(la foto del capretto del presepe di Levico Terme)
Scusate il ritardo e i mancati aggiornamenti. Questa è la lettera che abbiamo inviato come OIPA Sezione Trento e Provincia per spiegare, per l'ennesima volta, il perché del nostro esser contrari al presepe di Scurelle. Nessuna lamentela è stata ascoltata da Levico che, pur nel suo piccolo Presepe in centro paese, ha voluto inserire un capretto imbalsamato che "guarda" Gesù. Irrilevante persino dal punto di vista estetico, ci pare soprattutto una poco intelligente presa di posizione.
Per il secondo anno consecutivo chiediamo con forza a tutti di scrivere per manifestare la propria contrarietà e il disappunto nei confronti del Presepio di Scurelle in Trentino. E' un Presepio a grandezza naturale, dove accanto a statue umane in legno trovano collocazione moltissimi animali imbalsamati: agnellini, capretti, pecore, un pavone e perfino la testa di un bue e quella di un'asinello! Nonostante le proteste dello scorso anno il numero degli animali è addirittura aumentato.. a dimostrazione dell'orgogliosa chiusura del sindaco e degli organizzatori i quali evidentemente rifiutano l'idea che il loro pseudo presepio possa urtare la sensibilità di qualcuno (di molti..)!!!
Riteniamo questa protesta estremamente importante innanzitutto per un motivo etico e culturale: non è ammissibile che la celebrazione della nascita di Gesù preveda l'uccisione di alcune Sue creature! Il mondo cattolico ha il dovere di recuperare quel senso di fraternità con gli animali (qualcuno più illuminato parlava anni fa di "ecumenismo creaturale"..) che tanto ispirava San Francesco e che lo induceva a chiedere (in particolare nella notte di Natale) cibo ed affetto per i randagi di Assisi..
In secondo luogo e come più volte sottolineato lo scorso anno, quel presepio riflette l'atteggiamento criminale di alcuni allevatori e pastori della zona nei confronti dei loro animali. Questo concetto suscitò 12 mesi or sono l'ira e l'indignazione dell'associazione allevatori che dalle pagine dei quotidiani locali non esitava a minacciare querele e ad infangare l'immagine di noi volontari animalisti, sempre e solo alla ricerca (evidentemente) di visibilità sociale..
Di fatto le pecore, gli agnellini, le caprette e gli altri sventurati che ogni anno si aggiungono ad incrementare il numero degli animali imbalsamati presenti in quella tristissima e macabra rappresentazione (dopo essere stati soffocati suggerisce qualcuno..) provengono da un settore (quello zootecnico trentino) che non brilla sempre per la cura e la ricerca del benessere degli animali. Dopo tutto il numero degli allevatori e dei pastori che periodicamente ci troviamo a denunciare lo conferma, facendo sorgere peraltro inquietanti interrogativi su chi in trentino avrebbe il compito di garantire il diritto e la legalità. Come suggerito dalle recenti tristissime vicende legate alla cava di Roncegno e all'acciaeiria di Borgo (http://www.ladige.it/news/2008_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=9076), auspichiamo che anche in ambiente zootecnico controlli e verifiche vengano effettuati da strutture extra provinciali, nel tentativo di perseguire finalmente risultati più efficaci!
Chiediamo quindi a tutti voi di sostenere questa campagna e di diffonderla. Non lasciamo che l'ignoranza, l'arroganza e la presunzione di alcuni contaminino e facciano naufragare anche il senso più profondo del Natale, fondamentalmente festa di vita per ogni creatura! Oltretutto nutriamo seri dubbi sull'effettivo rispetto della legge sulla tassidermia..
Scriviamo tutti (con educazione) al sindaco di Scurelle sindaco@comune.scurelle.tn.it e per conoscenza (importante) ai giornali locali lettere@giornaletrentino.it lettere@ladige.it redazione@corrieredeltrentino.it Molto utile sarebbe esprimere anche al Vescovo di Trento il desiderio di una Chiesa finalmente più vicina agli animali e alla Natura vescovo@arcidiocesi.trento.it
Grazie
Sezione trentina O.I.P.A.
Francesco