può essere trasferita all'uomo. Ad esempio, il trapianto di midollo sui cani affetti da linfoma veniva realizzata già più di trent'anni dai chirurghi veterinari, prima che fosse applicato correntemente nella medicina umana.
L'oncologia comparata migliora anche le nostre conoscenze sui determinanti genetici e familiari che portano allo sviluppo di queste malattie e ci permette di realizzare nuovi sistemi diagnostici e ad applicare recenti tecniche di studio basate sulla genetica molecolare.
È nato pochi mesi fa il C.o.c., il Centro di Oncologia Comparata di Roma progetto comune del servizio veterinario dell'Asl di Roma, l'Università di Tor Vergata e l'Istituto Zooprofillattico Sperimentale di Lazio e Toscana (Izslt) con il patrocinio della Regione Lazio. Uno dei principali obiettivi del C.o.c. è di creare una mappatura epidemiologica dei tumori di cani e gatti presenti sul territorio della capitale (da estendere poi a tutta Italia) per confrontarla con i dati relativi all'incidenza di queste malattie negli esseri umani. Il secondo obiettivo è la messa a punto di un vaccino contro le recidive di particolari tumori della mammella. Cani e gatti sentinelle dei tumori dell'uomo: è da quest'intuizione scientifica che si sviluppa il futuro dell'oncologia comparata.
* Dir. Scien., Multimedica
Castellanza (VA)
domenica 12 luglio 2009
Contro gli abbandoni estivi in autostrada 334 1051030
Se viaggi in autostrada e vedi un animale abbandonato fermati alla prima area di sosta ed invia un sms al numero 334 1051030. Il tuo sms sarà pubblicato sul sito dell'Autogrill e da qui inoltrato ai volontari dei gruppi anti abbandono dell'AIDAA ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE che attiveranno le necessarie operazioni di emergenza. Ricordati di specificare la località e la provincia; la direzione di marcia e l'ora dell'avvistamento. Più dettagli saranno inviati e più facile sarà intervenire. Il servizio inizierà a funzionare dal prossimo 25 luglio.
sabato 11 luglio 2009
Una nuova famiglia per un abbandono
venerdì 10 luglio 2009
L'appello per PALLINO
Cara Francesca, GRAZIE!
martedì 7 luglio 2009
Tre meraviglie in cerca di una famiglia (adottati, auguri!)
abituati in casa e in giardino, sono micini addomesticati e già educati anche nei loro "bisogni".
Il gattino tartaruga è una femmina.
Il gattino tutto grigio è un maschietto.
Quello grigio con macchie chiare è un'altra femmina.