Dal quotidiano il Trentino del 5 settembre:
VILLA LAGARINA (TN). Su richiesta dei figli, aveva appena sguinzagliato i tre cani nel cortile dietro casa. Dopo nemmeno cinque minuti due di loro giacevano a terra in preda alle convulsioni. Immediata la corsa dal veterinario, ma per uno dei segugi italiani non c’è stato nulla da fare. La causa della morte è stato l’ingerimento di un boccone alla stricnina, ma quello che ha fatto infuriare Gianni Tezzele, proprietario dei cani, è che i bocconi erano proprio nel suo giardino. Erano da poco passate le 17 di martedì, e Gianni Tezzele aveva appena fatto ritorno a casa dopo una giornata di lavoro: «Avevo sistemato i cani nel box la sera prima - racconta - e i miei figli mi avevano chiesto di poter giocare con i cani nel cortile dietro casa». Ma il signor Tezzele non poteva certo immaginare quanto stava per accadere: «Sono tornato in camera da letto per cambiarmi, ma sono subito stato chiamato dai figli, spaventati dai forti latrati degli animali». Non ci è voluto molto per capire cosa stava succedendo: due di loro erano in preda alle convulsioni mentre il terzo osservava la scena, fortunatamente sfuggito all’attentato. In men che non si dica Tezzele ha caricato i due segugi sull’auto e si è recato allo studio veterinario del dottor Rizzi a Rovereto. Uno è stato salvato dopo oltre un giorno di cure, ma per il più piccolo ormai era troppo tardi e i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Gli episodi di cani morti per avvelenamento sono purtroppo abbastanza frequenti, soprattutto tra i cacciatori, la cosa inquietante è che i bocconi mortiferi siano stati gettati direttamente nel giardino dell’abitazione del padrone, come nel caso del signor Tezzele. «Con ogni probabilità - afferma uno sconsolato Tezzele - qualcuno deve aver buttato le esche direttamente dalla via vicina, approfittando del muro piuttosto alto che separa il cortile dalla strada per non essere visto. Si tratta di un atto mirato, a pochi giorni dall’inizio della stagione di caccia. Tutti qua in paese sanno che mi dedico alla caccia, ma non riesco proprio a capire chi potrebbe essersi reso protagonista di un gesto del genere. Ho un buon rapporto con i cacciatori della sezione di Villa Lagarina e non ho mai dato fastidio a nessuno». [...]
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