"Spero di poter far capire alla gente quanto gli animali siano indifesi, dipendenti da noi e fiduciosi. Gli animali sono un nostro obbligo, una responsabilità che non possiamo negare, ne violare esercitando la crudeltà" James Herriot
mercoledì 21 luglio 2010
Addio Marina, sarai sempre nei nostri cuori
Addio Marina. Ci lasci così, con l'amaro in bocca e un groppo alla gola che proprio non vuole andare giù. Hai creato questo blog dal nulla anni fa, dando voce alle urla d'aiuto di molti animali e soffocando le tue fino a questa mattina all'alba quando la vita ti è volata via, lasciandoci soli. Hai fatto molto, sei stata grande e finché hai potuto hai tenuto questo blog acceso e vivo. Anche grazie a te molti animali hanno trovato casa. Ora che non ci sei più la palla passa ad altri che continueranno la tua opera di comunicazione. Salutaci il grande dio degli animali, vogliamo sperare che ce ne sia uno anche per te. Noi ti ricordiamo così, felice e gioiosa con il tuo cane Floppy che ti ha preceduta di qualche mese per renderti sicura la strada. Lo ritroverai ne siamo sicuri. Addio Mina.
domenica 18 luglio 2010
Una spiaggia per cani
Vorrei raccontarvi di una spiaggia francese dove i cani possono entrare e che, appunto per questo, è chiamata "il lido dei cani". E' un piccolo angolo di mondo dove è possibile imparare molto in materia di buona educazione e di amore. La spiaggia è pulitissima: nessun cane fa i bisogni su quella sabbia e quando malauguratamente accade, il padrone prontamente pulisce con paletta e sacchettino. I cani fanno il bagno con gli uomini e quando escono dall'acqua, su ordine del padrone, vanno a scrollarsi lontano dalle altre persone. L'ultima volta che ci sono stata ho assistito ad una scena tenerissima: due coniugi anziani, seduti su un asciugamano con in mezzo un cane altrettanto anziano, tutto pelle e ossa per l'età. Ad un certo punto si sono alzati, l'uomo ha preso in braccio il cane e tutti e tre si sono avviati nell'acqua. Dopo circa una ventina di passi, quando l'acqua gli arrivava ormai alla cintola, l'uomo ha lasciato il cane, il quale ha cominciato a nuotare contento, avanti e indietro. Brevi nuotatine, come fanno i bambini, senza però mai perdere di vista i padroni. Dopo una decina di minuti, ansante, è ritornato in braccio al suo padrone che l'ha riportato a riva e poi l'ha rimesso sul materassino, per asciugarlo bene con un accappatoio azzurro. Dentro di me ho pensato che forse esageravano, che forse quella coppia pensava di avere tra le mani un bambino e non un cane. Mentre stavo così riflettendo, il cane si è tirato in piedi, ha vacillato e poi si è seduto di nuovo. La padrona, quasi avesse letto nei miei pensieri, si è girata e in inglese mi ha detto: "Ha quasi 18 anni e le anche non lo reggono più. Lo portiamo a nuotare perchè in acqua è libero di muoversi e così può passare qualche minuto ancora felice"
Sara B.
venerdì 2 luglio 2010
Latte Trento: diciamoglielo!
Chi condivide la nostra riflessione (vedi post precedente) farebbe bene a scrivere a Latte Trento (info@lattetrento.it). Solo in questo modo infatti sarà forse possibile ottenere qualche risultato.. e comunque è importante trasmettere loro il messaggio (educatamente) che esiste una clientela attenta e sensibile che orienta i propri acquisti secondo criteri etici. Grazie a quanti hanno scritto per sostenere questa campagna!
Iscriviti a:
Post (Atom)